Abdel Moneim Aboul Fotouh condannato a 15 anni di carcere


L’ex candidato dei Fratelli Musulmani alla presidenza egiziana Abdel Moneim Aboul Fotouh, è stato accusato di complotto e condannato a 15 anni di prigione.


Abdel Moneim Aboul Fotouh, ex candidato alla presidenza egiziana, è stato condannato ad una lunga pena detentiva da un tribunale egiziano. Con Abdel Moneim Aboul Fotouh anche altre diverse figure di spicco dei Fratelli musulmani sono stati condannati con l’accusa di complotto per rovesciare lo stato. Aboul Fotouh, che ha poco più di 70 anni e secondo la sua famiglia soffre di diverse condizioni mediche, è stato condannato a 15 anni di carcere, con riserva di appello, si legge nella sentenza del tribunale.
I gruppi per i diritti umani affermano che migliaia di politici, attivisti e giornalisti sono detenuti in Egitto dopo processi iniqui o senza base legale.
Aboul Fotouh ha lasciato i Fratelli musulmani nel 2011 dopo disaccordi sul ruolo della religione in politica e ha fondato il partito più centrista Strong Egypt, lanciando un’offerta indipendente per la presidenza nel 2012.
Il ministero dell’Interno in seguito lo ha accusato di aver incontrato i leader della Fratellanza per suscitare disordini, cosa che ha negato.
È stato arrestato nel febbraio 2018 dopo aver rilasciato interviste aspramente critiche nei confronti del presidente Abdel Fattah al-Sisi, un mese prima della rielezione di Sisi.
Altri condannati domenica includono Mohamed al-Qassas, vice di Aboul Fotouh, che ha ricevuto una condanna a 10 anni, Mahmoud Ezzat, l’ex leader ad interim della Fratellanza detenuto al Cairo nel 2020, che ha ricevuto 15 anni, e Ibrahim Mounir, un leader della Fratellanza che vive a esilio, condannato all’ergastolo.
L’Egitto ha bandito la Fratellanza dopo che Sisi, allora capo dell’esercito, ha guidato il rovesciamento del presidente della Fratellanza eletto democraticamente Mohamed Morsi in seguito alle proteste di massa nel 2013.
Le autorità accusano la Fratellanza di promuovere militanza e sovversione, accuse che nega con forza.
Morsi è morto dopo essere crollato in un’aula di tribunale della prigione nel 2019, mentre altri leader del gruppo sono stati incarcerati o hanno lasciato il Paese a causa di un’ampia repressione del dissenso politico estesa a critici liberali e islamisti[1].


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Note

[1] https://www.reuters.com/world/middle-east/court-jails-egyptian-former-presidential-candidate-15-years-2022-05-29/


Foto copertina: Il presidente del partito Masr El Kaweya (forte Egitto), Abdel Moneim Aboul Fotouh, parla durante una conferenza stampa al Cairo il 4 febbraio 2015. Il partito ha annunciato mercoledì che boicotterà le imminenti elezioni parlamentari tanto attese. REUTERS/Mohamed Abd El Ghany