Le più importanti notizie dal mondo riprese dai maggiori quotidiani, per essere sempre aggiornati. Notizie dal 12 al 18 gennaio 2020.
Africa
Libia: Al Arabiya, citando sue fonti, dà notizia di consultazioni in corso tra paesi arabi ed europei in merito al progetto di accordo della conferenza di Berlino sulla Libia. Tra le varie cose, riporta l’emittente panaraba, si discute della formazione di un nuovo consiglio presidenziale libico e di un nuovo governo, si sta valutando la possibilità di formare un comitato neutrale per preparare una nuova costituzione ed è in discussione anche un accordo tra paesi arabi ed europei per prevenire interferenze turche in Libia.
Libia2/Turchia: La Turchia avvierà quest’anno “attività di esplorazione e perforazione” nel Mediterraneo nelle zone inquadrate dall’accordo sulla demarcazione dei confini marittimi con la Libia. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, spiegando che “la nave Oruc Reis effettuerà inizialmente un’esplorazione sismica”. “Non è più possibile per altri Paesi condurre attività di ricerca sismica e di perforazione senza il consenso della Turchia e della Libia nelle aree designate dall’accordo marittimo”, ha aggiunto il leader di Ankara. Il memorandum d’intesa, siglato a fine novembre a Istanbul da Erdogan con il premier del Governo di accordo nazionale (Gna) di Tripoli Fayez al-Sarraj, è stato condannato da gran parte della comunità internazionale, che non lo ritiene legittimo. In particolare, Grecia e Cipro denunciano violazioni delle rispettive frontiere.
Egitto: Nell’incontro al Cairo con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, sul caso Regeni, ha ribadito che “l’Egitto desidera raggiungere la verità e ha confermato il pieno sostegno all’attuale cooperazione fra le autorità coinvolte in Egitto e Italia per svelare le circostanze del caso”. Lo riferisce un comunicato della presidenza egiziana.
Niger: L’Isis nella provincia dell’Africa occidentale (Iswap) ha rivendicato l’attacco a una base militare a Chinagodrar, in Niger vicino al confine con il Mali, avvenuto il 9 gennaio. Lo riferisce il Site, il sito che monitora le attività jihadiste sul web, aggiungendo che lo Stato islamico reclama di aver ucciso, in quell’attacco, “100 persone”. Secondo il governo di Niamey, il bilancio è stato di 89 militari e 77 terroristi uccisi.
Americhe
Usa:“Gli articoli di impeachment presentati dai democratici della Camera sono un pericoloso attacco al diritto degli americani di scegliere liberamente il loro presidente”. Lo affermano i legali di Donald Trump nella documentazione di sei pagine depositata in vista dell’avvio del processo in Senato per la messa in stato di accusa del presidente. L’impeachment – aggiungono – è un “tentativo sfrontato e fuori legge per capovolgere il risultato delle elezioni del 2016 e interferire con quelle del 2020, che sono fra pochi mesi. Nella documentazione depositata dai democratici alla Camera, invece, Donald Trump “deve essere rimosso”. “Il Senato deve eliminare la minaccia che il presidente pone alla sicurezza nazionale” del Paese, sostengono i democratici.
Guatemala: Alejandro Giammattei, insediatosi ieri quale 51/o presidente del Guatemala, ha promesso nel suo primo discorso ufficiale una lotta inflessibile contro la corruzione e le temibili bande giovanili, conosciute in CentroAmerica e Messico come ‘maras’. In una cerimonia in Parlamento, Giammattei ha pronunciato un discorso di 30 minuti in cui ha assicurato che le sue priorità saranno il contrasto della corruzione e dell’attività delinquenziale delle ‘maras’, da una parte e il rilancio dell’economia e dell’occupazione dall’altra.
