L’ambasciatore italiano a Teheran Giuseppe Perrone è stato convocato presso il ministero degli Esteri iraniano a causa della recente partecipazione di Maryam Rajavi, leader del movimento dissidente Mujahedin Khalq Organization – Mojahedin del popolo iraniano (Mko) ritenuto terrorista dall’Iran, a un evento presso il parlamento italiano.
La partecipazione di Maryam Rajavi, ad un incontro organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi, dove è stata accolta dal segretario generale della Fondazione, Andrea Cangini, e dal presidente della Commissione per le politiche dell’Unione europea del Senato, Giulio Terzi di Sant’Agata, ha fatto andare su tutte le furie il governo in Iran che ha convocato l’ambasciatore italiano.
Nel suo intervento, Rajavi si è rivolta ai “I paesi che si disperano per il tragico destino delle donne iraniane dovrebbero essere conseguenti con questo giusto sentimento di democrazia e libertà e sospendere ogni tipo di relazione commerciale con l’Iran, soprattutto quelle riguardanti i settori bancario e petrolifero. Il 90% dei proventi di queste attività finanzia il regime dei pasdaran che a sua volta finanzia il terrorismo in giro per il mondo oltre che la guerra di Putin contro il popolo ucraino e i valori occidentali. Arriverà presto il momento in cui il regime cadrà e l’Iran conoscerà la democrazia, la parità tra uomo e donna, la separazione tra Stato e chiesa, la libertà di stampa, il pluralismo politico e la fine della pena di morte. Solo nelle ultime ventiquattro ore in Iran sono state eseguite tredici condanne capitali”.
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Mojahedin del popolo iraniano (Mko)
Il governo iraniano non ha mandato giù la presenza al parlamento italiano di Rajavi leader del movimento dissidente Mujahedin Khalq Organization – Mojahedin del popolo iraniano (Mko).
L’ Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran (OMPI), nota anche come Mojahedin-e-Khalq (MEK) o Mojahedin-e-Khalq Organization (MKO), è un’organizzazione politico- militante iraniana che sostiene il rovesciamento del governo della Repubblica islamica dell’Iran e l’insediamento di un proprio governo.
La sua interpretazione rivoluzionaria dell’Islam contrasta con l’Islam conservatore del clero tradizionale e con la versione populista sviluppata dall’Ayatollah Khomeini negli anni ’70. Il MEK, fondato il 5 settembre 1965 da studenti iraniani di sinistra, è considerato da Teheran (e fino al 2012 anche dal Dipartimento di Stato americano) un gruppo terroristico. Nel 1981 un attentato ad opera dei MEK azzera i vertici della Repubblica islamica: rimangono uccisi 70 ufficiali, tra cui l’allora presidente della repubblica Mohammad-Ali Rajai e l’allora primo ministro Mohammad-Javad Bahonar. L’attuale Guida suprema, Ali Khamenei, rimarrà invece gravemente ferito e perderà l’uso del braccio destro.
La risposta di Teheran
“Ospitare una criminale terrorista significa incoraggiare e promuovere il terrorismo e la Repubblica islamica non tollererà mosse di questo tipo in alcuna forma da parte di nessuno ed esprime una seria condanna”, ha detto al diplomatico italiano il direttore per gli Affari europei presso il ministero di Teheran, come riporta l’agenzia di stampa iraniana Irna, chiedendo al governo di Roma di “evitare di trasformare il Paese in un rifugio per terroristi”. Il funzionario iraniano, Majid Nili Ahmadabadi, ha aggiunto che l’Iran rispetta la sovranità nazionale di altri Paesi e sottolinea la necessità per la protezione della libertà di espressione in ambito legale.
“I meccanismi di governo nel mondo cercano la punizione per i terroristi ma fornire libertà ai terroristi significa l’annientamento della legge e della libertà dei cittadini rispettosi della legge”, ha aggiunto. “Il sostegno per il terrorismo non solo non promuove gli interessi di Roma nel formare una relazione costruttiva con l’Iran ma nello stesso tempo danneggerà l’immagine che l’opinione pubblica iraniana ha dell’Italia”, si legge. Secondo l’Irna, l’ambasciatore italiano ha affermato che informerà le autorità del suo Paese rispetto alla protesta manifestata da Teheran.
Foto copertina: L’Iran convoca l’ambasciatore italiano