L’UE cerca di aumentare la sua partnership economica con il Tagikistan per rafforzare la posizione di Bruxelles in Asia Centrale e diventare parte del “Nuovo Grande Gioco” che sta caratterizzando l’Asia Centrale dopo il ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan.
A cura di Giuliano Bifolchi
Il 22 novembre 2021, l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell ha visitato il Tagikistan dove ha incontrato il presidente tagiko Emomali Rahmon e il ministro degli Esteri tagiko Sirojiddin Muhriddin. Le parti hanno discusso un accordo di cooperazione e le possibilità di espandere il commercio e il partenariato economico.
Il ministro degli Esteri tagiko Muhriddin ha osservato che la Repubblica del Tagikistan vuole entrare nel sistema di preferenze generalizzate dell’Unione europea (SPG+), che consentirà l’esportazione di prodotti tagiki con privilegi doganali.
Le parti hanno inoltre sottolineato l’importanza di ridurre le tensioni nella provincia del Panjshir attraverso un cessate il fuoco e l’apertura di strade per gli aiuti umanitari.
Rahmon ha ringraziato Borrel per gli auti al Tagikistan, durante la pandemia, per un valore di circa 112 milioni di euro. Ha anche sottolineato l’efficacia del Programma di gestione delle frontiere in Asia centrale (BOMCA) volto a rafforzare il confine tagiko-afghano.
Scenario geopolitico
L’Asia centrale ha un ruolo strategico nello scacchiere geopolitico eurasiatico. La regione è ricca di risorse naturali ed energetiche e potrebbe essere considerata un “ponte” che collega l’Europa e l’Asia. Considerando la posizione geografica del Tagikistan in Asia centrale (il paese confina con Uzbekistan, Kazakistan, Cina e Afghanistan), Bruxelles mira ad espandere il proprio ruolo e la propria influenza nel paese e a promuovere la propria strategia di transizione ecologica, sicurezza regionale, partenariato economico e aiuto umanitario. In Tagikistan, l’UE dovrebbe affrontare il ruolo di primo piano di Russia e Cina e il tentativo di Iran e India di rafforzare la loro presenza nel Paese.
La posizione della Russia
La Russia ha notevoli interessi in Tagikistan considerato parte del blizhnee zarubezhe (vicino all’estero) e del lebensraum (spazio vitale) del Cremlino, dove Mosca mira ad espandere la sua influenza e presenza politica, economica e militare. In Tagikistan, la Federazione Russa ha la 201a Base Militare vicino a Dušanbe. Mosca ha più volte confermato la propria disponibilità a sostenere e garantire la sicurezza del confine afgano-tagiko e prevenire il dilagare del terrorismo nel Paese. Inoltre, il Tagikistan è membro dell’Unione economica eurasiatica di Mosca e dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva.
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Il ruolo della Cina
Dal 2013, quando Pechino ha lanciato la Belt and Road, la Cina ha investito ingenti risorse in Asia centrale per modernizzare le infrastrutture regionali e stabilizzare quest’area strategica. Nel 2011, a causa dell’incapacità di Dušanbe di rimborsare i prestiti a Pechino, il Tagikistan ha offerto 1.158 chilometri quadrati di territorio conteso in cambio della cancellazione del debito. All’inizio del 2021, la Cina ha sospeso i rimborsi del debito dal Tagikistan poiché Pechino possiede quasi la metà dei 3,2 miliardi di dollari del debito estero del Tagikistan (più di 1,2 miliardi di dollari). Di recente, Tagikistan e Cina hanno raggiunto un accordo sulla creazione di una base militare cinese nel Paese per garantire la sicurezza delle frontiere e consentire a Pechino di contrastare le minacce terroristiche provenienti dall’Afghanistan[1].
Poiché l’India cerca di rafforzare la sua posizione e influenza in Asia centrale per opporsi a Cina e Pakistan e il Tagikistan ha bisogno di diversificare i suoi partner internazionali, New Delhi e Dušanbe hanno discusso di cooperazione e partenariato economici. A questo proposito, il governo indiano mira anche a stabilire la propria presenza militare.
La posizione dell’Iran
L’Iran ha sempre mostrato interesse per il Tagikistan. A causa della sua vicinanza linguistica e culturale all’Iran, la repubblica tagika è tradizionalmente uno dei vettori chiave della diplomazia iraniana. Anche se i rapporti tra Teheran e Dušanbe sono fluttuanti, l’Iran potrebbe sfruttare l’appartenenza dei tagiki al cosiddetto “mondo iraniano” e la presenza di aziende e investimenti iraniani nel mercato tagiko per rafforzare il proprio ruolo nel Paese e utilizzare questo territorio come trampolino di lancio in Asia Centrale, Afghanistan e Cina[2].
Conclusione
L’Unione europea non può perdere l’opportunità di rafforzare la sua presenza e il suo ruolo in Asia centrale perché questa regione ha un ruolo strategico significativo in Eurasia. A causa della sua posizione geografica e dell’attuale situazione sociopolitica ed economica, il Tagikistan potrebbe diventare una risorsa chiave nella strategia dell’UE in Asia centrale.
Il Tagikistan ha bisogno di diversificare la sua economia e gli investitori stranieri per diminuire la sua dipendenza da Russia e Cina. Se la strategia dell’UE nel Paese sarà continua, costante e sostenuta da investimenti, Bruxelles potrebbe “conquistare il cuore” del governo e del popolo tagiko e ritagliarsi un ruolo di primo piano nel mercato tagiko. Se l’UE diventa un partner strategico per il governo del Tagikistan, anche gli Stati Uniti potrebbero beneficiare di questa condizione nella loro lotta per contrastare l’Unione economica eurasiatica del Cremlino e la Belt and Road di Pechino.
Dušanbe potrebbe accogliere con favore il sostegno europeo nel controllo dei confini con l’Afghanistan e nel contrasto alla diffusione delle organizzazioni terroristiche perché Bruxelles non sta promuovendo una strategia basata sull’instaurazione di una presenza militare sul suolo tagiko come hanno fatto Russia, Cina e Stati Uniti.
*Articolo pubblicato su SpecialEurasia “Tajikistan and the European Union discussed an expanded cooperation agreement”
Note
[1] https://www.specialeurasia.com/2021/10/28/chinese-military-base-in-tajikistan-regional-implications/
[2] https://www.specialeurasia.com/2021/06/10/iran-tajikistan-cooperazione/
Foto copertina: Incontro tra l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell e il ministro degli affari esteri tagiko Sirojiddin Muhriddin (Credits: Ministerstvo Inostrannyh del Respubliki Tadzhikistan www.https://www.mfa.tj)