“La lotta alla corruzione – ha assicurato – sarà totale. Ci sarà una Commissione presidenziale di sorveglianza, e si metterà fine a sprechi, prezzi gonfiati, opere inesistenti, al contrabbando, al degrado delle Dogane, e alle pratiche sporche e rivoltanti esistenti”. Passando al problema delle bande giovanili, Giammattei ha annunciato la immediata presentazione in Parlamento di una iniziativa legislativa per dichiarare le ‘maras’ come gruppi terroristici.
Honduras: Oltre un migliaio di persone si sono concentrate a San Padro Sula, in Honduras, con il proposito di mettersi in cammino in una carovana di migranti diretta verso gli Usa, attraverso Guatemala e Messico. Lo riferisce il quotidiano El Heraldo di Tegucigalpa che pubblica una serie di foto scattate ieri sera alla stazione degli autobus ‘Gran Central Metropolitana’ della città guatemalteca, che mostrano uomini, donne e bambini che aspettano di mettersi in cammino oggi con pacchi e zaini contenenti generi di prima necessità. Uno degli organizzatori della carovana, l’ex deputato di opposizione e difensore dei diritti umani Bartolo Fuentes, ha dichiarato alla stampa che la partenza verso la frontiera guatemalteca avverrà dopo l’arrivo di altri migranti da Città del Guatemala. Da parte sua La Prensa ricorda che oltre 20.000 hanno tentato di abbandonare il Paese negli ultimi 15 mesi, aggiungendo che la maggioranza di essi sono stati riportati a forza indietro o sono ritornati volontariamente.
Venezuela: L’opposizione venezuelana ha denunciato che alcuni gruppi paramilitari fedeli a Nicolas Maduro hanno sparato, lanciato pietre, colpito e tentato di bloccare le auto del convoglio sul quale viaggiavano l’autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidò e i parlamentari di opposizione per raggiungere il Palazzo Federale Legislativo. In un video condiviso sui social network è possibile vedere il momento dell’attacco al mezzo dei deputati e la successiva fuga. Al momento non risultano feriti.
Brasile: Il segretario alla Cultura del governo di Jair Bolsonaro, Roberto Alvim, è stato rimosso dal suo incarico, dopo l’ondata di proteste causata da un suo discorso in cui parafrasava Joseph Goebbles. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del dicastero, citato dall’edizione digitale del quotidiano Folha de Sao Paulo. Il presidente Jair Bolsonaro ha poi annunciato ufficialmente la rimozione del suo segretario alla Cultura Alvim, in una breve nota nella quale menziona le sue “infelici dichiarazioni” che hanno reso “insostenibile la sua permanenza” nel suo gabinetto di governo.
Nel testo, diffuso dai media locali, Bolsonaro ha ribadito “il nostro ripudio delle ideologie totalitarie e genocide, così come di qualsiasi tipo di associazione con esse”, confermando inoltre “il nostro appoggio totale alla comunità ebrea, della quale siamo amici e con la quale condividiamo molti valori”.
Asia & Pacifico
Cina: Taiwan “non è mai stato un Paese, è parte inalienabile della Cina”: così Ma Xiaoguang, portavoce dell’Ufficio per gli affari di Taiwan del governo di Pechino, ha risposto all’intervista alla Bbc della presidente dell’isola, Tsai Ing-wen, secondo cui “non abbiamo la necessità di dichiararci uno stato indipendente. Noi siamo già un Paese indipendente e ci chiamiamo Repubblica di Cina (Taiwan)”. Ma Xiaogunang, in una nota, ha messo in guardia che, “sfidando questo fatto inviolabile, ci si può imbattere solo in una rovinosa sconfitta”. Intanto 17 nuovi casi del misterioso virus simile alla Sars, di cui tre in gravi condizioni, aumentando le paure in vista delle vacanze del Capodanno lunare quando centinaia di milioni di persone si sposteranno all’interno del Paese. Il virus – un nuovo ceppo di coronavirus che gli umani possono contrarre – sta causando allarme per la sua connessione con la Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), che ha ucciso quasi 650 persone in Cina e a Hong Kong nel 2002-2003. Dei 17 nuovi casi nella città centrale di Wuhan – ritenuta l’epicentro dell’epidemia – tre sono descritti come “gravi”. Il virus ha infettato in tutto 62 persone a Wuhan, di cui otto in gravi condizioni, 19 guarite e dimesse dall’ospedale e il resto ancora in isolamento a ricevere cure. Due persone sono morte finora a causa del virus.
