Le più importanti notizie dal mondo riprese dai maggiori quotidiani, per essere sempre aggiornati. Notizie dal 17 al 29 aprile 2018.
Africa
Egitto: Il tribunale militare egiziano di primo grado ha condannato a cinque anni di reclusione Hisham Genena, l’ex braccio destro del generale Sami Anan arrestato nei mesi scorsi per aver cercato di candidarsi alle presidenziali contro al Sisi. Lo si è appreso da fonti giudiziarie. Genena era accusato di aver reso noto l’esistenza di presunti documenti compromettenti per la leadership egiziana, con la minaccia di renderli noti nel caso fosse accaduto qualcosa ad Anan.
Ruanda: Quattro fosse comuni contenenti almeno 200 corpi di vittime del genocidio del 1994, ma potrebbero nasconderne molte di più, sono state scoperte in Ruanda. Lo riferisce il sito del quotidiano ruandese The New Times. Le fosse sono state rinvenute nel distretto di Gasabo, pochi chilometri a nord della capitale Kigali, e i primi corpi sono stati trovati domenica sera a 17 metri di profondità. Finora ne sono stati riesumati “circa 200”, interrati anche a 25 metri sotto il livello del suolo. Un responsabile distrettuale, Théogene Kabagambire, ha riferito però che si sospetta siano state tremila le persone sotterrate in cinque fosse comuni dell’area (una deve essere ancora localizzata). Sopravvissuti al genocidio si aggirano attorno agli scavi per cercare di identificare un loro caro da brandelli di vestiti, riferisce il sito del giornale. Nel genocidio ruandese circa 800 mila persone di etnia tutsi, ma anche hutu moderati, furono massacrati in cento giorni da miliziani hutu.
Somalia: Almeno sette persone, fra cui uno o più comandanti militari, hanno perso la vita in un attentato compiuto da un kamikaze, seguito da una sparatoria, nel centro della Somalia. Secondo Garowe Online, a Galkayo, capoluogo della provincia di Mudug, il kamikaze è entrato in un ristorante dove c’erano degli ufficiali e si è fatto esplodere. Tra le vittime ci sarebbe anche Abdi Hukun Abdullahi, comandante delle forze governative a Mudug. I terroristi filo-qaedisti somali di Al Shabaab hanno rivendicato l’attentato.
Mali: Il governo maliano ha convocato ufficialmente venerdì l’elettorato per le elezioni presidenziali il 29 luglio, secondo una dichiarazione del Consiglio dei ministri. Se è necessario un secondo turno, si terrà il 12 agosto. Questo annuncio arriva dopo l’approvazione lunedì dall’Assemblea nazionale, con 109 voti a favore e 35 contrari, la dichiarazione politica del Primo Ministro. Anche se Ibrahim Boubacar Keïta non si è dichiarato, circa un centinaio di associazioni di maggioranza hanno sostenuto la sua candidatura a marzo. Una dozzina di candidati si sono” lanciati nella corsa”, denunciando il “cattivo governo” del paese. Le elezioni regionali, già posticipate da dicembre ad aprile, sono state nuovamente rinviate a marzo alla fine dell’anno. Le elezioni comunali, differite più volte, si sono potute svolgere solo nel novembre 2016 su una parte del territorio a causa delle violenze nel nord e nel centro del paese. Il Mali settentrionale era caduto tra marzo e aprile 2012 sotto i colpi di gruppi jihadisti legati ad al-Qaeda. Questi gruppi sono stati in gran parte cacciati e dispersi da un’operazione militare lanciata nel gennaio 2013, su iniziativa della Francia, che è attualmente in corso. Ma intere zone del paese ancora al di fuori del controllo delle forze del Mali francesi e delle Nazioni Unite (Minusma) regolarmente bersaglio di attacchi, nonostante la firma in maggio-giugno 2015 un accordo di pace lo scopo di isolare definitivamente i jihadisti, la cui applicazione accumula ritardi. Dal 2015 questi attacchi si sono diffusi al Mali centrale e meridionale e il fenomeno si sta diffondendo nei paesi confinanti, in particolare il Burkina Faso e il Niger.
Asia
Corea Nord/Sud: Storico incontro fra i leader delle due Coree al confine fra i due stati, a cavallo della linea di demarcazione del villaggio di Panmunjom. Il terzo summit intercoreano fra il leader di Pyongyang, Kim Jong-un, che ha invitato a non sprecare l’occasione perché ‘una nuova storia comincia adesso’; e quello di Seul Moon Jae-in, il quale ha ricordato che il mondo guarda all’incontro. Moon Jae-in e Kim Jong-un hanno convenuto sull’impegno di completare la denuclearizzazione della penisola coreana, concordando anche di ridurre gli arsenali convenzionali a sostegno degli sforzi per ridurre le tensioni militari e rafforzare la pace nella penisola. Le due Coree di sono impegnate a trasformare entro il 2018 l’armistizio siglato nel 1953 in un vero e proprio trattato di pace. Lo prevede la dichiarazione congiunta firmata dai leader Moon Jae-in e Kim Jong-un.
