Intervenuto alla Casa dei Tre Oci all’isola della Giudecca a Venezia, per un dialogo tra la Cina e le democrazie di tutto il mondo organizzato dall’Istituto Berggruen, l’ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger analizza lo scenario internazionale.
Lo scorso 13 giungo, l’Istituto Berggruen ha riunito leader e pensatori nel suo centro di attività europeo, la Casa dei Tre Oci all’isola della Giudecca a Venezia, per un dialogo tra la Cina e le democrazie di tutto il mondo. Provenienti dall’est e dall’ovest, l’incontro includeva politici, accademici, scrittori e tecnologi ex e attuali: tra i tanti Nicolas Berggruen; Mario Monti; Helle Thorning-Schmidt; Tiziana Lippiello e l’ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger che ha offerto le sue opinioni sull’attuale conflitto in Ucraina.
L’ex n.1 della diplomazia a stelle e strisce, ha espresso le sue osservazioni in un’intervista con Eric Schmidt, l’ex CEO di Alphabet/Google e coautore con Kissinger di “The Age of AI And Our Human Future“.
L’intervista
Nell’intervista, la valutazione di Kissinger è che la “guerra è ad un punto critico” e che la Russia ha già perso la “guerra strategica per non essere stata in grado di distruggere il vicino più debole”. Anche le forze armate russe, dice, “non sono attrezzate per prevalere in una guerra convenzionale”, allontanandosi così dallo storico ruolo che i leader e l’esercito russo hanno avuto nella storia recente, basti pensare alla “paura” che l’Europa aveva del vicino russo capace di valicare i confini nazionali ed è stata questa paura a condizionare gran parte della diplomazia europea. Kissinger ha poi affermato che dopo la guerra, l’esercito ucraino insieme a quello polacco e le forze tedesche ricostruite l’equilibrio delle forze in Europa cambierà.
Kissinger ha affermato che il territorio sequestrato dalle forze russe dopo l’invasione del 24 febbraio, circa il 20% dell’Ucraina, non può rimanere sotto il loro controllo e deve essere recuperato, insiste. Solo quando lo status quo ante è stabilito dovrebbe esserci un accordo di cessate il fuoco e negoziati su altri territori contesi prima dell’invasione. L’ex segretario di Stato americano ha osservato che lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy condivide questo punto di vista. Kissinger ha anche osservato che, se la storia è una guida, l’attuale allineamento Russia-Cina “Senza limiti” non può durare a lungo termine. I due paesi possono cooperare ma non potranno mai allearsi.
La questione centrale che attende gli Stati Uniti è il rapporto con la Cina. Soprattutto, le due potenze nucleari devono evitare di andare alla deriva in uno stato di “confronto permanente” in cui un numero qualsiasi di conflitti minori potrebbe degenerare in una guerra catastrofica. L’unica alternativa a questo corso che stiamo già seguendo è coinvolgere la Cina come partecipante a un sistema internazionale comune. Come minimo, i leader di entrambe le nazioni devono incontrarsi regolarmente e stabilire un mezzo di comunicazione pronto per evitare giudizi errati ed errori di calcolo che potrebbero portare alla guerra.
Foto copertina: Henry Kissinger