Australia: La pioggia non ferma l’emergenza da incendi in Australia. Gli ecosistemi soffrono ora per cenere e fuliggine. Centinaia di tonnellate di cenere e detriti prodotti dagli incendi hanno e avranno conseguenze sull’ambiente e sulla salute umana nei prossimi mesi. A rilanciare l’allarme è il Wwf che parla di “un disastro di proporzioni storiche” e ricorda l’attivazione del numero solidale 45585, per la raccolta di fondi destinati ai centri di recupero animali e al ripristino degli habitat. “In questo momento – riferisce il Wwf – più di 10 milioni di ettari di foreste, un’area estesa come il Portogallo, sono stati bruciati, principalmente nel sud-est del continente. E milioni di tonnellate di cenere sono pronte ad essere trasportate nei corsi d’acqua e nei laghi con possibili impatti anche sulla fauna marina. Infatti il materiale più fine può occludere le vie respiratorie o branchiali e di alimentazione degli organismi filtranti come cozze, spugne e coralli”. A rischio anche i ghiacciai. “Fra quelli a rischio ci sono quelli neozelandesi, che si stanno tingendo di color grigio-arancio a causa delle ceneri e dei fumi trasportati dal vento. Un processo che non impatta solo il paesaggio, ma ha un grave ruolo nell’accelerare il loro scioglimento, già in corso a causa del riscaldamento globale in atto”, sottolinea ancora il Wwf.
Nepal: E’ morto l’uomo più basso del mondo indicato nel Guinness World Records, in un ospedale di Pokhara, in Nepal, Khagendra Thapa Magar, che aveva una statura di 67,08 centimetri e 27 anni, è deceduto a causa di una polmonite. Negli ultimi tempi, Khagendra Thapa Magar è ripetutamente “entrato e uscito dall’ospedale, per via della polmonite. Ma questa volta, anche il suo cuore è stato affetto, ed è morto”, venerdì scorso, ha reso noto suo fratello, Mahesh Thapa Magar. Magar era stato dichiarato l’uomo più basso del mondo nel 2010, dopo il suo 18 compleanno. Poi perse però il titolo, che venne assegnato a Chandra Bahadur Dangi, anche lui nepalese, alto 54,6 centimetri. Magar riottenne lo scettro dopo la morte di Dangi, nel 2015.
Thailandia: Un secondo caso del misterioso virus legato alla Sars è stato diagnosticato in Thailandia a una donna proveniente dalla Cina. Lo hanno fatto sapere funzionari della Sanità, mentre le autorità alzano la guardia dei controlli negli aeroporti in vista di un atteso aumento degli arrivi per il capodanno cinese. La donna, una cinese di 74 anni, è stata ricoverata in ospedale dopo aver presentato sintomi del virus in aeroporto, il 13 gennaio. Alla paziente è stata diagnosticata una polmonite legata al nuovo coronavirus, che ha suscitato allarme dopo aver provocato la morte di due persone in Cina e aver portato altre decine di persone in ospedale. Un caso è stato rilevato anche in Giappone. La paziente, le cui condizioni stanno migliorando, è arrivata dalla città cinese centrale di Wuhan, ritenuta epicentro dell’epidemia. Durante l’imminente Capodanno cinese, che si celebrerà il 25 gennaio, oltre 1.300 passeggeri dovrebbero arrivare ogni giorno in Thailandia solo da Wuhan.
