Dal 6 al 9 giugno 2024 l’Europa chiamata al voto per rinnovare i 720 membri del Parlamento Europeo. In Italia si voterà l’8 e il 9 giugno per eleggere 76 parlamentari. Di cosa si occupa il Parlamento Europeo? Quanti seggi spettano a ciascuno Stato?
Come ogni cinque anni, i cittadini europei sono chiamati al voto. Dal 6 al 9 giugno si terranno le elezioni per rinnovare i 720 membri (15 in più rispetto allo scorso mandato) del Parlamento Europeo. La gestione delle elezioni spetta a ciascun paese, ma nel farlo devono essere rispettati alcuni principi comuni.
- Le elezioni si svolgono durante un periodo di quattro giorni, da giovedì a domenica.
- Il numero di deputati eletti da un partito politico è proporzionale al numero di voti che riceve.
- I cittadini dell’UE residenti in un altro paese dell’UE possono votare e candidarsi alle elezioni.
- Ogni cittadino può votare una sola volta.
I Gruppi politici in Europa
Ad essere eletti saranno i rappresentanti dei partiti politici nazionali ma, una volta eletti, la maggior parte dei deputati al Parlamento europeo sceglie di aderire a un gruppo politico transnazionale. Inoltre, la maggior parte dei partiti nazionali è affiliata ad un partito politico a livello europeo.
Un gruppo politico è composto da un numero minimo di 23 deputate e deputati e rappresenta almeno un quarto degli Stati membri. Una deputate o un deputato non possono aderire a più gruppi politici.
Le deputate e i deputati che non aderiscono a nessun gruppo politico sono noti come non iscritti.
Ciascun gruppo politico provvede alla propria organizzazione interna ed elegge un presidente (o due copresidenti nel caso di alcuni gruppi) e un ufficio di presidenza, dotandosi altresì di una segreteria.
In Aula i seggi sono attribuiti alle deputate e ai deputati in base alla loro appartenenza politica, da sinistra a destra, previo accordo con i presidenti dei gruppi.
Prima di ogni votazione in Aula, i gruppi politici esaminano le relazioni elaborate dalle commissioni parlamentari e presentano emendamenti.
La posizione adottata dal gruppo politico è definita mediante concertazione in seno al gruppo: nessun membro del gruppo politico può ricevere un’indicazione di voto obbligatoria. I gruppi politici presenti in Europa sono: Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani); Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo; Renew Europe Group; Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea;
Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei; Gruppo Identità e Democrazia; Il gruppo della Sinistra al Parlamento europeo – GUE/NGL.
Il Parlamento Europeo
Il Parlamento europeo è l’unica istituzione dell’UE eletta direttamente dai cittadini europei e contribuisce a garantire la legittimità democratica del diritto europeo. E’ composto da rappresentanti dei cittadini dell’Unione eletti a suffragio universale diretto con un mandato di cinque anni. Il ruolo dei parlamentari europei è quello di garantire il funzionamento democratico delle istituzioni dell’UE e rappresentare gli interessi dei cittadini nel processo legislativo europeo.
Tutti i cittadini dell’UE hanno il diritto di votare e di candidarsi nello Stato membro in cui risiedono.
Il Parlamento ha tre funzioni principali:
- condivide con il Consiglio dell’Unione il potere legislativo;
- esercita un controllo democratico su tutte le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’UE e in particolare sulla Commissione, poiché ha il potere di approvare e respingere la nomina dei commissari europei e di censurare collettivamente la Commissione;
- condivide con il Consiglio dell’Unione il potere di bilancio dell’UE e può, pertanto, modificare le spese dell’UE.
Il Parlamento europeo è attualmente composto da 705 deputati di cui 76 italiani e rappresenta in totale circa 450 milioni di persone. I deputati al Parlamento europeo si riuniscono in gruppi politici e sono organizzati non già per nazionalità bensì per affinità politiche. Vi sono attualmente 7 gruppi politici al Parlamento europeo. Un gruppo politico è composto da un numero minimo di 25 deputati e rappresenta almeno un quarto degli Stati membri. Un deputato non può aderire a più gruppi politici. I deputati che non aderiscono a nessun gruppo politico sono noti come deputati non iscritti.
