Investimenti e infrastrutture: gli Emirati Arabi puntano sull’Armenia


Istituito nel 2019 dal governo su proposta di David Papazian, l’Armenian National Interest Funds (ANIF) ha l’obiettivo di attrarre investimenti stranieri, promuovere le esportazioni e co-finanziare progetti di investimento su larga scala in Armenia.


A cura di Valentina Chabert e Domenico Nocerino

Investire in Armenia

Sin dalla sua configurazione originaria, il Fondo Nazionale di Interesse armeno si caratterizza come il principale catalizzatore di investimenti diretti esteri nel Paese. Di fatto, attraverso l’investimento di risorse finanziarie di origine statale, Armenian National Interest Funds ANIF svolge un ruolo peculiare nella promozione di un maggiore afflusso di capitale privato nell’economia armena su tutto il territorio, al fine di contribuire allo sviluppo omogeneo e bilanciato tanto delle aree urbane, quanto di quelle rurali e periferiche.[2] Al mese di ottobre 2022, i fondi investiti nel settore economico armeno ammontano ad oltre 214 milioni di dollari – di cui 18,5 milioni appartenenti a risorse governative, e 191 milioni co-finanziati da partner stranieri.[3] In particolare, tra i progetti strategici in corso di realizzazione è prevista la costruzione di un ingente impianto fotovoltaico al fine di sfruttare la capacità produttiva solare del Paese, così come l’istituzione di una compagnia di bandiera low-cost capace di connettere l’Armenia ai principali snodi logistici e commerciali del globo.[4] Per rispondere all’esigenza di espandere le proprie relazioni pubbliche e promuovere la ricerca di nuovi investitori, sono presenti uffici di rappresentanza del fondo a Parigi e Mosca, mentre la stretta cooperazione con gli Emirati Arabi Uniti vedrà l’apertura di una nuova divisione ad Abu Dhabi entro la fine dell’anno.

Armenian National Interest Funds (ANIF) e la solida partnership con gli Emirati Arabi

In collaborazione con Masdar – sussidiaria del fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti Mubadala – è attualmente in corso la valutazione di impatto ambientale del progetto AYG-1 per l’installazione di un impianto fotovoltaico della capacità di 200MW nel Paese, la cui installazione inizierà alla fine del prossimo anno.[5] Il piano di investimenti (coperto da ANIF per il 15%) si inserisce nel più ampio obiettivo del governo di Yerevan di generare il 30% della propria elettricità da fonti rinnovabili, e prevede il coinvolgimento di aziende locali impegnate nella produzione di pannelli fotovoltaici al fine di stimolare la produzione interna ed eventualmente espandere la capacità dell’industria nazionale ancora insufficiente ad auto-sostenere la creazione di più stazioni di generazione di energia solare. Il sostegno degli Emirati Arabi Uniti ha inoltre interessato il settore dei trasporti grazie ad ingenti investimenti nel progetto “Fly Arna”, la compagnia aerea low cost di bandiera che coinvolgerà Air Arabia e renderà l’Armenia un importante hub regionale grazie a nuovi collegamenti con la Russia, il Caucaso del Nord, il Golfo e infine l’Europa.[6]

Sostenere la ripresa economica post-pandemia

In un’ottica di mitigazione delle turbolenze economiche causate dalla pandemia da Covid-19, nel 2020 ANIF – attraverso la propria società sussidiaria – ha istituito un fondo di investimento privato di oltre 80 miliardi di drammi di origine governativa, impiegati attraverso il diretto coinvolgimento del fondo nel finanziamento di azioni relative ai settori più promettenti dell’economia nazionale. Con l’obiettivo di creare sviluppo in tutte le regioni, nuovi posti di lavoro e risollevare l’economia, un fondo di investimento anti crisi ad hoc si è inoltre occupato di sostenere l’economia armena in cooperazione con finanziatori locali e stranieri, supportando – per esempio – la costruzione dell’Hard Rock Café nella capitale e assumendo il rischio finanziario per un periodo di tempo limitato.[7]

Verso investimenti sostenibili

A partire dalla fine del 2021, ANIF ha esplicitamente adottato una posizione più solida in merito alla tematica della sostenibilità sociale ed ambientale nel campo degli investimenti, a cui è seguita l’approvazione della propria politica ESG e la predisposizione di un periodo di transizione tale da consentire a tutti i partners e agli investitori di conformarsi ai più alti standard internazionali in materia di sviluppo sostenibile.[8] ANIF ha inoltre stilato una lista dettagliata che include specifiche informazioni sugli investitori più attenti al tema dello sviluppo sostenibile, ed è attualmente in corso di definizione un sistema adatto a monitorare la condotta responsabile dei finanziatori all’interno dei progetti attivi nel Paese.


Note  

[2] ANIF, Key Sectors. Disponibile al link: https://anif.am/investors/key-sectors/.
[3] ANIF, Triennal Report. Disponibile al link: https://anif.am/investors/triennial-report/.
[4] ANIF, Global Connect. Disponibile al link: https://anif.am/project/%d5%a3%d5%ac%d5%b8%d5%a2%d5%a1%d5%ac-%d6%84%d5%b8%d5%b6%d5%b6%d5%a5%d6%84%d5%a9/ 
[5] ANIF, AYG-1. Disponibile al link: https://anif.am/project/ayg-1/.
[6] ANF, Fly Arna. Disponibile al link: https://anif.am/project/fly-arna/.
[7]ANIF, Projects: Hard Rock Café in Yerevan. Maggiori informazioni sono disponibili al link: https://anif.am/project/hard-rock-cafe-yerevan-3/ .
[8] ANIF, Triennal Report. Disponibile al link: https://anif.am/investors/triennial-report/.


Foto copertina: Armenian National Interest Funds (ANIF)