World News, una settimana di notizie


Le più importanti notizie dal mondo riprese dai maggiori quotidiani, per essere sempre aggiornati.
Notizie dal 21 al 28 giugno 2020.


Africa

Burundi: Sono stati in migliaia i cittadini del Burundi riunitisi nello stadio della capitale Gitega, tutti vestiti di bianco per l’ultimo saluto al presidente Pierre Nkurunziza. Quest’ultimo è morto all’età di 55 anni dopo 15 anni di leadership del Paese per un arresto cardiaco, come ha riferito il governo. Ci sono però voci che attribuiscono al coronavirus la vera causa del decesso presidenziale, visto che la moglie di Nkurunziza era volata in Kenya due settimane prima della sua morte per farsi curare in un ospedale della capitale Nairobi dopo aver contratto il virus. Una fonte medica ha inoltre riferito all’Afp che prima di morire Nkurunziza ha avuto “una crisi respiratoria”. Stamattina presto c’è stato “un omaggio della moglie, Denise Bucumi Nkurunziza, dei suoi figli e di coloro che gli erano vicini” in una riunione intima tenutasi nell’ospedale dove il presidente è deceduto, ha detto una fonte governativa all’Afp.

SudAfrica: Alcuni insegnanti e genitori nella provincia del Capo Occidentale del Sudafrica hanno manifestato per chiedere la chiusura delle scuole dopo la riapertura decisa dal presidente Cyril Ramaphosa lo scorso primo giugno. Lo riportano i media locali, aggiungendo che secondo il dipartimento dell’Istruzione del Capo Occidentale, oltre 300 membri del personale e 61 alunni sono risultati positivi al coronavirus.

Libia:Il 2 luglio sarà la data per l’avvio dei negoziati sulla modifica del memorandum con la Libia in tema di migranti. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, di ritorno da Tripoli, aggiungendo che la proposta libica di modifica deve essere “approfondita” ma sembra andare “nella giusta direzione per quanto riguarda le richieste italiane di tutela dei diritti umani”.

Americhe

Usa:Mark Zuckerberg, vittima del boicottaggio di Facebook da parte dei big (da ultima la Coca Cola), si ritrova ad aver perso gia’ 7,2 miliardi di dollari di ricchezza personale. Le azioni del gruppo infatti hanno chiuso la settimana di contrattazioni a Wall Street perdendo l’8,3%, il risultato peggiore degli ultimi tre mesi. E secondo il Bloomberg Billionaires Index, con il calo di 56 miliardi di dollari del valore di mercato di Facebook il patrimonio del suo fondatore e’ sceso a 82,3 miliardi di dollari.

Argentina:Il presidente argentino Alberto Fernández ha annunciato che la regione che include Buenos Aires e la sua provincia tornerà ad una fase rigida di isolamento sociale preventivo e obbligatorio fra l’1 ed il 17 luglio per affrontare la pandemia di coronavirus.

Venezuela:Leopoldo López, fondatore in Venezuela del partito Voluntad Popular in cui ha militato, prima di autoproclamarsi presidente della repubblica ad interim, Juan Guaidó, considerato il ‘guru’ di quest’ultimo, è stato per mesi in contatto con organizzazioni di mercenari nel quadro di un piano per rovesciare il presidente venezuelano, Nicolás Maduro. Lo scrive il quotidiano Usa Wall Street Jorunal (Wsj). In un servizio da Bogotà intitolato “Guru dell’opposizione venezuelana ha guidato un piano per rovesciare Maduro”, il giornale sostiene che López, che attualmente è rifugiato nell’ambasciata spagnola a Caracas, insieme ad altri esponenti dell’opposizione “ha esaminato le proposte di almeno sei compagnie private di ‘contractor’ per realizzare azioni militari tali da provocare una ribellione delle forze armate venezuelane e facilitare così la caduta di Maduro”.

Messico: Il Messico ha registrato 6.104 nuovi casi di coronavirus e 736 nuovi decessi nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il dipartimento della Sanità del Paese. I nuovi dati portano il totale dei contagi a quota 202.951 e quello dei morti a quota 25.060. Lo riporta il Guardian.

Asia & Pacifico

India:Cresce la rabbia in India contro la polizia dopo la morte in carcere di un padre e un figlio commercianti, arrestati per aver tenuto aperto il loro negozio oltre l’orario consentito dal lockdown contro il coronavirus. Lo riporta la Bbc.

Pacifico:L’impresa di Kelly Wash di calarsi a meno 11mila metri nella Fossa delle Marianne, come fece suo padre Don 60 anni fa, sottolinea l’ottimo livello dell’ingegneria italiana. Don Walsh, infatti, il 23 gennaio 1960, si calò con l’esploratore Jacques Piccard a bordo di un batiscafo chiamato Trieste. Non un nome a caso: fu nel capoluogo giuliano che il batiscafo fu concepito e costruito.

Hong Kong:Il Senato ha approvato all’unanimità un progetto di legge che autorizza sanzioni contro dirigenti cinesi e di Hong Kong, nonchè le banche che fanno affari con loro, per la stretta di Pechino sull’ex colonia britannica. Ora il provvedimento passa all’esame della Camera.

Pakistan:L’ incidente aereo in Pakistan in cui il 22 maggio scorso sono morte 97 persone è stato causato da un errore umano, da parte del pilota e del controllo del traffico aereo, secondo un rapporto iniziale sul disastro reso noto dal ministro dell’Aviazione, Ghulam Sarwar Khan.

