Cosa sappiamo del volo Ryanair Atene-Vilnius dirottato a Minsk


Domenica 23 maggio il volo Ryanair in partenza da Atene con destinazione Vilnius è stato costretto ad atterrare a Minsk da un Mig-29 bielorusso. All’atterraggio è stato arrestato il giornalista Roman Protasevich, un oppositore del presidente Alexander Lukashenko. Durissime le condanne delle comunità internazionale. Minsk si difende “Nessuna pressione sull’equipaggio”.


 

 

Secondo le ricostruzioni più recenti e affidabili, mentre stava sorvolando la Bielorussia un Boeing 737 della compagnia irlandese Ryanair proveniente da Atene (Grecia) e diretto a Vilnius (Lituania), è stato costretto dalle autorità nazionali ad atterrare, col pretesto di un falso allarme bomba. Una volta il velivolo atterrato a Minsk, la polizia bielorussa ha arrestato uno dei passeggeri: Roman Protasevich, un blogger ventiseienne che in questi anni ha animato la protesta popolare contro il regime dittatoriale del presidente Lukashenko. L’azione è una evidente violazione delle norme di diritto internazionale.

Chi è Roman Protasevich?

Roman Protasevich è un giornalista di 26 anni, caporedattore di Nexta[1], il maggior canale informativo del Paese su Telegram.
Nexta, che in bielorusso significa “qualcuno”, è la fonte di informazione indipendente più influente della Bielorussia. Creato nel 2018 dal blogger attivista antigovernativo bielorusso 22enne Stepan Putilo, oggi su Telegram, è presente con tre canali (Nexta, Nexta Live e Luxta), con un totale di più di 2 milioni di utenti. Come aveva spiegato a Euronews lo stesso Protasevich lo scorso agosto, Nexta Live è una piattaforma anonima, dove vengono condivise in maniera sicura migliaia di testimonianze e segnalazioni che non verrebbero mai riportate dai media ufficiali, controllati dal regime. Con l’arrivo di Protasevich, il canale diventa una delle principali fonti di informazioni antigovernative.
Negli ultimi mesi Protasevich (e Putilo) era ricercato per la sua partecipazione (e per il ruolo svolto dal suo canale) alle manifestazioni dell’anno scorso seguite alla rielezione di Lukashenko.
Le elezioni, definite una farsa dai manifestanti, hanno visto la rielezione del presidente Lukashenko con l’80,23% dei voti.
La proclamazione della vittoria portò ad una reazione immediata da parte dei sostenitori di Svetlana Tikhanovskaya che scesero in piazza in tutte le principali città della Bielorussia (Brėst, Minsk, Vicebsk, Hrodna, Mazyr, Pinsk, Homel’, Babrujsk). Le persone lo facevano per esprimere la loro insoddisfazione e chiedevano un conteggio equo dei voti
Le proteste in breve tempo si trasformarono nella più grande manifestazione dall’indipendenza del paese. Non sono mancati le azioni di repressione e gli scontri. Il bilancio finale è stato di 6 morti, 300 feriti, 76 dispersi e più di 9.000 arresti.

Putilo e Protasevich vengono incriminati il 5 novembre 2020, a tre mesi dallo scoppio delle proteste di agosto. Accusati di incitamento all’odio sociale, organizzazione di rivolte di massa e azioni che violano l’ordine pubblico, i due saranno inseriti nell’elenco dei ricercati per terrorismo. Nexta, etichettato come canale estremista, era stato dichiarato fuorilegge il mese precedente.

Cosa rischia Protasevich?

Se ritenuto colpevole delle accuse a suo carico, il blogger potrebbe trascorrere fino a 15 anni in carcere. I reati legati al terrorismo, però, in Bielorussia possono anche essere puniti con la pena di morte. Con lui è stata fermata anche la sua ragazza, una cittadina russa di 23 anni, Sophia Sapega. Possibile la presenza di uomini del Kgb presenti sul volo.

La reazione della comunità internazionale

Dure le condanne di buona parte della comunità internazionale. La Lituania ha reso noto di aver vietato a tutti i voli di attraversare lo spazio aereo bielorusso.
La Cancelliera tedesca Angela Merkel al suo arrivo al vertice europeo ha affermato: «Abbiamo assistito a un atterraggio forzato, tutte le altre spiegazioni» invocate dalla Bielorussia «sono del tutto inverosimili. Roman Protasevich deve essere rilasciato immediatamente così come la sua compagna». E il ministero degli Esteri tedesco ha annunciato di aver convocato l’ambasciatore bielorusso a Berlino.

Poco prima, su richiesta dell’Alto Rappresentante Josep Borrell, il segretario generale del Servizio Europeo per l’Azione esterna, Stefano Sannino, ha convocato l’Ambasciatore della Repubblica di Bielorussia presso l’Unione europea, Aleksandr Mikhnevich.
La decisione è stata presa “per condannare il passo inammissibile delle autorità bielorusse”. Anche la Farnesina ha convocato l’ambasciatore bielorusso a Roma per esprimere la forte condanna dell’Italia in merito alla vicenda.
Nel mentre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incaricato il governo di preparare un decreto sulla cessazione dei collegamenti aerei tra Ucraina e Bielorussia. Condanna l’accaduto anche Washington: l’azione della Bielorussa è stata un “atto scioccante”, ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki[2].

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha parlato di «scandalo internazionale», definendo il dirottamento del volo Ryanair FR 4978 «una minaccia per la sicurezza internazionale» che «ha messo in pericolo la vita di cittadini, in particolare europei».
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ricordato che un pacchetto di aiuti finanziari alla Bielorussia pari a tre miliardi di euro è ora congelato, ma potrà essere versato al paese «non appena diventerà democratico».

Le autorità di Londra hanno chiesto alle compagne aeree britanniche di non entrare nello spazio aereo bielorusso. «A seguito della deviazione forzata su Minsk ieri di un aereo della Ryanair, ho dato istruzioni (alla British Civil Aviation Authority) di chiedere alle compagnie aeree di evitare lo spazio aereo bielorusso per mantenere al sicuro i passeggeri», ha annunciato il ministro dei Trasporti britannico, Grant Shapps

Anche la leader in esilio dell’opposizione bielorussa, Svetlana Tikhanovskaya, chiede un’indagine dell’Icao. Su Twitter, la dissidente ha spiegato che “il regime ha forzato l’atterraggio dell’aereo a Minsk per arrestare il giornalista e attivista Raman Protasevich. Che ora rischia la pena di morte”[3].

Intanto, da Mosca il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha definito «ragionevole» l’approccio seguito dalla dirigenza bielorussa in questo frangente, esortando la comunità internazionale «a mantenere il sangue freddo».

La versione di Minsk

Secondo il direttore del dipartimento dell’aviazione del ministero bielorusso dei trasporti e delle comunicazioni Artyom Sikorsky, il controllo del traffico aereo della Bielorussia non ha esercitato pressioni sull’equipaggio del volo Ryanair in un atterraggio di emergenza all’aeroporto nazionale di Minsk, dichiarando inoltre che: “L’equipaggio ha preso la decisione da solo. L’equipaggio ha ricevuto tutti gli aiuti prioritari necessari”. Sempre secondo la versione bielorussa, il volo FR4978 ha inviato il codice 7700 – è il codice di emergenza principale, che indica una situazione di emergenza a bordo. Un messaggio su una bomba a bordo dell’aereo è stato il motivo della chiamata di soccorso. All’atterraggio, continua il funzionario, tutti i passeggeri sono stati controllati, l’allarme bomba è risultato farlo e l’aereo ha lasciato l’aeroporto nazionale di Minsk per Vilnius alle 20:48[4].
Secondo quanto riportato dal canale telegram Pul Pergovo[5], il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko aveva dato personalmente l’ordine di far atterrare l’aereo passeggeri Ryanair a seguito di una minaccia di bomba.

I precedenti

Il volo Atene-Vilnius non è l’unico caso di voli di linea costretti ad atterrare mentre sorvolano la spazio aereo di uno Stato. Con motivazioni ed esiti diversi ci sono altri casi nel recente passato.
10 ottobre 2012, un aereo di linea siriano con volo da Mosca in Siria, fu obbligato dalle autorità turche ad atterrare ad Ankara, la capitale della Turchia. L’operazione fu condotta per il sospetto che l’aeroplano trasportasse, oltre ai suoi 30 passeggeri, anche armi e munizioni destinate al ministero della Difesa siriano. Diverse ore dopo l’atterraggio forzato, l’aeroplano riprese il proprio viaggio verso la Siria[6].
21 ottobre 2016, un volo regolare Kiev-Minsk di un aereo passeggeri Boeing 737-800 della Belavia (vettore statale bielorusso), fu costretto da Kiev a rientrare all’aeroporto per permettere l’arresto Armen Martirosyan, cittadino armeno ed editorialista del sito russo Ukraina.ru e attivista del movimento anti-Maidan. Martirosyan fu rapidamente rilasciato[7].
3 luglio 2013, il volo che stava riportando a casa il Presidente boliviano Evo Morales, fu costretto ad atterrare all’aeroporto di Vienna per il sospetto che a bordo si trovasse Edward Snowden, l’ex analista della Cia e contractor della National security agency (Nsa) che ha portato alla luce il cosiddetto Prism, il programma di sorveglianza Usa.
Sul velivolo, alla fine, Snowden non c’era, ma dall’episodio divenne un incidente diplomatico, la Bolivia affermò di essere vittima di un “atto di prepotenza imperialistica”. All’aereo di Morales fu negata l’autorizzazione all’atterraggio da Francia, Portogallo, Spagna e Italia con conseguente rischio di crollo dovuto alla mancanza di carburante.


Note

[1] https://t.me/s/nexta_tv?before=15772
[2]https://tg24.sky.it/mondo/2021/05/24/minsk-bielorussia-aereo-dirottato-ryanair
[3] https://tg24.sky.it/mondo/2021/05/23/bielorussia-aereo-dirottato-oppositore
[4] https://eng.belta.by/society/view/no-pressure-on-ryanair-crew-from-belarus-air-traffic-control-140165-2021/
[5] https://t.me/s/pul_1
[6] https://www.corriere.it/esteri/12_ottobre_10/siria-turchia-aereo-ankara_4958987a-1304-11e2-9375-5d5e6dfabc1a.shtml
[7] https://jamestown.org/program/belarus-ukraine-face-strained-relations/


Foto copertina: “Sono/Siamo Roman Protasevich”, dicono i cartelli retti da queste donne all’aeroporto di Vilnius, dove l’apparecchio di Ryanair è giunto senza più a bordo l’oppositore di Lukashenko (keystone)