Le più importanti notizie dal mondo riprese dai maggiori quotidiani, per essere sempre aggiornati. Notizie dal 30 marzo al 5 aprile 2020.
Africa
Covid-19: Continua ad essere il Nordafrica, con 2.167 contagi e 118 morti, la parte del continente più colpita dal coronavirus. E’ quanto emerge da un post su Facebook dell’ “Africa Centres for Disease Control and Prevention” (Cdc) che colloca al secondo posto come macroaree quella meridionale: 1.406 casi concentrati quasi tutti (1.326) in Sudafrica. Nella parte settentrionale del continente il maggior numero di contagi viene registrato nel popoloso Egitto (656 e 41 decessi), Algeria (582 contagi e 35 morti) e Marocco (556 e 33) almeno secondo la statistica aggiornata a stamattina da questa istituzione tecnica dell’Unione africana. Nel complesso i casi di Covid-19 in Africa sono ora 5.255 e hanno causato 172 morti (i guariti sono 371). I Paesi ufficialmente colpiti sono ora 47 su 54. In Africa occidentale i casi sono 966 (e 25 i morti), in quella orientale 429 (con 7 decessi) e nella parte centrale 287 (17 vittime). Nel più popoloso stato africano, la Nigeria, i contagi sono 131 e i morti 2.
Libia: Tripoli ha criticato il varo della nuova operazione europea nel Mediterraneo, Irini, sostenendo che senza il controllo anche di vie terrestri e aeree si favoriscono le forze del generale Khalifa Haftar. “In questo modo è il Governo di accordo (nazionale libico) che è preso di mira dai controlli omettendo totalmente qualsiasi controllo sugli armamenti di Haftar”, ha affermato Mohamed Siala, il ministro degli Esteri dell’esecutivo del premier Fayez al-Sarraj sulla sua pagina Facebook.
Guinea: La commissione elettorale della Guinea citata da Bbc Africa afferma che il partito del presidente Alpha Condé ha vinto più di due terzi dei seggi nelle elezioni parlamentari svoltesi lo scorso 22 marzo e boicottate dall’opposizione. Il governo ha già dichiarato l’approvazione delle riforme costituzionali oggetto del referendum tenutosi lo stesso giorno e che potrebbe consentire a Condé di correre per il terzo mandato nel prossimo voto presidenziale. L’adozione della nuova Costituzione, infatti, elimina il conteggio del tempo che ha visto alla presidenza Condé, il cui secondo mandato termina a dicembre. Il presidente, 82 anni, ha perorato la causa del referendum sostenendo che sono necessarie riforme in ambito sociale, in particolare a beneficio delle donne, ma l’opposizione ha contestato che tali modifiche potevano essere attuate mediante il tradizionale iter parlamentare. Il cambiamento della Costituzione in Guinea ha portato a mesi di disordini che hanno provocato diverse decine di morti.
Americhe
Usa:“Ci aspettano decisioni difficili nei prossimi giorni”: lo ha detto Donald Trump, che ha ventilato anche l’ipotesi della creazione di una seconda task force alla Casa Bianca che si occupi di come far ripartire il Paese.
Colombia:Una forte esplosione è avvenuta ieri in Colombia in una rete di tre miniere di carbone non lontano da Bogotà con un bilancio provvisorio di almeno 11 morti. Lo riferisce la Radio Rcn. L’incidente, ha riferito l’emittente, è avvenuto nella frazione Pueblo Viejo del municipio di Cucunubá, nel dipartimento di Cundinamarca, a meno di 90 chilometri dalla capitale colombiana. Catalina Georghe, responsabile della Direzione della Sicurezza dell’Agenzia nazionale delle miniere (Anm), ha dichiarato che dopo lo scoppio, sono stati estratti dalle gallerie 11 cadaveri, mentre due minatori sono rimasti incolumi. Un altro, invece, risulta per ora disperso. Da parte sua Liliana Ladino, responsabile del Corpo dei Vigili del fuoco di Ubaté, ha dichiarato che molto probabilmente l’esplosione è stata causata da un accumulo di gas in una delle gallerie.
Brasile: Jair Bolsonaro ha cambiato decisamente i toni sull’emergenza coronavirus. In un breve discorso trasmesso martedì sera a reti unificate, il presidente brasiliano si è astenuto dal criticare le misure di isolamento sociale, ha definito la pandemia “la più grande sfida per la nostra generazione” e ha ammesso che per affrontarla sono necessari “unione e collaborazione” da parte dei poteri dello Stato, per “salvare vite, senza perdere posti di lavoro”.
