L’aumento del costo del carburante fa schizzare l’inflazione in Gran Bretagna al 7%, il tasso più alto degli ultimi 30 anni. Un dato allarmante e superiore a quanto previsto dagli economisti.
Nuovo tetto massimo dell’inflazione in Gran Bretagna che ha raggiunto il 7%. Un dato storico che non si verificava dal marzo 1992 quando toccò quota 7,1%.
Un dato che sicuramente fa riflettere anche in relazione al fatto che la percentuale è tre volte superiore all’obiettivo del 2% fissato dalla Banca d’Inghilterra e superiore al tasso di “circa il 6 per cento” previsto nell’ultima riunione. Ma il trend potrebbe non fermarsi.
La BoE (Bank of England) ha affermato di aspettarsi un aumento dell’inflazione all’8% ad aprile e forse un ulteriore aumento in autunno a seguito dell’aumento del tetto massimo del prezzo dell’energia fissato dall’autorità di regolamentazione.
L’inflazione ricordiamo è rappresentata dall’aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi, o anche la diminuzione progressiva del potere di acquisto (cioè del valore) della moneta[1], e secondo le statistiche ufficiali, il reddito reale delle famiglie britanniche quest’anno si contrarrà al tasso più netto dall’inizio dei record negli anni ’50[2].
La diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie britanniche è uno dei temi politici e non mancano le polemiche sul ruolo del governo.
Il segretario generale del TUC (Trades Union Congress, sindacato fondato nel 1868[3]) Frances O’Grady ha chiesto un budget di emergenza per aiutare le famiglie in difficoltà, compreso un maggiore aiuto per le bollette energetiche[4].
Una situazione complicata nonostante i buoni risultati sul campo dell’occupazione.
Il tasso di disoccupazione infatti è sceso al 3,8% nei tre mesi fino a febbraio dal 3,9% precedente, secondo i dati ufficiali, eguagliando un tasso visto l’ultima volta alla fine del 2019 e uno che non è stato più basso dal 1974. “L’aumento dell’inflazione sta gettando una grande ombra su un mercato del lavoro altrimenti vivace”, ha affermato Nye Cominetti, economista del think tank della Resolution Foundation.
Il quadro che viene fuori dall’analisi della Resolution Foundation è il seguente:
- L’economia ha continuato la sua forte ripresa dalla pandemia, con l’economia ora di circa lo 0,5% più grande del previsto a ottobre e la disoccupazione in calo di quasi 400.000 unità.
- L’inflazione è ora in aumento, con l’OBR che raddoppia le sue previsioni per il picco di inflazione del 2022 all’8,7%. Di conseguenza, la crescita per il 2022 è stata rivista al ribasso dal 6% al 3,8% e si prevede che i salari reali diminuiranno del 3,6% rispetto al 2022. La lenta ripresa da questo calo significa che, entro il 2027, i salari reali saranno fissati sono cresciuti di appena £ 18 a settimana dalla crisi finanziaria, rispetto a £ 240 a settimana se fossero cresciuti in linea con la tendenza pre-crisi finanziaria.
- La tipica famiglia in età lavorativa deve affrontare un calo del reddito del 4%, o £ 1.100, nel 2022-23. Ma i cali maggiori saranno avvertiti dal quarto più povero delle famiglie, destinato a vedere il proprio reddito diminuire del 6%. Ciò vedrà un ulteriore 1,3 milioni di persone cadere nella povertà assoluta il prossimo anno, inclusi 500.000 bambini: la prima volta che la Gran Bretagna ha visto un tale aumento della povertà al di fuori delle recessioni.
- I redditi dovrebbero essere più bassi alle prossime elezioni (2024-25) rispetto alle ultime (2019-20), con un reddito tipico per i non pensionati che dovrebbe essere inferiore del 2%. Un tale risultato renderebbe questo il peggior parlamento mai registrato per la crescita del tenore di vita.
- Il Cancelliere[5] ha preannunciato un taglio di 1 centesimo dell’aliquota di base dell’imposta sul reddito per aprile 2024, risparmiando a un lavoratore medio £ 243 all’anno. Ma i guadagni di questo e l’impatto duraturo di una soglia di assicurazione nazionale più alta sono spazzati via dagli aumenti delle tasse precedentemente annunciati. Nel 2024-25, quando entrerà in vigore il taglio dell’imposta sul reddito, 27 milioni dei 31 milioni di persone che lavorano pagheranno più imposte sul reddito e NI a seguito delle modifiche alle imposte personali annunciate da Rishi Sunak.
- Il Cancelliere ha espresso la sua intenzione di sostenere gli investimenti di capitale e R&S da parte delle aziende britanniche, ma il quadro generale è che le tasse aumentano, non diminuiscono. Le entrate fiscali come quota dell’economia dovrebbero raggiungere il livello più alto dal 1982-83, l’equivalente di un aumento di £ 3.000 per famiglia dalle elezioni del 2019.
- Sebbene il Cancelliere sia intervenuto per offrire alle famiglie una certa protezione da un’inflazione superiore al previsto, ha scelto di non farlo per i servizi pubblici. Ciò riflette in parte il fatto che i costi di produzione nel Regno Unito non stanno aumentando così velocemente come i costi di consumo, con quest’ultimo guidato dal costo delle importazioni (in particolare dell’energia).
- Nel 2021-22 le entrate fiscali sono arrivate molto più forti del previsto e l’OBR prevede un miglioramento duraturo di circa 35 miliardi di sterline all’anno. Ciò è solo parzialmente compensato dall’aumento della spesa a causa dell’inflazione più elevata, lasciando l’indebitamento nel periodo di previsione a 25,6 miliardi di sterline in meno rispetto alle attese in autunno. Di conseguenza, l’indebitamento diminuirà rapidamente dal 14,8 per cento del PIL nel 2020-21 a solo l’1,3 per cento nel 2024-25. Ciò significa che il margine di manovra del Cancelliere contro le sue regole fiscali è aumentato a 28 miliardi di sterline, dai 18 miliardi di sterline previsti nell’ottobre 2021[6].
Dati che fotografano una situazione difficile e in peggioramento, sicuramente cercare una soluzione rapida ed efficace non sarà un lavoro da poco, un impegno che non farà dormire sonni tranquilli al primo ministro Boris Johnson e al sul suo Cancelliere Rishi Sunak.
Note
[1]https://www.treccani.it/enciclopedia/inflazione/#:~:text=inflazione%20Aumento%20progressivo%20del%20livello,monetarie%2C%20e%20assumere%20forme%20differenti.
[2] https://www.ft.com/content/1e659559-c9b8-48fe-9f8f-590ae1cfed3b
[3] Il Trades Union Congress è una confederazione che unisce i sindacati del Regno Unito. Sono 58 i sindacati che vi sono affiliati in rappresentanza di circa 6.2 milioni di iscritti, di cui circa la metà sono rappresentati dagli iscritti all’Unite e all’UNISON, i maggiori sindacati inglesi.
[4] https://www.theguardian.com/business/live/2022/apr/13/uk-inflation-cost-of-living-prices-food-energy-tesco-stock-markets-business-live
[5] Cancelliere dello Scacchiere (Chancellor of the Exchequer) è l’antico titolo del ministro del governo britannico con responsabilità di Ministro delle Finanze.
[6] https://www.resolutionfoundation.org/publications/inflation-nation/
Foto copertina: Grafico Gran Bretagna inflazione fonte ONS