Ekrem Imamoğlu il (riconfermato) Sindaco di Istanbul che punta alla presidenza turca


In attesa della sentenza della Corte di Appello turca per aver insultato alcuni funzionari pubblici, İmamoğlu si riconferma Sindaco di Istanbul e dal palco incita la folla: “Ha vinto la democrazia”. Sulle analogie con la carriera di Erdoğan, Imamoğlu taglia corto: “Le nostre idee sono in gran parte opposte”


In un futuro non troppo lontano i cittadini turchi potrebbero vedere come loro presidente Ekrem Imamoğlu. O almeno è questa l’obiettivo del 51enne rieletto Sindaco della città più importante della Turchia: Istanbul.
Domenica 31 marzo si è votato per le elezioni amministrative in Turchia. Un po’ a sorpresa nelle città più importanti hanno vinto i candidati dei partiti dell’opposizione all’AKP del Presidente Erdoğan. Il CHP, Cumhuriyet Halk Partisi, il Partito Repubblicano ha vinto oltre ad Ankara dove è stato eletto Sindaco Mansur Yavaş, anche a Izmir, Bursa e Adana, portando il suo sostegno al 37,4% a livello nazionale con oltre il 90% dei voti scrutinati.
Un campanello di allarme per Erdoğan e per l’AKP.

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Le origini

Originario della città di Akçaabat nella provincia di Trebisonda sul Mar Nero, Ekrem İmamoğlu nasce il 4 giugno 1970, ha studiato Economia all’università di Istanbul e prima di entrare in politica ha lavorato come imprenditore edile. Nel 1995 ha sposato l’attivista Dilek Kaya, dalla quale ha avuto tre figli: Mehmet Selim (1997), Semih (2005) e Beren (2011).

2019, l’anno della svolta

La svolta politica arriva alle amministrative del 2019 quando İmamoğlu batte (per ben due volte) l’ex primo ministro Binali Yıldırım regalando al partito AKP di Erdoğan la più grande sconfitta degli ultimi due decenni.  Un tribunale annullò la sua vittoria a marzo con l’accusa di voti truccati. Le elezioni furono ripetute a giugno e rivinte da İmamoğlu con uno scarto di circa 770.000 voti in più dell’avversario.  
Alla guida della più importante città turca, la figura di İmamoğlu è cresciuta tanto nel Paese al punto da considerare il Sindaco stambuliota come possibile leader del CHP e sfidante di Erdoğan alle presidenziali del 2023 vinte poi dallo stesso Erdogan contro Kemal Kılıçdaroğlu. Nel corso di questi anni İmamoğlu ha subito ripetuti attacchi dalla stampa filo-governativa, in particolare nel gennaio 2022 furono pubblicate le foto del suo pranzo con l’Ambasciatore britannico mentre la città era paralizzata da una tormenta di neve. 

“Ha vinto la democrazia”

Nel suo discorso di vittoria pronunciato domenica sera, Imamoğlu ha affermato che i risultati delle elezioni locali avranno grandi implicazioni per il futuro politico del Paese.
“La Turchia sboccerà in una nuova era democratica a partire da domani. Il 31 marzo 2024 sarà il giorno in cui l’erosione democratica finirà e la democrazia inizierà a riprendersi”, ha detto davanti a una grande folla a Istanbul. 
Erdoğan ha ammesso la sconfitta e ha promesso di ascoltare il messaggio lanciato dagli elettori turchi. “Il 31 marzo non è la fine per noi, ma un punto di svolta”.
Il leader di lunga data della Turchia – in carica come presidente o primo ministro dal 2003 – aveva promesso di riconquistare la città in cui aveva fatto la sua carriera politica e aveva inviato non meno di 17 ministri del governo a fare campagna elettorale a Istanbul prima del voto.

Erdoğan e İmamoğlu, tanto simili quanto diversi

Molte sono le similitudini tra il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il Sindaco di Istanbul Ekrem Imamoğlu. Cresciuti nelle regioni sul Mar Nero, Erdoğan nasce a Kasımpaşa quartiere operaio sulla sponda settentrionale del Corno d’Oro all’interno del quartiere Beyoğlu di Istanbul, ma passò la sua infanzia sul Mar Nero a Rize, dove il padre era capitano nella Guardia costiera turca. E sul Mar Nero è nato e cresciuto Ekrem İmamoğlu. Il calcio è una passione che unisce i due leader politici. Erdoğan ha giocato a calcio nel Kasımpaşa Spor Kulübü, e anche İmamoğlu è appassionato di calcio, da giovane è stato calciatore e amministratore delegato della squadra di calcio della sua città.
Entrambi sindaci di Istanbul. La carriera politica del presidente Erdogan inizia di fatto nel 1994 quando diventa sindaco della città e di fatto riesce a trasformarla risolvendo tanti annosi problemi: dal traffico alla carenza idrica alla gestione dei rifiuti. İmamoğlu ormai è al suo secondo mandato da Sindaco. Il suo lavoro è stato molto apprezzato soprattutto dalle classi più giovani.
I problemi con la giustizia è un altro punto in comune tra i due.  Nel settembre 1998 Erdoğan fu giudicato colpevole di incitamento all’odio religioso e condannato a una pena detentiva di 10 mesi, della quale scontò quattro mesi.  Anche Imamoğlu ha dovuto affrontare problemi giudiziari. Dopo la vittoria del 2019, un giudice lo ha condannato a due anni e mezzo di carcere, imponendo il divieto politico per insulto a pubblico ufficiale. La corte d’appello deve ancora pronunciarsi sul caso. Nello specifico il Sindaco aveva definito “idioti” i giudici che avevano annullato le elezioni amministrative
Secondo i militanti del Partito repubblicano, quello ai danni di İmamoğlu si tratterebbe di un procedimento più politico che giudiziario.
Nonostante tutti i punti in comune, la capacità di attirare le folle ed essere molto carismatici, Imamoğlu ha ribadito che “le nostre idee sono in gran parte opposte”.
La vittoria di İmamoğlu, più in generale del Partito Repubblicano, potrebbe rappresentare un punto di svolta rispetto agli ultimi 25 anni caratterizzati e monopolizzati dall’AKP di Erdoğan, soprattutto in virtù dell’età del presidente e della sensazione generalizzate che nessuno del gruppo dirigenziale dell’AKP possa minimante avere il carisma e la struttura per raccogliere lo scettro di Erdoğan. 


Foto copertina: Il rieletto Sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu