La SIOI tra passato e futuro

Intervista alla dott.ssa Sara Cavelli, direttore generale della SIOI

A cura della redazione

 

 

I – Opinio Juris: «dott.ssa Cavelli, ci può spiegare che cos’è la SIOI, quando nasce e quali sono le finalità perseguite?»

Sara Cavelli: «la Società italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) è un Ente internazionalista, sottoposto alla vigilanza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,che opera in tre settori di attività: l’informazione, la ricerca e la formazione per promuovere le relazioni internazionali e diplomatiche e l’attività delle Organizzazioni Internazionali.

Lcavellia SIOI nasce a Palazzetto di Venezia a Roma, il 4 ottobre del 1944 ad opera di un gruppo di studiosi ed importanti protagonisti della vita pubblica, animati dal comune intento di dar vita ad un “centro” di studio, di informazione e confronto democratico nel campo delle relazioni internazionali.

Fra i fondatori possiamo ricordare Guido Gonella, Arturo Carlo Jemolo, Gaetano Morelli, Benedetto Croce, Carlo Sforza, Umberto Morra, Tomaso Perassi, Rolando Quadri, Luigi Salvatorelli, Norberto Bobbio, Dionisio Anzillotti e Roberto Ago che è stato a lungo Presidente della SIOI.

La Società collabora con le principali Istituzioni nazionali ed internazionali, in particolare, con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, le Organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa e coopera con numerose Ambasciate italiane all’estero ed estere in Italia, con alcune tra le più importanti Università italiane ed estere e con altri enti a carattere internazionalistico.

La SIOI è l’Associazione italiana delle Nazioni Unite (UNA Italy), membro fondatore della Federazione Mondiale delle Associazioni per le Nazioni Unite (W.F.U.N.A.) ed è parte attiva dell’Unione Internazionale delle Accademie Diplomatiche, che riunisce in un Forum annuale i maggiori Istituti mondiali di formazione diplomatica ed internazionale».

 

II – Opinio Juris : «la SIOI che annovera tra i propri padri fondatori persone del calibro di Roberto Ago, Dionisio Anzilotti, Benedetto Croce, Carlo Sforza etc., fu creata con l’intento non solo di fornire alla diplomazia italiana un valido supporto ma anche di produrre studi e ricerche che potessero mostrare all’opinione pubblica interna ed internazionale le aspirazioni di pace del paese rovesciando l’immagine che il fascismo aveva dato dell’Italia. Oggi a 70 anni dalla nascita della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, che cosa è rimasto dello spirito dei “padri fondatori”? e come si pone la SIOI rispetto alle sfide del XXI secolo?»

Sara Cavelli: «questo gruppo di uomini, fondatori della Società, interpretando l’aspirazione alla pace del popolo italiano, cominciò ad organizzare i lavori della Società, a diffonderne gli ideali e a promuovere il dibattito sui problemi internazionali, per promuovere un pacifico assetto della Comunità Internazionale. La SIOI, nel corso degli anni e con l’evolversi della Società, ha mantenuto integri i suoi ideali, concentrando i propri sforzi nel porre al centro della propria azione e attenzione i giovani e ha cercato di coniugare la tradizione che la contraddistingue all’innovazione oggi indispensabile.logo-sioi-new-aprile2016-v4

L’offerta formativa è molto articolata ed innovativa ed è rivolta prevalentemente ai giovani laureati per la preparazione alla carriera diplomatica ed alle carriere internazionali. La maggior parte dei diplomatici provengono dalla SIOI così come i funzionari internazionali».

 

III. – Opinio Juris: «la SIOI, rappresenta fin dalla sua nascita, una delle scuole della diplomazia italiana. Quali sono i rapporti con il Ministero degli Esteri e come è cambiato ( se lo ritiene) il ruolo del Diplomatico e della diplomazia negli ultimi anni»

Sara Cavelli: «I rapporti con il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale sono di stretta collaborazione, che ha una concreta attuazione sia nell’organizzazione di eventi congiunti sia nella realizzazione di Master in Geopolitica e Relazioni Internazionali rivolti a funzionari diplomatici stranieri.

A questo proposito, segnalo che nel 2016 la SIOI ha organizzato due Master, indirizzati a Diplomatici della Repubblica del Sudan e del Gambia ed ha in programma, nel 2017, di realizzarne altri due rivolti a diplomatici dello Yemen e della Guinea Bissau.