“Abbiamo aspettato a lungo questo momento per molto tempo e quando è giunto abbiamo realizzato che siamo una nazione, che siamo vicini”. È il messaggio letto dal leader nordcoreano Kim Jong-un, a commento della firma della dichiarazione congiunta. “Siamo legati dal sangue e i compatrioti non possono vivere separatamente”, ha aggiunto. Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha detto che non rovinerà più il sonno del presidente sudcoreano Moon Jae-in a causa del lancio di missili balistici, quale effetto dello stop ai test nucleari e balistici annunciato la scorsa settimana. È quanto ha riferito Yoon Young-chan, portavoce dell’Ufficio presidenziale di Seul in un briefing coi media trasmesso da Arirang Tv. “Non interromperò più il sonno del primo mattino”, ha affermato Kim rivolgendosi a Moon.
Le due Coree hanno concordato che il presidente Moon Jae-in debba visitare Kim Jong-un a Pyongyang in autunno. La dichiarazione congiunta firmata dai due leader, tuttavia, non precisa il periodo limitandosi a ricordare che tra i due ci saranno, su base regolare, incontri e telefonate dopo la recentissima apertura di una linea rossa. Moon Jae-in e Kim Jong-un hanno piantato un pino a sud del confine di Panmunjom, simbolo dei migliori auspici per la penisola, scoprendo una roccia su cui sono scolpiti i nomi dei leader e la frase “qui piantiamo pace e prosperità”. Alla base dell’albero, germogliato nel 1953, alla fine della Guerra di Corea, i leader hanno sistemato il terreno del monte Halla nell’isola di Jeju e del monte Paektu, i punti più a sud e a nord della penisola. Sul pino è stata poi versata acqua dei fiumi Han di Seul e Taedong di Pyongyang. Moon Jae-in e Kim Jong-un si sono ritrovati con le rispettive first lady Kim Jung-sook e Ri Sol-ju in vista della cena ospitata dai due leader alla Peace House. Le first lady sono state a loro volta presentate alle delegazioni ufficiali dei due Paesi, in un clima di assoluta cordialità, sorrisi e battute, in base alle immagini trasmesse dalle tv sudcoreane.
Afghanistan: E’ salito a 69 morti e 120 feriti il bilancio dell’attacco rivendicato dall’Isis ad un centro elettorale di Kabul. Lo ha reso noto la polizia della capitale. Il portavoce del commissariato di Dasht-i-Barchi, quartiere dove il kamikaze si è fatto esplodere fra la gente in attesa di registrarsi per le elezioni legislative di ottobre, ha precisato che fra le vittime fatali vi sono sette donne, altrettanti bambini e due agenti di polizia.
Birmania: La Birmania cerca di fare pace con la comunità internazionale. Per cercare di mitigare la luce negativa che sulla crisi dei Rohingya si è posata sulla Birmania, la leader Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi ha deciso di invitare delegazioni di ambasciatori dei 15 Paesi membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu a visitare il suo Paese e discutere insieme del problema. Preparando anche il terreno – scrivono alcuni media, come il Guardian – ad un possibile ritorno massiccio dei Rohingya in Birmania, dopo che centinaia di migliaia di loro sono stati costretti a riparare come profughi nel vicino Bangladesh, inseguiti dalle violenze dei militari birmani che le Nazioni Unite hanno giudicato come vera e propria “pulizia etnica” nei confronti della minoranza musulmana.
Americhe
USA. Dopo una estenuante caccia all’uomo, è stato finalmente arrestato Travis Reinking, 29enne di Morton. Illinois, sospettato di essere l’autore di una sparatoria a Nashville, in un ristorante della catena Waffle Arch, dove sono state uccise quattro persone e due rimaste ferite. La strage è stata evitata dalla prontezza di uno dei clienti del ristorante che è riuscito a togliere il fucile dalle mani del Reinking. Il giovane aveva anche dei precedenti, tra cui un arresto in una zona off-limits della White House.
Canada. Ennesimo episodio di strage provocata da un folle alla guida di un veicolo. Questa volta è toccato al Canada, Toroto, Yonge Street, proprio durante la riunione dei ministri degli esteri del G7. Il triste bilancio è di 10 morti e 15 feriti, travolti dal furgone che si è riversato sul marciapiede di una delle vie più importanti della città percorrendo due chilometri. Non è esclusa la strada del terrorismo. L’autore del folle gesto, il 25enne di origine armena Alek Minassian, residente in un sobborgo di Toronto, è stato arrestato dopo una breve fuga. Nulla si sa sul suo conto.
