Bangui ha approvato lo scorso 21 aprile che il Bitcoin sarà ora una valuta ufficiale del Paese, insieme al franco CFA. Una scelta tanto politica quanto economica.
Dalla sovranità monetaria alle prosperità, c’è molta strada da fare, soprattutto quando la tua valuta – il franco CFA – è condivisa con i paesi vicini e la tua situazione economica è meno fiorente della loro. Aggiungete a ciò una controversia panafricana sull’ancoraggio del franco CFA alla valuta di un ex colono, e la tentazione di una diversificazione valutaria “magica” incombe.
Nonostante la ricchezza di materie prime come diamanti, oro e uranio, la Repubblica Centrafricana vive da decenni una profonda crisi politico-istituzionale, una instabilità che la fa sprofondare in tutte classifiche mondiali, in particolare quelle del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).
La Repubblica Centrafricana condivide il franco CFA con altri cinque paesi della Comunità economica e monetaria dell’Africa centrale (CEMAC), che possono vantare tutti risultati economici più invidiabili.
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Touadéra “soddisfatto ed entusiasta”
Il parlamento della Repubblica Centrafricana ha approvato giovedì 21 aprile l’uso del bitcoin nel paese. Riuniti in sessione plenaria, i deputati hanno adottato all’unanimità il disegno di legge che disciplina le criptovalute nella Repubblica Centrafricana (CAR).
Provvedimento difeso dal ministro dell’Economia digitale, delle poste e delle telecomunicazioni, Justin Gourna Zacko, il testo approvato dal Consiglio dei ministri e trasmesso all’ufficio dell’Assemblea nazionale era stato studiato dalla commissione paritetica Economia, Finanze e Piano/Attrezzature e Comunicazioni presieduto dal deputato Guy Samuel Nganatoua[1].
Zacko ha sottolineato che investire in criptovalute ha molti vantaggi per milioni di utenti nonostante l’elevata volatilità. Il decentramento delle valute digitali si basa sull’inviolabilità (teorica) delle transazioni archiviate tramite la blockchain, ovvero la tecnologia utilizzata. Il Presidente della repubblica Faustin-Archange Touadéra si è dichiarato “soddisfatto ed entusiasta” della decisione presa.
L’opposizione e il FMI contestano la decisione
Critica la posizione dell’opposizione che invece contesta l’uso delle criptovalute affermando che questo sistema favorirà il riciclaggio e le truffe. Non sembra contento nemmeno il Fondo monetario internazionale che ritiene l’adozione delle criptovalute come valuta ufficiale sia pericoloso per “la stabilità finanziaria, l’integrità finanziaria e la protezione dei consumatori”. [2]
Note
[1] https://www.financialafrik.com/2022/04/22/la-centrafrique-adopte-la-cryptomonnaie/
[2] https://www.jeuneafrique.com/1342853/politique/visionnaire-ou-suicidaire-la-centrafrique-fait-le-choix-du-bitcoin/
Foto copertina: La Repubblica Centrafricana ha autorizzato l’uso dei Bitcoin nel paese, nella foto il presidente della repubblica Faustin-Archange Touadéra