NATO summit: concetto strategico e nuovi membri


Il summit NATO a Madrid del 29-30 giugno potrebbe rappresentare un importante evoluzione per l’alleanza


Nonostante le accuse di “morte celebrale” da parte del presidente francese Macron nel 2019[1], il travagliato periodo sotto la presidenza Trump[2] e le accuse di declino, la NATO non ha mai smesso di essere rilevante per la sicurezza europea; infatti, i paesi membri la vedono come una componente importante delle proprie strategie di sicurezza e politiche estere, e lo attestano anche nei rispettivi documenti strategici. Inoltre, la NATO riduce i rischi di guerra fra gli alleati, sostiene la comunità di sicurezza transatlantica e incoraggia i membri a concentrare e coordinare le politiche di sicurezza nazionale sulle minacce esterne all’alleanza[3]. Dopo i primi segnali del summit del 2021, quando gli alleati hanno deciso di rinnovare il Concetto strategico ormai risalente al 2010, la guerra in Ucraina sembra aver definitivamente risvegliato la NATO dal coma di cui l’accusava Macron; infatti, la guerra ha riportato un senso di unità e urgenza nell’alleanza, rilanciato lo scopo di difesa collettiva, così come l’importanza statunitense per la sicurezza europea[4]; ha infine contribuito a indicare la Russia come inequivocabile nemico[5], dopo anni di divergenze fra gli alleati sul dove e come concentrare gli sforzi.

Svezia e Finlandia

Al Summit di Madrid è probabile che i processi di adesione di Finlandia e Svezia avanzino[6]; tuttavia, non è una deadline per i due stati, come affermato dal portavoce turco Kalin per allungare l’orizzonte temporale della decisione[7] e aumentare il potere negoziale di Ankara.
L’unanimità concede de facto il potere di veto a Erdoğan, che lo utilizzerà se i richiedenti non lo rassicureranno su alcuni dossier securitari, come il dare rifugio ai gruppi curdi del PKK e YPG (terroristi per la Turchia)[8], e del FETÖ (accusato del tentato golpe del 2016), oltre a porre fine all’embargo di armi imposto dal 2019 per l’intervento militare in Siria. Inoltre, la Turchia vuole anche spingere Washington a reinserirla nel programma degli F-35 e darle il kit d’ammodernamento degli F-16[9]. Svezia e Finlandia sono pronte a rinunciare alla storica neutralità per essere coperte dalla clausola di difesa collettiva[10]. I due Stati sono già vicini alla Nato, avendo contribuito alle operazioni in Afghanistan, partecipato a esercitazioni, condiviso intelligence[11] e inviato armi in Ucraina; qualora entrassero nell’alleanza porterebbero capacità militari avanzate e modificherebbero l’architettura di sicurezza nel mar Baltico e nell’Artico, rendendo la difesa di Estonia, Lettonia e Lituania più semplice ed efficace. Infine, l’ingresso faciliterebbe i rapporti con l’UE e ridurrebbe il problema di burden sharing nella NATO[12]. Tuttavia, se è vero che l’ingresso aumenterebbe la sicurezza dell’alleanza, comunque essa si troverebbe con un confine aggiuntivo con la Russia di 1340 km, oltre i 210 km attuali[13].

Ottavo Concetto strategico

Al summit verrà rinnovato il documento che guiderà la Nato nel prossimo futuro; infatti, il Concetto strategico serve a riaffermare scopo, valori e obiettivi dell’alleanza[14], prepararla alle sfide e guidarne lo sviluppo politico e militare considerando i cambiamenti dell’ambiente securitario[15]; pertanto, verranno adattati i core tasks, l’analisi delle minacce e le priorità strategiche[16].

A differenza dell’Unione Europea che si è evoluta tramite i trattati, l’Alleanza atlantica rimane legata al trattato di Washington, i cui 14 articoli non sono mai stati modificati, e si è adattata alle nuove minacce, sviluppi globali e interni anche tramite i Concetti strategici, che hanno declinato nel tempo il trattato istitutivo. Essi sono infatti fra i documenti più importanti dell’Alleanza e, pur non essendo indispensabili poiché le azioni strategiche possono essere intraprese anche in loro assenza, la loro mancata realizzazione porta preoccupazioni per il futuro della Nato[17].

Dopo la Guerra Fredda è stato pubblicato un nuovo Concetto circa ogni decade, ed è divenuto prassi che venga annunciato al summit NATO precedente. Nonostante i numerosi cambiamenti accaduti dal 2010, non è stato finora possibile redigere un nuovo Strategic Concept a causa delle divisioni interne riguardanti il focus di azione: se nel vicinato o a livello globale, e se a Sud o a Est. Infine, la pubblicazione a fine giugno comporta che venga scritta entro la fine del mandato del Segretario Generale Stoltenberg, e quindi a settembre il suo successore si ritroverà uno Strategic Concept al quale potrebbe non aver contribuito[18].