Venezuela: L’Organizzazione degli Stati americani (Osa) ha espresso in una nota il suo sostegno alla proposta avanzata dagli Stati Uniti per una transizione democratica in Venezuela.
“La Segreteria Generale dell’Osa ritiene che il piano presentato costituisca una valida proposta di soluzione per uscire dalla dittatura usurpatrice e riportare la democrazia nel paese. Il percorso proposto nel piano del Dipartimento di Stato merita il sostegno di tutti coloro che lottano per elezioni libere e trasparenti in Venezuela, secondo gli standard della Carta democratica interamericana, e con l’osservazione internazionale, compresa l’Osa”, si legge nel comunicato. L’organizzazione sottolinea che “il coinvolgimento della comunità interamericana e internazionale sarà essenziale per aiutare a porre rimedio alla drammatica situazione umanitaria del popolo venezuelano”, e ritiene necessaria “l’uscita dal Paese dei migliaia di agenti di sicurezza e di Intelligence stranieri”.
Messico: Uno scontro a fuoco fra due bande di narcotrafficanti nello Stato settentrionale messicano di Chihuahua ha causato la morte di almeno 19 persone. Fonti della Procura generale hanno indicato che il fatto è avvenuto venerdì nella località di Madera e che le forze di polizia, giunte sul posto, hanno trovato 18 cadaveri e due persone ferite gravemente, una delle quali è deceduta dopo il ricovero in ospedale. Gli agenti, si è inoltre appreso, hanno recuperato 18 armi da fuoco di grosso calibro, due veicoli e due bombe a mano. Successivamente le forze speciali messicane hanno avviato una caccia all’uomo per cercare di localizzare i membri sopravvissuti delle due bande. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, lo scontro a fuoco ha riguardato il controllo di una zona di traffico di droga, ed avrebbe coinvolto uomini del gruppo Gente Nueva del Cartello di Sinaloa e altri del Cartello di Juárez.
Asia & Pacifico
Cina: I residenti di Wuhan, epicentro del Covid-19, sono stati avvisati sulla necessità di rafforzare “le misure di auto-tutela”, restando a casa ed evitando di uscire se non per necessità al fine di scongiurare la ripresa dei contagi. In un comunicato postato sul sito della città, il segretario del Partito comunista locale Wang Zhonglin ha detto che “il rischio di rimbalzo della pandemia resta alto a causa di fattori interni ed esterni”. Sono ragioni che spingono a “mantenere le misure di prevenzione e controllo”. La città allenterà l’8 aprile lo stop ai viaggi in uscita.
Filippine: Il presidente filippino, Rodrigo Duterte, ha ordinato alle forze di Sicurezza di sparare “a morte” a chiunque causi “problemi” nelle aree chiuse a causa della pandemia di coronavirus. Ma il capo della Polizia, Archie Gamboa, ha detto che gli agenti non lo faranno. Circa la metà dei 110 milioni di persone del Paese è attualmente in quarantena. “I miei ordini sono alla polizia e ai militari, compresi i funzionari dei villaggi, che se ci sono problemi o sorge la situazione in cui le persone combattono e la tua vita è in pericolo, di sparare e uccidere”, ha detto Duterte precisando che l’epidemia sta peggiorando nonostante la quarantena imposta. “Probabilmente il presidente ha dato troppa importanza all’applicazione della legge in questo momento di crisi”, ha replicato il capo della Polizia. Finora le Filippine hanno rilevato 2.311 casi di coronavirus e riportato 96 decessi, ma il Paese ha appena iniziato a intensificare i test e quindi si prevede che il numero di infezioni aumenterà.
India: Delhi respira e il cielo è tornato pulito: nel mese appena concluso la capitale indiana ha registrato infatti il livello di inquinamento più basso mai verificato da cinque anni a questa parte. Secondo i dati diffusi dal CPCB, il Central Pollution Control Board, l’Istituto centrale di controllo dell’inquinamento, grazie al “coprifuoco” imposto al paese dal 22 di marzo, con la paralisi del traffico e di tutte le attività non essenziali, in appena una settimana l’inquinamento è crollato del 71 per cento. Negli ultimi dieci giorni la qualità dell’aria è stata quasi sempre soddisfacente, con l’AQI, l’indice che misura le particelle dannose per la salute, tra 51 e 100. In un giorno si è addirittura toccato il record positivo di un AQI sotto i 50. Al drastico calo del traffico si sono aggiunte condizioni climatiche eccezionali: a marzo scorso le piogge sono state molto più intense rispetto alle medie, le più elevate dal 1901 e le seconde più intense dal 2015.
