Il Partito Comunista della Federazione Russa (KPRF) ha chiesto al Servizio di Sicurezza Federale Russo (FSB) e alla Procura Generale russa di indagare sul possibile coinvolgimento dei servizi segreti occidentali nella morte del dittatore sovietico Joseph Stalin.
Secondo quanto riportato dal giornale russo RIA Novosti, Sergei Malinkovich presidente del Partito Comunista “Comunisti di Russia” (Kommunističeskaja partija Rossijskoj Federacii, KPRF) si è rivolto all’FSB e alla Procura generale della Federazione Russa con la richiesta di verificare il possibile coinvolgimento dei servizi segreti occidentali nella morte di Joseph Stalin.
“Nel 71° anniversario della morte di I.V. Stalin (5 marzo 1953), il partito ha fatto appello alla Procura generale della Federazione Russa e all’FSB con la richiesta di verificare il possibile coinvolgimento dei servizi segreti occidentali nella morte di Iosif Vissarionovič Džugašvili detto Stalin, poiché molte testimonianze dei contemporanei di Stalin parlano del possibile avvelenamento del leader del popolo sovietico da parte di agenti occidentali”.
Malinkovich ha annunciato che in occasione dell’anniversario della morte del dittatore sovietico, una delegazione omaggerà la memoria di Stalin con la deposizione dei fiori sul busto commemorativo al muro del Cremlino.
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Il peso della figura di Stalin è ancora molto ingombrante. Durante tre decenni di regime dittatoriale, Stalin supervisionò la rapida industrializzazione e la vittoria sui nazisti, ma anche la morte di milioni di persone nelle purghe, nei campi di lavoro Gulag e nella carestia. Anche se le commemorazioni pubbliche rimangono in gran parte tabù e le strade non portano più il suo nome, negli ultimi anni la sua reputazione ha vissuto una sorta di rinascita. Un sondaggio del 2021 del Centro Levada russo, ad esempio, mostrava che il 45% degli intervistati esprimeva “rispetto” per Stalin mentre il 48% era favorevole all’installazione di monumenti in suo onore.
L’iniziativa di Sergei Malinkovich a prima vista può sembrare goliardica o nostalgica, in realtà l’obiettivo è quello di innestare il seme del dubbio nel popolo russo, del coinvolgimento occidentale negli affari di Stato di Mosca.
Una memoria del passato come monito per il futuro.
Foto copertina: monumento commemorativo di Stalin