I precedenti Concetti Strategici

Durante la Guerra Fredda furono sviluppati 4 Concetti Strategici nel:

·        1949: con la nascita della Nato,

·        1952: in risposta alla guerra di Corea,

·        1957: per adottare la strategia di massive retaliation e rispondere a ingerenze sovietiche, crisi di Suez e repressione della rivoluzione ungherese,

·        1968: per il ritiro francese dal comando militare della NATO.

In questi documenti prevaleva l’obiettivo di difesa collettiva e i concetti di deterrenza, tensione e confronto. In seguito, l’alleanza dovette adattarsi alla scomparsa della minaccia che l’ha fatta nascere, e all’emergere di altre sfide; quindi, nei Concetti del 1991 e 1999 il mandato di difesa collettiva venne in parte sostituito dal crisis management (specialmente nei Balcani). Con l’ultimo Concetto strategico del 2010 sono stati identificati i 3 obiettivi principali della Nato: difesa collettiva, gestione della crisi e sicurezza cooperativa[19].

Il 2014 è stato poi un anno di svolta per il mandato dell’alleanza: la crisi ucraina ha riaffermato l’importanza della difesa collettiva e portato a adottare una strategia di “deterrenza tramite punizione”, mentre la fine dell’operazione ISAF in Afghanistan ha diminuito la rilevanza del crisis management.

Un nuovo Concetto strategico è oggi necessario per sottolineare l’unità e i valori dell’alleanza, adattarla e guidarla, visti soprattutto il ritorno della competizione strategica, l’aggressività russa (considerata partner nel 2010), la crescita cinese (precedentemente non menzionata), le minacce ibride, il cambiamento climatico ecc. La sfida sarà quindi quella di dare priorità alle sfide immediate senza trascurare gli sviluppi di lungo termine[20].

Cosa aspettarsi?

Il report NATO 2030 dell’anno scorso presenta 136 raccomandazioni e mette al centro coesione, deterrenza e capacità di adattamento dell’alleanza, mentre individua in Russia e Cina le principali minacce che influenzano in parte anche le altre (eccetto il terrorismo); esso, tuttavia, è solo un documento di riflessione che pertanto rimane vago e presenta raccomandazioni come un menù dal quale prendere ispirazione per la futura strategia della Nato[21].

A Madrid la difesa collettiva dovrebbe tornare a essere il principale scopo della Nato, e ciò sarà esplicitato soprattutto riferendosi ai concetti di “deterrenza”, “difesa collettiva” e “postura difensiva”. Il crisis management rimarrà un importante strumento per rispondere alle instabilità e contenere i rivali, mentre la sicurezza cooperativa perderà in parte importanza, ma non sarà un cambio drastico dato il contributo dei partner alle future sfide[22].

Mosca rimarrà la principale minaccia per la sicurezza transatlantica e sarà superata la retorica di partnership (ormai de facto abbandonata), mentre il dialogo con il Cremlino potrebbe continuare, non essendo incompatibile con la deterrenza[23]. Pechino, invece, sarà molto discussa, data la crescente importanza globale e poiché l’alleanza non si è ancora chiaramente espressa sul considerare la Cina come minaccia o opportunità, sebbene all’ultimo vertice sia stata definita per la prima volta come una “sfida sistemica”; ciò indica il formarsi di un iniziale consenso che dovrà poi trasformarsi in azioni[24]. Molto probabilmente al summit si invocherà maggiore cooperazione e coordinazione con l’Unione Europea, e in tale ambito sarà interessante verificare le similitudini fra Concetto strategico e Bussola strategica dell’UE, soprattutto quanto alla percezione delle minacce[25]. Infine, è probabile che venga fatto riferimento all’Artico e alla sicurezza marittima, assenti nell’ultimo Strategic Concept ma sempre più importanti[26] e che si insisterà sul migliorare la resilienza dell’alleanza[27].


