Prospettive globali: analisi dei discorsi di fine anno di Vladimir Putin e Xi Jinping

I discorsi di fine anno dei leader mondiali offrono una finestra sulle priorità e sulle strategie future delle rispettive nazioni. Nell’ultimo giorno del 2024, sia il Presidente russo Vladimir Putin che il Presidente cinese Xi Jinping hanno utilizzato le loro allocuzioni per delineare le sfide affrontate e gli obiettivi per l’anno a venire, riflettendo le dinamiche geopolitiche attuali e future.


Vladimir Putin: un quarto di Secolo al potere

Il 31 dicembre 2024 ha segnato il 25º anniversario dell’ascesa al potere di Vladimir Putin, un traguardo che ha sottolineato nel suo discorso di fine anno. Parlando dalla Piazza Rossa di Mosca, Putin ha enfatizzato la resilienza della Russia di fronte a sfide significative, dichiarando: “Siamo sicuri che tutto andrà bene, andremo solo avanti”. 
Putin ha espresso orgoglio per i risultati ottenuti sotto la sua leadership, sottolineando l’unità nazionale e la capacità del paese di superare le difficoltà. Un’attenzione particolare è stata rivolta ai militari russi impegnati in Ucraina, che ha definito “veri eroi”, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel garantire la sicurezza e la pace per la Russia.
Tuttavia, Putin non ha fornito dettagli specifici sull’andamento del conflitto in Ucraina, mantenendo un approccio cauto sulle questioni militari. Ha invece preferito focalizzarsi sul benessere dei cittadini russi, affermando che il futuro della Russia è ciò che conta di più e che difendere la patria è un sacro dovere verso gli antenati e i discendenti.
Rivolgendosi ai cittadini Putin ha affermato che “In vostro onore, in onore dell’80 ° anniversario della Grande Vittoria e come tributo alla memoria dei nostri antenati che hanno sempre difeso la Patria, il prossimo anno 2025 è stato dichiarato Anno del Difensore della Patria in Russia. Siamo i figli, i nipoti e i pronipoti della generazione che ha schiacciato il nazismo. Restiamo fedeli all’eredità e alle tradizioni dei nostri veterani.”.

Xi Jinping: Priorità allo Sviluppo e alla Stabilità Sociale

Il Presidente cinese Xi Jinping, nel suo discorso di fine anno, ha riconosciuto le sfide economiche e sociali affrontate dalla popolazione cinese nel 2024. Ha sottolineato l’importanza di settori come l’occupazione, l’aumento dei redditi, l’assistenza agli anziani e l’istruzione, indicando che questi saranno ambiti prioritari per il governo.
Nonostante una crescita economica del 4,8% nei primi nove mesi dell’anno, leggermente inferiore all’obiettivo del 5%, Xi Jinping ha evidenziato la necessità di riforme strutturali per affrontare problemi persistenti, tra cui la disoccupazione giovanile e la lenta crescita dei salari. Ha inoltre ribadito l’impegno della Cina verso l’autosufficienza tecnologica, con particolare attenzione a settori come la manifattura high-tech, i veicoli elettrici e l’intelligenza artificiale.
Sul fronte delle relazioni internazionali, Xi ha riaffermato la posizione della Cina su Taiwan, sottolineando l’importanza della riunificazione. 
Nell’ultimo anno, Pechino ha intensificato la pressione militare nei pressi di Taiwan, inviando quasi ogni giorno navi da guerra e aerei nelle acque e nello spazio aereo attorno all’isola, in quello che i funzionari taiwanesi considerano un tentativo strisciante di “normalizzare” la presenza militare della Cina. Ha anche menzionato il rafforzamento della cooperazione strategica con la Russia, evidenziando l’importanza di tali alleanze nel contesto geopolitico attuale. 

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Analisi geopolitica: implicazioni e prospettive

I discorsi di Putin e Xi Jinping riflettono una convergenza di interessi tra Russia e Cina, con entrambi i leader che enfatizzano la resilienza nazionale e la necessità di affrontare le pressioni esterne. La retorica di Putin sulla difesa della patria e l’unità nazionale suggerisce una continuazione della politica assertiva della Russia, in particolare riguardo al conflitto in Ucraina. L’assenza di dettagli specifici sul conflitto potrebbe indicare una strategia di comunicazione volta a mantenere il sostegno interno senza esacerbare le tensioni internazionali. D’altro canto, Xi Jinping ha posto l’accento sullo sviluppo economico e sulla stabilità sociale, riconoscendo implicitamente le difficoltà interne che la Cina deve affrontare. L’enfasi sull’autosufficienza tecnologica e sulle riforme strutturali indica una strategia a lungo termine per ridurre la dipendenza da attori esterni e rafforzare la posizione della Cina nell’economia globale. La menzione della riunificazione con Taiwan e il rafforzamento dei legami con la Russia suggeriscono una postura più assertiva nelle relazioni internazionali, con potenziali implicazioni per l’equilibrio geopolitico nella regione Asia-Pacifico.

In sintesi, i discorsi di fine anno di Putin e Xi delineano una visione di resilienza e sviluppo, con entrambi i leader che cercano di consolidare il potere interno e rafforzare la posizione delle loro nazioni sulla scena mondiale. Le implicazioni geopolitiche di queste posizioni saranno determinanti nel plasmare le dinamiche internazionali nel prossimo futuro.

Come da consuetudine i due presidenti si sono scambiati i tradizionali auguri di buon anno. Xi Jinping ha affermato che “il 2024 segna il 75° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Russia, una nuova pietra miliare significativa nelle relazioni bilaterali, e che nel corso dello straordinario percorso degli ultimi 75 anni, le relazioni tra Cina e Russia sono diventate più mature e stabili”.
Nell’ultimo anno, i due capi di Stato hanno tenuto tre incontri a Pechino, Astana e Kazan e hanno mantenuto la comunicazione attraverso telefonate, scambi di lettere e altri mezzi, ha affermato Xi, aggiungendo che hanno avuto scambi di opinioni sinceri e raggiunto un ampio consenso sulle relazioni bilaterali e sulle principali questioni internazionali e regionali di interesse comune.


Foto copertina: Xi Jinping e Putin