Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, ospite di Putin a San Pietroburgo, ha detto che “sta iniziando a diventare teso con il gruppo Wagner perché vogliono marciare su Varsavia”.
Da prendere con le pinze la dichiarazioni sul gruppo Wagner del presidente bielorusso Alexander Lukashenko durante l’incontro con Putin a San Pietroburgo.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass, Lukashenko ha detto che “sta iniziando a diventare teso con il gruppo Wagner perché vogliono marciare su Varsavia”.
“Forse non dovrei dirlo, ma lo farò. Il gruppo Wagner ha cominciato a insistere: ‘Vogliamo andare in Occidente. Andiamo.’ Ho detto, perché volete andare in Occidente? ‘Bene, per fare un giro a Varsavia, a Rzeszow (Resovia in italiano)'”. “Li tengo al centro, come concordato, la Bielorussia non vuole spostarli lì, perché il loro umore è pessimo.”
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Durante il medesimo incontro Lukashenko non ha risparmiato attacchi a Varsavia accusata di voler “smembrare l’Ucraina e strapparne la parte occidentale”. “La separazione dell’Ucraina occidentale, lo smembramento dell’Ucraina è inaccettabile per noi”.
L’accusa di voler smembrare l’Ucraina e la “battuta” sull’ipotesi della “vacanza” dei Wagner in Polonia, hanno messo in tensione Varsavia.
La Polonia infatti sta spostando truppe supplementari verso il confine con la Bielorussia in risposta all’arrivo delle forze Wagner che si sono trasferite lì dopo aver organizzato un ammutinamento di breve durata in Russia il mese scorso.
Putin, in risposta, venerdì ha avvertito la Polonia che qualsiasi aggressione contro la Bielorussia sarebbe stata considerata un attacco alla Russia. Ha detto che Mosca userà tutti i mezzi che ha per reagire a qualsiasi ostilità nei confronti di Minsk.
Foto copertina: Il Presidente bielorusso Lukashenko