Nicaragua: Decine di migliaia di persone hanno partecipato ad una marcia pacifica a Managua e in altre città del Nicaragua, in una massiccia manifestazione antigovernativa al termine di una settimana nella quale almeno 29 persone sono morte nelle proteste contro la riforma pensionistica voluta dal governo. La “camminata per la pace e il dialogo” era stata convocata dal Consiglio Superiore delle Aziende Private (Cosip) per opporsi alla riforma ed è proseguita anche dopo che il presidente Daniel Ortega ha annullato il decreto che la sanciva, segno di un malessere diffuso con l’esecutivo. Non si sono registrati incidenti né scontri violenti, nemmeno quando il corteo principale a Managua si è diviso in due per recarsi alla sede dell’Università Politecnica (Upoli), nell’est della capitale, dove un gruppo di studenti è asserragliato da giorni e dove nell’ultima incursione delle forze dell’ordine sono morti almeno due manifestanti, nella notte fra sabato e domenica.
Europa
UE: Anche a livello Europeo i whistleblowers vengono protetti. La Commissione Europea tutela gli informatori delle grandi inchieste che rivelano illeciti, dai Cambridge Analytica, Panama Papers, Dieselgate attraverso nuove norme che prevedono l’instaurazione di canali di comunicazione tra pubblico e privato, la garanzia che le informazioni vengano fatte nell’interesse pubblico, e soprattutto prevenzione delle ritorsioni come possibili conseguenze delle inchieste. Frans Timmermans, vice presidente della Commissione UE, ha sottolineato quanto sia importante la tutela e la protezione di autori di suddette inchieste che hanno avuto il coraggio di dire a voce alta ciò che avevano scoperto. In tutti i paesi dell’Ue verrà garantita, con queste norme, tra le altre, una protezione a chi denuncia pubblicamente violazioni al diritto pubblico dell’Unione Europea, salute pubblica, sicurezza dei trasporti, protezione dei consumatori e tutela della vita privata. L’applicazione delle norme sarà per tutte le imprese con più di 50 dipendenti e con un fatturato annuo superiore ai 10 milioni di euro, a tutte le amministrazioni statali e regionali e ai comuni con più di 10mila abitanti. Le imprese dovranno dunque istituire un canale di comunicazione interna, con obbligo di risposta entro tre mesi, un canale di segnalazione alle competenti autorità in caso di mancato funzionamento dei canali interni, e in extrema ratio, la divulgazione tramite media all’opinione pubblica. L’accesso alla consulenza gratuita e mezzi di ricorso adeguati garantirà il sistema di prevenzione e di ritorsioni, con un’inversione dell’onere della prova a carico dell’organizzazione o del soggetto oggetto della segnalazione, e in sede giudiziaria, gli informatori saranno protetti dall’esonero di ogni responsabilità per la loro divulgazione.
Regno Unito. 49enne, banchiere di New York, formato a Yale e Harvard, alla Goldman Sachs da vent’anni, David Schwimmer è il nuovo Presidente del London Stock Exchange. Uno sguardo oltreoceano della City, che sembra abbia la necessità di allargare i propri orizzonti post Brexit. È la seconda nomina importante dopo quella del 2013, quando Mark Carney è stato chiamato a governare la Banca Centrale inglese.
Germania. Andrea Nahles prima donna ad essere eletta presidente della Spd, dopo le dimissioni di Schulz. Tra le sue promesse, quelle di accettare la sfida della rivoluzione digitale, attaccare le aziende che investono nei paradisi fiscali, e l’assegno sociale, con la revisione dell’assegno Hartz IV e Agenda 2010
Finlandia. Proprio dal paese dell’Unione Europea che per primo lo ha introdotto come progetto pilota, la Finlandia, arriva l’abolizione del reddito di cittadinanza, dove erano coinvolti ben duemila disoccupati, i quali avevano ricevuto dall’adesione al progetto una cifra pari a 560 euro, senza alcun vincolo; il che significa che il lavoratore poteva percepire suddetto emolumento senza essere impegnato a cercare un lavoro oppure accettare impieghi offerti dal collocamento. Non sono stati ancora pubblicati bilanci del progetto sinora svolto, né tantomeno le motivazioni dell’abbandono del progetto, ma sembra che la Finlandia starebbe valutando altre soluzioni per affrontare il problema della disoccupazione
Armenia. Dopo giorni di contestazioni e di proteste, si dimette il primo ministro dell’Armenia Serzh Sargsyan, accusato di aver trasformato il paese in uno stato autoritario, dovuto soprattutto ad una sua manovra politica che gli aveva consentito di prorogare il suo mandato, proponendo un referendum che avrebbe trasformato il paese da repubblica presidenziale a repubblica parlamentare e facendosi nominare primo ministro. Il dimissionario 63enne premier è ai vertici della repubblica armena fin dai tempi dell’Unione Sovietica. Uno dei principali dirigenti del Partito Repubblicano negli anni 90, più volte ministro, eletto presidente nel 2008 e nel 2013, e autore della riforma del 2015 che prevedeva un aumento dei suoi poteri
Belgio. Salah Abdeslam, l’ultimo dei sopravvissuti dei terroristi responsabili della strage del 15 novembre 2015 al Bataclan di Parigi, è stato condannato a 20 anni di carcere per tentato omicidio dal Tribunale di Bruxelles. Ma la condanna è per i fatti del 15 marzo 2016, la sparatoria di Rue du Dries a Forest, poco prima degli attentati del 22 marzo di Bruxelles, nella quale rimasero feriti quattro poliziotti. La sentenza di condanna considera gli attentatori che come obiettivo “incontestabile” avevano quello di far parte di un gruppo di terroristi e di muoversi come tale, “galvanizzati dall’ideologia salafita”.
Italia. Storica registrazione all’anagrafe di Torino, il figlio di due mamme. È la prima volta assoluta in Italia che viene riconosciuto il figlio di una coppia omogenitoriale. Niccolò Pietro, figlio di Chiara Foglietta, vicecapogruppo del Pd in consiglio comunale e della compagna bioeticista Micaela Ghisleni.
Francia – Stati Uniti. Importante incontro bilaterale Francia – Stati Uniti. I leader dei due paesi si sono incontrati questa settimana e hanno discusso di temi importanti, in particolare il presidente francese ha proposto l’ampliamento del trattato siglato con l’Iran sul nucleare, finalizzato soprattutto a colmare delle lacune tra cui chiarire meglio i limiti sugli armamenti, a cominciare dall’arsenale missilistico. Il tutto entro il 12 maggio, termine entro cui il Presidente Trump dovrà decidere se confermare o meno l’impegno del suo paese nell’accordo che vede coinvolti Regno Unito, Russia, Cina, la stessa Francia, Germania e l’Unione Europea stessa.
Turchia. Un Tribunale di primo grado ha emesso ad Istanbul sentenze di reclusione da 2 a 7 anni per amministratori e giornalisti del quotidiano turco Cumhuriyet. L’accusa mossa al giornale è quella di legami con l’entourage dell’imam turco Fethullah Gulen, che Ankara considera la mente del mancato golpe del 2016 e con i membri del Pkk, organizzazione che il governo turco considera terroristiche. Murat Sabuncu, il direttore del giornale e il presidente del Consiglio Direttivo , l’editore Akin Atalay sono stati condannati a 7 anni di carcere.
Medio Oriente
Iran: Al via a Teheran il processo a 26 presunti membri dell’Isis accusati di aver partecipato all’attacco al parlamento iraniano e al mausoleo di Khomeini nel giugno del 2017. Lo riferiscono media locali. Gli imputati sono accusati di adesione a un’organizzazione terroristica, possesso di armi e ingresso illegale nel Paese. Uno dei sospettati, identificato solo come S.M., lasciò l’Iran nel 2015 per unirsi all’Isis. Nel 2016, rientrò nel Paese con una cintura esplosiva e armi. Nell’assalto del 2017, cinque jihadisti legati all’Isis uccisero 18 persone, altre 50 rimasero ferite.
Arabia Saudita/Yemen: Le forze di difesa aerea saudita hanno intercettato e distrutto un missile balistico lanciato dalle milizie Houthi in Yemen verso la città di Najran. Secondo quanto riportato da Al Arabiya, i missili sono stati intercettati con il sistema di difesa antimissile Patriot. Intanto un raid aereo della coalizione a guida saudita sulla città yemenita di Sanaa ha ucciso due leader del gruppo armato Houthi. Lo riporta la tv di Stato saudita Ekhbariya, citata dal Jerusalem Post. L’emittente non ha fornito ulteriori dettagli, mentre Al Arabiya ha affermato che i due leader sono stati uccisi in seguito ad un raid condotto sul ministero dell’Interno Houthi a Sanaa.
Israele: Nove morti e due dispersi: questo il bilancio di un’inondazione nel Negev, nel sud di Israele, vicino al Mar Morto, che ha travolto un gruppo di giovani in escursione. Lo riferiscono i soccorsi israeliani che sono all’opera nella zona nel tentativo di salvare i ragazzi che fanno parte di un corso di preparazione all’esercito. Interessate anche alcune ragazze.
Fonti: El Paìs; The Guardian ;Ilsole24ore ; La Repubblica ; Il post ;The New York Times ; Ansa
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