Note

[1] “Nato alliance experiencing brain death, says Macron”, BBC website, 7 novembre 2019, disponibile a: https://www.bbc.com/news/world-europe-50335257
[2] G. Gotev, “Why die for Montenegro Trump asks”, Euractive, 18 luglio 2018, disponibile a: https://www.euractiv.com/section/politics/news/why-die-for-montenegro-trump-asks/
[3] Andrew Cottey, “NATO”, in James Sperling (ed) Handbook of Governance and Security, Edward Elgar, Northampton USA, 2014, pp. 638-655.
[4] N. Bouchet, “How the War Could Reinforce the Transatlantic Relationship”, in ISPI Website, 9 maggio 2022, disponibile a: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/how-war-could-reinforce-transatlantic-relationship-34855
[5] M. Del Pero, “L’Alleanza atlantica e la guerra ucraina: cosa cambierà per l’Europa e l’Italia”, ISPI website, 9 maggio 2022, disponibile a: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/lalleanza-atlantica-e-la-guerra-ucraina-cosa-cambiera-leuropa-e-litalia-34943
[6] “What does it take to join NATO: Finland and Sweden are the latest countries seeking to join the transatlantic alliance”, The Economist, 12 May 2022, disponibile a: https://www.economist.com/the-economist-explains/2022/05/12/what-does-it-take-to-join-nato
[7] “Madrid summit not a deadline for decision on Finland and Sweden’s NATO bids, says Turkey”, Reuters, 4 giugno 2022, disponibile a: https://www.reuters.com/world/europe/madrid-summit-not-deadline-decision-finland-swedens-nato-bids-says-turkey-2022-06-04/
[8] Redazione Opinio Juris, Erdoğan “No all’ingresso di Svezia e Finlandia nella NATO”, Opinio Juris website, 19 maggio 2022, disponibile a: https://www.opiniojuris.it/erdogan-no-allingresso-di-svezia-e-finlandia-nella-nato/
[9] S. Sergi, “Turchia, Svezia, Finlandia, NATO. Cosa vuole Erdogan: Linkage policy, Turkish way”, Geopolitica.info newsletter n.30, 28 maggio 2022.
[10] “In applying to NATO, Finland and Sweden give the lie to Putin’s claims: The alliance’s expansion is not to blame for his war in Ukraine” in The Economist, 15 maggio 2022.
[11] What does it take to join Nato? Finland and Sweden are the latest countries seeking to join the transatlantic alliance,   https://www.economist.com/the-economist-explains/2022/05/12/what-does-it-take-to-join-nato
[12] C. Bildt, “NATO’s Nordic Expansion: Adding Finland and Sweden Will Transform European Security”, in Foreign Affairs Online, 26 April 2022, disponibile a: https://www.foreignaffairs.com/guest-pass/redeem/RTNYidoMq3A
[13] E. T. Ambrosetti, “Should Finland and Sweden join NATO?”, ISPI Counterpoint, 28 aprile 2022, disponibile a: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/should-finland-and-sweden-join-nato-34786 ISPI, “NATO: Aggiungi un posto a tavola (meglio due)”, ISPI website, 12 maggio 2022, disponibile a: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/nato-aggiungi-un-posto-tavola-meglio-due-35000
[14] “NATO 2022 STRATEGIC CONCEPT”, in NATO website, disponibile a: https://www.nato.int/strategic-concept/
[15] “Strategic Concepts” in NATO website, disponibile a: https://www.nato.int/cps/en/natohq/topics_56626.htm
[16] B. Kunz, “European allies and the forthcoming NATO strategic concept”, NATO Defense College Policy Brief No. 15 – September 2021.
[17] J. H. Michaels, “It’s that time of the decade again: some considerations for NATO’s eight Strategic Concept”, NATO Defense College Policy Brief No. 02 – January 2020.
[18] J. H. Michaels, op. cit.
[19] “Strategic Concepts” in NATO website, disponibile a: https://www.nato.int/cps/en/natohq/topics_56626.htm
[20] T. Tardy, “Ukraine, NATO, and the Madrid Strategic Concept” in NATO Defence College Research Paper 23 – 2022 “War in Europe: preliminary lessons, Maggio 2022, pp. 13-24.
[21] “NATO 2030 – United for a New Era” – Analysis and Recommendations of the Reflection Group Appointed by the Secretary General, 25 November 2020.
[22] T. Tardy, op. cit.
[23] B. Kunz, op. cit.
[24] M. Kaim and A. Stanzel, “The rise of China and NATO’s new Strategic Concept”, NDC Policy Brief, No.04, febbraio 2022. Dell’Era, “Le relazioni fra NATO e Cina: quali prospettiva?”, geopolitica.info website, 6 maggio 2022, disponibile a: https://www.geopolitica.info/relazioni-tra-nato-cina-quali-prospettive/

[25] B. Kunz, op. cit.
[26] E. Buchanan, “Cool change ahead? NATO’s Strategic Concept and the High North”, NDC Policy Brief, No.07, aprile 2022.

[27] E. M. Brusca, “Il report annuale della NATO”, geopolitica.info website, 7 aprile 2022, disponibile a: https://www.geopolitica.info/nato-report-annuale/


Foto copertina: NATO summit /Jan VAN DE VEL/Pool – Anadolu Agency