Il “Sultano” Erdoğan punta a ritagliarsi un ruolo determinante come mediatore, non proprio disinteressato, tra Russia e Ucraina. Ieri importante giornata di colloqui telefonici.
Linee telefoniche “occupate” al Cumhurbaşkanlığı Külliyesi, il palazzo presidenziale turco ad Ankara da dove Recep Tayyip Erdoğan, il Presidente-Sultano detta la propria agenda politica nazionale e soprattutto internazionale. La Turchia cerca di ritagliarsi un ruolo determinante come mediatore tra Russia e Ucraina. Un attivismo internazionale che si muove su più fronti: da quello libico a quello siriano, da quello mediterraneo orientale con la Grecia, all’opposizione all’ingresso di Svezia e Finlandia nella NATO[1], dal Medio Oriente[2] alla guerra in Ucraina. Ieri giornata di colloqui telefonici per Erdoğan che ha sentito il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj e quello russo Vladimir Putin. Ecco il contenuto delle telefonate secondo quanto riportato dall’ufficio stampa presidenziale.
Il colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj
“Il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha tenuto una conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Durante l’incontro sono stati discussi gli ultimi sviluppi della guerra Ucraina-Russia. Durante l’incontro, il presidente Erdoğan ha dichiarato di aver compiuto ogni sforzo per continuare i negoziati tra Ucraina e Russia e di essere pronto a fornire il supporto necessario, compresa la mediazione, d’ora in poi
Il presidente Erdoğan ha dichiarato di attribuire particolare importanza al progetto di creare un corridoio sicuro per l’esportazione via mare di prodotti agricoli ucraini.
Presidente Erdoğan, il Controllo da istituire con la partecipazione delle parti e delle Nazioni Unite.
Ha affermato che in linea di principio hanno un’opinione positiva sull’adesione al Centro e sull’ospitare il centro a Istanbul.[3]“
Il colloquio con il presidente russo Vladimir Putin
“Il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin.
Durante l’incontro sono state discusse questioni regionali, in particolare la guerra Ucraina-Russia, nonché le relazioni Turchia-Russia. Durante l’incontro, il presidente Erdoğan ha affermato che sono necessarie misure che riducano al minimo gli effetti negativi della guerra e creino fiducia ristabilendo il prima possibile il terreno di pace tra Russia e Ucraina. Il presidente Erdoğan ha dichiarato di essere pronto a incontrare la Russia, l’Ucraina e le Nazioni Unite a Istanbul ea svolgere un ruolo in un possibile meccanismo di osservazione, se entrambe le parti concordano in linea di principio. Sottolineando che gli attacchi dell’organizzazione terroristica PKK/YPG contro la Turchia e i civili siriani continuano in Siria, il presidente Erdoğan ha affermato che non è possibile stabilire una zona senza terrore profonda 30 chilometri a partire dal confine turco, che era incluso nell’accordo in ottobre 2019, e che rendere sicure queste aree è una necessità[4].”
Note
[1] https://www.opiniojuris.it/erdogan-no-allingresso-di-svezia-e-finlandia-nella-nato/
[2] https://www.opiniojuris.it/terra-santa-erdogan-condanna-lintervento-israeliano-alla-moschea-di-al-aqsa/
[3] https://www.tccb.gov.tr/basin-aciklamalari/365/138152/ukrayna-devlet-baskani-volodimir-zelenski-ile-telefon-gorusmesi
[4] https://www.tccb.gov.tr/basin-aciklamalari/365/138149/rusya-devlet-baskani-vladimir-putin-ile-telefon-gorusmesi
Foto copertina: Giornata di colloqui telefonici per Recep Tayyip Erdoğan che ha sentito il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj e quello russo Vladimir Putin.