Tibet: In Cina si produrranno mascherine mediche in una fabbrica a 4.500 metri di altitudine, nella Regione autonoma del Tibet. L’impianto si trova nella città di Nagqu, occupa una superficie di 400 metri quadrati, è costata 4 milioni di yuan (circa 564.000 dollari) ed è in grado di produrre fino a 120.000 mascherine al giorno. “La sua linea di produzione contribuirà in maniera notevole ad alleviare il problema della carenza di mascherine nell’area e fornirà materiali sufficienti per la prevenzione dell’epidemia a Nagqu al fine di agevolare la ripresa del lavoro e della produzione”, ha spiegato Li Dong, funzionario della città. Il governo locale, ha aggiunto Li, assumerà i dipendenti dell’impianto tra la popolazione residente per sostenerne il reddito. La fabbrica, che oggi impiega 15 abitanti locali ha ricevuto un ordine per 550.000 mascherine.
Afghanistan: Il Consiglio di Sicurezza dell’ Onu ha esortato le parti in guerra in Afghanistan a dare ascolto alla richiesta del segretario generale Antonio Guterres di un immediato cessate il fuoco per rispondere alla pandemia di coronavirus e garantire la consegna di aiuti umanitari in tutto il paese. Lo hanno affermato i Quindici in una dichiarazione al termine di una riunione virtuale a porte chiuse in cui hanno ascoltato un briefing della vice rappresentante speciale delle Nazioni Unite Ingrid Hayden. Hayden ha spiegato che il paese “sembra essere arrivato ad un momento decisivo” per capire se i suoi leader possano riunirsi “per impegnarsi in colloqui significativi con i talebani e raggiungere l’obiettivo di una pace sostenibile”. “La scelta è stata resa netta dalla minaccia del coronavirus, che costituisce un grave pericolo per la salute della popolazione afgana e, potenzialmente, per la stabilità delle sue istituzioni”, ha detto ancora Hayden.
Corea del Sud: La diffusione del Covid-19 in Corea del Sud si stabilizza, ma restano criticità sulle infezioni importate e sui focolai a Seul e nelle zone limitrofe: i casi di giovedì si attestano a 86, superando quota 10.000 nel complesso, a 10.062, ha riferito il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc). I decessi salgono a 174 (+5) e sono 22 i casi importati, per totali 647, ha aggiunto la Kcdc. I dimessi dagli ospedali sono 193, a 6.021, pari al tasso di guarigione del 59,8%. Allo stato, sono 3.867 le persone ancora in cura, in calo sulle 3.979 di mercoledì,
Pakistan: Un tribunale pakistano ha annullato la condanna a morte del militante di origine britanniche, Ahmed Omar Saeed Sheikh, giudicato colpevole per l’uccisione del giornalista americano Daniel Pearl, avvenuto nel 2002.
L’avvocato di Sheikh, Khawja Naveed, ha detto che la condanna dell’imputato è stata commutata a sette anni di reclusione, già scontati in quanto è in carcere dal 2002. L’imputato dovrebbe essere rimesso in libertà anche se il tribunale non ha ancora deciso in merito. Pearl, 38 anni, era il corrispondente del Wall Street Journal, a capo dell’ufficio del sud dell’Asia, quando fu rapito a Karachi il 23 gennaio del 2002, mentre conduceva un’inchiesta sui fondamentalisti islamici, e decapitato 9 giorni dopo. Un video che mostrava la sua decapitazione fu fatto arrivare al consolato americano un mese dopo la sua uccisione. Sheikh venne arrestato nel 2002 e condannato a morte da un tribunale dell’antiterrorismo, mentre altri tre imputati per l’omicidio sono stati condannati all’ergastolo.