Giappone: L’Alta corte di Hiroshima mette in dubbio la valutazione dell’Autorità di regolamentazione del nucleare in Giappone e per la seconda volta ordina lo stop delle attività alla centrale atomica di Ikata, nella prefettura di Ehime, a ovest dell’arcipelago. In base alla decisione del tribunale, l’operatore Shikoku Electric Power dovrà chiudere il reattore numero 3 a causa dei rischi posti dalla vicinanza del vulcano Aso, circa 130 chilometri, e i dubbi sull’adeguatezza delle misure di sicurezza nell’eventualità di un’eruzione. Il reattore – che è attualmente spento per un controllo di manutenzione, doveva essere riavviato a fine aprile.
Filippine: 124.000 bambini sono stati costretti a lasciare le loro case nei sei Comuni completamente abbandonati a causa dell’eruzione del vulcano Taal. Lo riferisce Save The Children che sta allestendo due spazi a misura di bambino, dove potranno imparare, giocare e ricevere supporto per superare il trauma, e distribuendo beni di prima necessità ai bambini sfollati e alle loro famiglie. Continua intanto a salire il numero delle persone evacuate o sfollate nell’area del vulcano. Sono ormai 300.000, nei Comuni di Agoncillo, Laurel, Lemery, Taal, Talisay e San Nicolas, di cui quasi la metà (42%) bambini, e si prevede che il numero aumenterà ulteriormente, riporta Save the Children. Solo nei primi due giorni erano stati oltre 20.000 i bambini costretti a lasciare la “zona pericolosa” di 14 km attorno al vulcano.
Pakistan/Afghanistan: Neve, piogge e inondazioni hanno causato almeno 132 morti in Pakistan e Afghanistan nelle ultime due settimane. Lo hanno riferito le autorità locali dei due Paesi. Nel dettaglio, almeno 93 persone sono morte e 76 sono rimaste ferite in Pakistan, dove si registrano anche dei dispersi. In Afghanistan, invece, i morti sono almeno 39 e i feriti 60. Il Kashmir pachistano risulta essere la regione più colpita con 62 morti e 53 feriti negli ultimi giorni, secondo l’autorità locale della gestione delle catastrofi.
Europa
Russia:Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto che nomina primo ministro Mikhail Mishustin. Il documento è stato siglato dal leader del Cremlino subito dopo l’approvazione da parte della Duma della candidatura di Mishustin come capo del governo, con 383 voti a favore, 41 astenuti e 0 contrari.
Putin ha nominato l’ex premier Dmitri Medvedev vice capo del Consiglio di sicurezza russo, un incarico nuovo appena introdotto dal leader del Cremlino. Lo riporta l’agenzia Interfax, secondo cui Putin ha prima firmato un decreto per creare la posizione di vice capo del Consiglio di sicurezza e poi un altro decreto per assegnare a Medvedev questo incarico.
Ucraina: Il primo ministro ucraino Oleksiy Goncharuk ha presentato le sue dimissioni dopo la diffusione di un’intercettazione in cui lamentava la scarsa conoscenza dell’economia del presidente Volodomyr Zelensky. Goncharuk, tuttavia, si è difeso su Facebook, affermando che l’audio “ha creato artificialmente un’impressione che io e il mio team non rispettiamo il presidente”. “Questo non è vero”, ha detto. “Ho assunto questo incarico per svolgere il programma del presidente”. “Per rimuovere ogni dubbio sul nostro rispetto e fiducia nel presidente, ho scritto una lettera di dimissioni e l’ ho consegnata al presidente”, ha scritto Oleksiy Goncharuk sulla sua pagina Facebook ufficiale. L’ufficio di Zelensky ha fatto sapere di aver ricevuto la lettera di dimissioni e che la prenderà in considerazione.