Il Parlamento si riunisce in seduta plenaria tutti i mesi (salvo in agosto) a Strasburgo, nel corso di una tornata di quattro giorni (dal lunedì al giovedì). Le tornate aggiuntive si tengono a Bruxelles. Gli uffici amministrativi si trovano invece a Lussemburgo.
Leggi anche:
Quanti membri possono essere eletti per ogni Paese?
Il numero di eurodeputati eletti da ciascun paese dell’UE viene concordato prima di ogni elezione ed è basato sul principio della proporzionalità degressiva, secondo cui un eurodeputato di un paese più grande rappresenta più cittadini rispetto a un eurodeputato di un paese più piccolo. Il numero minimo di eurodeputati per paese è 6 (Cipro, Lussemburgo e Malta) e il numero massimo è 96 (Germania), seguito da Francia (81) e Italia (76).
Una volta eletti i deputati si mettono al lavoro per formare gruppi politici. Durante la prima sessione plenaria, nella quale si incontrano tutti i deputati, il nuovo Parlamento elegge la propria presidenza. Nella sessione successiva, il Parlamento elegge la presidenza della Commissione europea e, in seguito, esamina il collegio dei commissari votando per l’approvazione nel suo complesso.
Come si vota in Italia
In Italia le elezioni europee si terranno sabato 8 e domenica 9 giugno 2024: potranno votare tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni, italiani o di un altro Paese dell’UE che però hanno residenza in Italia e i cittadini italiani residenti all’estero. Le urne saranno aperte dalle 15.00 alle 23.00 di sabato 8 giugno 2024 e dalle 7.00 alle 23.00 di domenica 9 giugno 2024, orario dopo il quale inizierà lo spoglio elettorale. Si consiglia comunque di controllare gli orari sul sito del comune di appartenenza.
In Italia (così come negli altri Paesi europei) viene usato un sistema elettorale proporzionale, ossia il numero di deputati eletti da un partito politico è proporzionale al numero di voti che riceve. Questo sistema è regolato dalla legge elettorale italiana per il Parlamento Europeo del 1979. Inoltre, l’Italia (insieme a Danimarca, Belgio e Paesi Bassi) usa il voto di preferenza, ossia gli elettori indicano la lista di proprio gradimento e possono esprimere fino a 3 preferenze indicando il nome dei candidati (indicando nome e cognome) della lista scelta nel voto, purché siano di sesso diverso, pena l’annullamento della scheda. Se quindi l’elettore esprime più di una preferenza, deve indicare entrambi i sessi. Per esempio, nel caso di tre preferenze, può votare due uomini e una donna o viceversa, due donne e un uomo. È inoltre vietato il cosiddetto voto disgiunto, cioè l’espressione per la preferenza di una lista e di candidati che si presentano per un’altra lista. Per votare bisogna recarsi muniti di scheda elettorale e documento di riconoscimento nel seggio elettorale in cui si è registrati. (per ulteriori informazioni https://www.interno.gov.it/it/notizie/come-vota-europee-2024-0)
Per le liste esiste una soglia di sbarramento: le liste devono raggiungere almeno il 4% dei voti espressi a livello nazionale per poter essere elette. I candidati che hanno maggior numero di voti di preferenza in ciascuna circoscrizione saranno eletti. Per essere eletti i candidati dovranno essere cittadini italiani che hanno compiuto 25 anni o cittadini di altri Paesi membri dell’UE che sono regolarmente residenti in Italia e iscritti nelle liste elettorali.
Potranno votare anche gli studenti o lavoratori che vivono almeno da 3 mesi in un comune diverso da quello di residenza. Questo è possibile presentando al proprio comune d’origine la domanda entro 35 giorni dalle votazioni. Il comune di residenza ha 15 giorni di tempo per accettarla e trasmetterla al comune in cui lo studente/lavoratore fuori sede vive.
Per quanto riguarda i cittadini all’estero che vivono in un altro Paese membro dell’UE, sarà possibile votare recandosi presso le sezioni elettorali della rete consolare-diplomatica. Chi risiede all’estero, infatti, è iscritto all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero) e riceverà il certificato elettorale entro cinque giorni prima del voto.
Per coloro invece che risiedono fuori dall’Unione Europea non sarà possibile votare per corrispondenza, ma solo tornando al proprio comune d’origine.
Per saperne di più https://elections.europa.eu/it/how-elections-work/)
Foto copertina: Europa al voto