Europa
UE:“Ad oggi l’Ue, e cioè le istituzioni europee e gli Stati membri, hanno mobilitato 2.770 miliardi di euro. E’ la più ampia risposta finanziaria ad una crisi europea mai data nella storia”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.Per aiutare i Paesi più colpiti dal coronavirus come Spagna e Italia la Commissione europea conferma la proposta di un fondo anti-disoccupazione SURE, “che potrà mobilitare 100 miliardi di crediti, sulla base di garanzie messe a disposizione dagli Stati membri, per 25 miliardi. L’iniziativa sarà presentata all’Eurogruppo e confido che sarà adottata velocemente”, ha ribadito la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando un pacchetto di misure solidali. ‘Oggi l’Europa si mobilita al fianco dell’Italia, ma va riconosciuto che nei primi giorni della crisi, di fronte al bisogno di una risposta comune, in troppi – ha sottolineato hanno pensato solo ai problemi di casa propria. La riflessione è della presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen in una lettera a ‘La Repubblica’ in cui fa il punto sugli ultimi interventi, ricordando fra l’altro lo strumento SURE per la salvaguardia dell’occupazione nei Paesi più colpiti. Quello passato, osserva, è stato un comportamento dannoso e che poteva essere evitato, ma ora l’Europa ha cambiato passo. “Sento che molti invocano un nuovo piano Marshall.Il budget dell’Unione dovrebbe essere il nostro piano Marshall”, dichiara la presidente della Commissione europea presentando il pacchetto di nuove misure solidali.
UE/2:La Commissione Ue ha approvato le richieste degli Stati membri e del Regno Unito di revocare temporaneamente (per sei mesi) i dazi doganali e l’Iva sull’importazione di ventilatori, mascherine, test e altri dispositivi medici da paesi terzi. “E’ essenziale che le apparecchiature e i dispositivi medici arrivino rapidamente dove sono necessari”, cioè agli operatori sanitari, che possono “proteggersi e continuare a salvare vite umane”, ha detto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni.
Russia: Il presidente Vladimir Putin ha annunciato che la sospensione delle attività non essenziali in Russia andrà avanti fino alla fine del mese. Lo stipendio, ha assicurato, sarà garantito.
Spagna:Il governo spagnolo ha deciso di prorogare di due settimane, fino al 26 aprile, le misure restrittive introdotte per contrastare la diffusione del coronavirus. Lo scrive El Pais. Il premier Pedro Sanchez ha preso la decisione dopo aver consultato il comitato scientifico responsabile per analizzare i dati sull’evoluzione dell’epidemia. E’ la terza proroga di 15 giorni cui fa ricorso Madrid e anche in questo caso il provvedimento è soggetto all’approvazione del Congresso.
Gran Bretagna: Nuovo record di 708 morti in più in 24 ore negli ospedali del Regno Unito per coronavirus (contro i 684 indicati ieri), secondo gli ultimi dati aggiornati del ministero della Sanità britannico diffusi oggi. I decessi totali registrati salgono a 4.313, mentre i contagi passano da 38.168 a 41.903, con un incremento giornaliero di poco più di 3700 inferiore rispetto ai 4.450 di ieri. I test eseguiti nel Paese toccano infine i 183.190, con un ritmo quotidiano che scende seppur di poco sotto quota 10.000.
Romania: In Romania sono stati registrati 430 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, con il totale salito a 3.613, mentre i decessi sono finora 141, 25 nell’ultimo giorno. La Romania è il Paese della regione balcanica con il bilancio più pesante in termini di contagi e vittime. Intanto, la polizia ha denunciato un infermiere dell’ospedale Floreasca di Bucarest, che adesso rischia un processo penale, per aver sottratto 2 mila mascherine e diverse bottigliette di disinfettanti dal nosocomio in cui lavorava.
Turchia: La Turkish Airlines ha esteso fino al primo maggio la cancellazione di gran parte dei suoi voli, con l’eccezione di alcune “limitate” tratte interne in Turchia. Lo ha annunciato la stessa compagnia di bandiera di Ankara, prolungando la precedente sospensione, che era prevista fino al 17 aprile. La scorsa settimana, il governo di Recep Tayyip Erdogan aveva deciso di bloccare tutti i collegamenti aerei internazionali con la Turchia nell’ambito delle misure di prevenzione della diffusione del coronavirus.
Olanda: Il premier olandese Mark Rutte sta lavorando ad una proposta per un Fondo di emergenza Covid-19 per aiutare gli Stati membri più colpiti dalla pandemia a far fronte alle spese legate all’emergenza sanitaria, senza alcuna condizionalità. I Paesi Bassi – pronti a contribuire con un miliardo di euro – presenteranno l’iniziativa al prossimo Eurogruppo. Lo spiegano fonti diplomatiche all’ANSA. L’iniziativa è stata presentata ieri al Parlamento olandese per una prima discussione.