Europa

Irlanda:Il leader del partito di centrodestra irlandese Fianna Fail, Micheal Martin, è il nuovo premier dell’Irlanda al posto di Leo Varadkar. La sua nomina è il frutto di mesi di negoziati tra Fianna Feil, Fine Gael e i Verdi che alla fine hanno deciso – con un voto tra i militanti – di entrare nella maggioranza con i due partiti di centro destra dopo che dalle elezioni di febbraio non era uscito un chiaro vincitore. L’accordo prevede che il premier sia a rotazione: Varadkar, che sarà vice primo ministro, prenderà il posto di Martin nel 2022.

Grecia:La prima moschea ufficiale di Atene dall’indipendenza della Grecia aprirà alla fine dell’autunno dopo 10 anni di lavori che sono stati ulteriormente ritardati dalla pandemia di coronavirus. Lo ha annunciato il ministero dell’Istruzione e degli Affari religiosi greco. Secondo un’altra fonte del governo, la data più realistica è fine ottobre “se non ci sarà un nuovo lockdown”. Atene è l’unica capitale europea a non avere ancora una moschea ufficiale. Il progetto, lanciato nel 2007, s’è scontrato subito con una forte opposizione da parte della chiesa ortodossa, molto potente in Grecia, e con il sentimento nazionalista anti-Turchia. La nuova moschea potrà accogliere circa 350 persone e si trova nell’ex quartiere industriale di Elaionas. Sono circa 250.000 i musulmani che vivono ad Atene.

Polonia:Urne aperte da stamane in Polonia per le elezioni presidenziali, inizialmente previste a maggio ma poi rimandate per l’epidemia di coronavirus. La sfida è tutta tra il sindaco di Varsavia Rafael Trzaskowski, liberale ed europeista, e il capo dello Stato Andrej Duda, populista e trumpiano, in una partita sul filo che deciderà del futuro del Paese. Secondo un ultimo sondaggio dell’Ipsos Duda, reduce dalla visita lampo negli Stati Uniti di mercoledì scorso, dove ha incassato l’appoggio della Casa bianca – Trump gli ha promesso le truppe americane che verranno ritirate dalla Germania – sarebbe favorito sia al primo turno, (con un 40% delle preferenze rispetto al 27% del principale avversario), sia al secondo.

Ue: L’Europa e’ pronta a vietare l’ingresso dei viaggiatori americani quando dal primo luglio saranno riaperti i confini del Vecchio Continente. Lo riportano diversi media Usa (dal New York Times al Washington Post alla Cnn) citando fonti diplomatiche secondo cui questa e’ la decisione presa nelle ultime ore dagli ambasciatori dei 27 Paesi Ue e difficilmente potrà cambiare. La lista degli Stati che vedranno cadere il divieto di ingresso verrà ufficializzata entro martedi’.

Serbia: In Serbia, dove dopo un periodo di rallentamento dell’epidemia è in atto una ripresa dei contagi da coronavirus, è probabile la reintroduzione di misure restrittive. E ciò in un periodo in cui in tanti si preparano ad andare in vacanza. Secondo i media, sarà decisivo l’andamento della situazione epidemiologica in questo fine settimana, e sulla base di tali dati lunedì l’unità di crisi sanitaria e le autorità potrebbero annunciare le nuove restrizioni. Il ministro della sanità Zlatibor Loncar ha detto che i cittadini hanno avuto la possibilità di dar prova di responsabilità nei loro comportamenti. Senza tale comportamento responsabile è inevitabile l’adozione di nuove misure a difesa della salute della popolazione – ha osservato il ministro.

Medio Oriente

Iran:L’uso delle mascherine sarà obbligatorio in Iran negli spazi chiusi affollati dalla settimana prossima: lo ha reso noto oggi il presidente iraniano Hassan Rohani, il quale ha inoltre autorizzato numerose province colpite dal coronavirus a reintrodurre misure restrittive. Finora la Repubblica islamica – che registra 220.180 contagi e 10.364 morti – non ha applicato misure di lockdown totale per far fronte alla pandemia e l’uso di mascherine e materiale protettivo è stato facoltativo in nella maggior parte del Paese.

Israele: Il premier Benyamin Netanyahu ha convocato oggi una consultazione urgente con alcuni ministri per fronteggiare la crescente diffusione dei contagi di coronavirus. Fra i provvedimenti che saranno discussi, anticipa il quotidiano Israel ha-Yom, la limitazione degli assembramenti di persone ad un massimo di 50, che potrebbe essere poi ridotto a sua volta anche a 10 persone se la situazione non migliorasse.

Libano: Torna a riscaldarsi la situazione in Libano con numerose strade e autostrade del Paese bloccate da dimostranti che protestano contro il carovita in un contesto in cui la lira locale continua a perdere valore rispetto al dollaro statunitense. La crisi economica e finanziaria non si ferma e i manifestanti accusano le istituzioni e i principali leader politico-confessionali di immobilismo. Stamani è stata bloccata l’autostrada che collega Beirut con il sud del Paese, così come il traffico è stato interrotto a Tripoli, porto nel nord del paese, e nella valle orientale della Bekaa. Agitazioni si sono registrate a Beirut, nella sede della Previdenza sociale nel quartiere di Badaro e di fronte alla sede del ministero dell’Energia nella periferia est della capitale.

Yemen: Milioni di bambini yemeniti hanno un “disperato bisogno di aiuto umanitario”. E’ l’allarme lanciato dall’agenzia dell’Onu per l’infanzia (Unicef), secondo cui quattro minori yemeniti su cinque rischiano di non superare l’esame per la sopravvivenza in quella che l’Onu definisce la peggiore crisi umanitaria del mondo. Lo Yemen è da anni martoriato da una guerra intestina che ha poi assunto dimensione regionale col coinvolgimento di Arabia Saudita e Iran e che si inserisce in un contesto di endemica povertà e penuria di risorse alimentari.


Fonti: Ansa