Francia: Il 17 gennaio una trentina di manifestanti hanno tentato di entrare in un teatro parigino in cui Emmanuel Macron e la premiere dame Brigitte stavano assistendo a uno spettacolo. Il tentativo è stato respinto dalla polizia. Macron e Brigitte stavano assistendo al teatro della Bouffe du Nord alla rappresentazione de ‘La Mouche’. Secondo quanto si è appreso, un uomo che si trovava anch’egli in sala ha postato sui social network una foto della coppia presidenziale in platea invitando i militanti ad intervenire fuori dal teatro: “Qualcosa si sta preparando, la serata sarà movimentata”, ha scritto su Twitter. Si tratterebbe di Taha Bouhafs, un cosiddetto ‘giornalista militante’ che è successivamente stato fermato. Per alcuni minuti, Macron e Brigitte sono stati messi in sicurezza, poi sono rientrati per assistere alla fine della rappresentazione.
Gran Bretagna: Il premier Boris Johnson terrà un discorso “speciale” ai britannici nella serata del 31 gennaio, il giorno in cui il Regno Unito lascerà l’Unione europea. Lo riporta la Bbc. In occasione della Brexit, inoltre, sarà coniata una speciale moneta da 50 pence sulla quale saranno incise le parole: “Pace, prosperità e amicizia con tutte le nazioni”. Intanto prosegue raccolta fondi online per pagare i costi della riapertura del Big Ben di Londra e consentire di farlo suonare a festa allo scoccare della formalizzazione della Brexit, alle 23 ora locale. In pochi giorni sono stati raccolte 200.000 sterline, ma ne servono almeno 500.000. In alternativa, il governo britannico ha deciso di proiettare un orologio sulla facciata di Downing Street per scandire il tempo. Tutti gli edifici attorno a Whitehall, palazzo del governo saranno illuminati, mentre nella piazza del Parlamento sventoleranno le Union Jack.
UE: L’Unione europea impugnerà l’accordo commerciale Cina-Usa davanti all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) se creerà “distorsioni” nel mercato che danneggino le società Ue. Lo ha detto oggi l’ambasciatore europeo a Pechino, Nicolas Chapuis, assicurando che l’Ue “monitorerà l’attuazione” della ‘fase uno’ del’accordo che è stato firmato mercoledì dal presidente americano Donald Trump e dal vicepremier cinese Liu He. “A nostro avviso, gli obiettivi quantitativi non sono compatibili se provocano distorsioni negli scambi commerciali. Se così fosse, andremo al Wto per risolvere la questione”, ha avvertito l’ambasciatore Ue. Chapuis ha riferito che durante una riunione al ministero degli Esteri cinese gli sono state comunque fornite “assicurazioni formali sul fatto che il business europeo non subirà alcun danno dall’accordo Cina-Usa”.
Medio Oriente
Libano:Sono quasi 400 le persone rimaste ferite nei durissimi scontri a Beirut tra manifestanti e forze dell’ordine durante una manifestazione contro il governo. Lo riferiscono fonti mediche.
Yemen:Almeno 70 soldati pro-governativi sono rimasti uccisi in un attacco missilistico dei ribelli Houti contro una moschea nella provincia di Marib, Yemen centrale. Lo riferiscono fonti mediche e militari. Il presidente yemenita Abd Rabbo Mansour Hadi ha accusato gli Houti e condannato l’attacco definendolo “codardo e terroristico”, secondo l’agenzia ufficiale Saba.
Iran:Donald Trump è un “pagliaccio” che finge di sostenere il popolo iraniano ma poi lo “colpirà alle spalle con un pugnale velenoso”. Lo ha detto la Guida suprema di Teheran Ali Khamenei durante il suo sermone di oggi, dopo che il presidente americano aveva dichiarato anche con un tweet in farsi di supportare le manifestazioni contro la Repubblica islamica.
Iraq: La suprema autorità religiosa sciita in Iraq, il novantenne Grand Ayatollah Ali Sistani, è stato oggi sottoposto a una operazione chirurgica in un non meglio precisato ospedale iracheno in seguito alla frattura del femore destro. Lo riferiscono media iracheni citando fonti dell’entourage dell’autorità religiosa e politica di nazionalità iraniana ma da decenni basato nelle città-santuario sciite del sud dell’Iraq.
Fonte: Ansa.it