Medio Oriente
Iran: L’Iran ha registrato 2.560 casi di contagio da coronavirus nelle ultime 24 ore, con un totale che sale così a quota 55.743: lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Sanità, Kianoush Jahanpour, sottolineando che i morti provocati finora dal virus sono 3.452, inclusi 158 nelle ultime 24 ore. Tra i casi di contagio 4.103 pazienti sono in condizioni critiche mentre le persone guarite sono 19.736.
Eau: “Il governo degli Emirati Arabi Uniti ha ufficialmente fatto richiesta di rinviare di un anno l’Expo 2020 Dubai che doveva aprirsi il prossimo 20 ottobre. Le date proposte sono 1 ottobre 2021 – 31 Marzo 2022”. Lo annuncia Paolo Glisenti, Commissario per la partecipazione italiana a Expo Dubai che aggiunge: “Ora i 160 paesi membri del Bureau international des Expositions, l’organismo intergovernativo che regola le esposizioni universali, dovrà pronunciarsi con i due terzi della maggioranza il rinvio al 2021. L’Italia ha già manifestato la propria intenzione di votare a favore di questo slittamento”. L’Italia intanto prosegue il suo percorso verso l’Esposizione Universale. “Il progetto italiano sta andando avanti – precisa Glisenti -: stiamo seguendo la costruzione del Padiglione prestando la massima attenzione alla salute e alla sicurezza degli operai sul nostro cantiere a Dubai”.
Iraq: Il premier incaricato iracheno Adnan Zurfi si appresta a consegnare al presidente della Repubblica Barham Salih la lista dei ministri del prossimo governo. Lo riferisce l’ufficio di Zurfi citato dall’agenzia governativa irachena Nna. Zurfi è stato incaricato lo scorso 17 marzo. E ha tempo fino al 16 aprile per consegnare la lista dei componenti del nuovo dicastero. Nella nota Zurfi assicura di aver nominato tutti ministri “competenti”. Zurfi però non è sostenuto dalla maggioranza parlamentare, dominata da due partiti vicini all’Iran ed espressione delle milizie armate sciite anti-Isis che nelle elezioni del 2018 hanno tradotto in consensi politici il favore popolare seguito alla “vittoria” contro l’Isis nel dicembre del 2017. Il premier dimissionario Adel Abdel Madhi si era dimesso lo scorso novembre a seguito di massicce e prolungate proteste popolari anti-governative, proseguite per mesi in gran parte delle regioni centro-meridionali dell’Iraq, dominate dalla comunità sciita.
Israele: E’ negativo il risultato di un test di coronavirus fatto stamane al capo del Mossad Yossi Cohen. Lo riferiscono i media secondo cui il capo del servizio di spionaggio israeliano dovrà egualmente restare in quarantena fino a domenica. L’allarme era stato lanciato la notte scorsa quando si era appreso che il ministro della sanità Yaakov Litzman – che Cohen aveva visto di recente – era risultato positivo al coronavirus. Intanto i casi positivi di coronavirus hanno raggiunto oggi in Israele la cifra di 7030 ed i decessi sono stati finora 36. Lo rende noto il ministero della sanità. Al momento 95 malati sono in rianimazione e altri 115 sono giudicati in condizioni gravi. Quasi 4000 dei contagiati si curano in casa ed altri 700 in stanze di albergo messe a loro disposizione dalle autorità. Il numero dei guariti e dimessi è intanto salito a 357.
Siria:Il principale luogo santo sciita in Siria è stato dichiarato oggi zona rossa in isolamento a causa del coronavirus. Lo riferisce il ministero siriano nell’ambito dell’inasprimento delle misure per tentare di contenere l’epidemia di Covid-19. Si tratta del santuario di Sayyida Zaynab, alla periferia sud di Damasco, metà annuale di milioni di pellegrini da tutto il mondo. Zaynab è un personaggio femminile venerato dagli sciiti duodecimani, maggioritari in Iran, Iraq e in altri paesi islamici ma minoritari in Siria. Proprio pellegrini iracheni provenienti da Sayyida Zaynab erano stati trovati positivi al coronavirus nei giorni scorsi nell’altra città santa sciita di Karbala, in Iraq. Ufficialmente in Siria si registrano 16 casi positivi e 4 decessi.
Fonte:Ansa