Le qualità di base necessarie ad ogni buon diplomatico continuano ad essere quelle di sempre: preparazione, determinazione, spirito di sacrificio, curiosità intellettuale, capacità di gestione delle relazioni interpersonali.A queste qualità deve aggiungersi la capacità di percezione della realtà e dei suoi mutamenti.In un mondo globalizzato, le Organizzazioni internazionali svolgono un ruolo sempre più determinante e la diplomazia multilaterale si è affermata come elemento qualificante della politica estera del nostro Paese.Il diplomatico deve conoscere i fenomeni economici, sviluppare le proprie capacità manageriali e comunicative».

 

IV. – Opinio Juris : «Una delle domande più frequenti che ricorre tra i giovani che si avvicinano al mondo delle relazioni internazionali è: come si diventa un diplomatico?Cosa bisogna fare? La SIOI organizza dal 1946 il corso di preparazione alla carriera diplomatica. In cosa consiste?»

Sara Cavelli : «Comincerei dalla scelta di un corso di laurea in Scienze Politiche, Scienze Internazionali, Giurisprudenza o Economia, accompagnata da una buona conoscenza delle lingue straniere. Dal momento, che per diventare diplomatici, occorre superare il concorso indetto dal MAECI, lo studio deve proseguire dopo la laurea e può essere “guidato” al superamento delle prove previste che mirano ad accertare la preparazione accademica, le conoscenze linguistiche, la cultura, le doti di analisi, sintesi e logicità del ragionamento e l’attitudine al problem solving.

La SIOI è la più antica scuola di formazione per diplomatici e organizza ogni anno due edizioni parallele del Master in Studi Diplomatici, d’intesa con il Ministero degli Affari Esteri e delle Cooperazione Internazionale.Dal 1947, anno in cui si svolse il primo corso di preparazione alle carriere diplomatico – consolari, la maggior parte dei vincitori del concorso si sono formati nelle Aule di Palazzetto Venezia».

 

V – Opinio Juris: «Oltre al corso di preparazione per la carriera diplomatica, quali sono gli altri corsi istituzionali organizzati per preparare alle carriere internazionali? E quali sono le figure lavorative più ricercate? Ci sono collegamenti tra la SIOI e le aziende che operano nel mercato internazionale?».

Sara Cavelli: «L’attività di formazione della SIOI, anche se con qualche forzatura, si può schematizzare suddividendola secondo gli sbocchi occupazionali che offre: l’ambito diplomatico; le Organizzazioni internazionali e la cooperazione internazionale; Le Istituzioni dell’Unione europea; le imprese e le multinazionali.

Il percorso principale per l’ambito diplomatico è il Master in studi diplomatici mentre per formare esperti che possano operare nelle Organizzazioni Internazionali e nelle imprese multinazionali e nella cooperazione internazionale ci sono il Master in Relazioni internazionali e Protezione Internazionale dei Diritti Umani e il Master di Alta Formazione nelle Funzioni Internazionali.

Nell’ambito delle istituzioni dell’UE, la SIOI organizza principalmente il Master di specializzazione in progettazione europea ed internazionalizzazione delle imprese che ha la funzione di promuovere la formazione di consulenti esperti in progettazione europea e assistenza Tecnica alla gestione e rendicontazione dei Fondi Strutturali con specifiche competenze sulle fonti di finanziamento europeo e sulla gestione dei progetti.

Nell’ambito delle Imprese, semplificando un po’, ci sono altrettanti percorsi formativi ad hoc:

  • il Master in Istituzioni e Politiche Spaziali, che, si propone di formare specialisti nelle politiche spaziali che possano operare nelle Organizzazioni ed Istituzioni internazionali, Agenzie nazionali ed internazionali, Imprese ed Istituti di ricerca;
  • Il Master in Sicurezza Economica, Geopolitica e Intelligence, che ha l’obiettivo di formare esperti in geopolitica e geoeconomia con specifiche competenze nel campo Intelligence istituzionale ed economica in grado di garantire la sicurezza di risorse ed investimenti.
  • Il Master in Protezione Strategica del Sistema Paese -Le Infrastrutture Critiche–che ha l’intento di formare Security Manager, responsabili della sicurezza di infrastrutture pubbliche e private, personale dei servizi di Intelligence e funzionari istituzionali, fornendo loro gli strumenti decisionali per far fronte alle problematiche di protezione da minacce naturali e antropiche.
  • Il Master in Sviluppo sostenibile, geopolitica della risorse e studi artici, che risponde all’esigenza di formazione di esperti nei settori della green economy, della geopolitica delle risorse e dell’ambiente con particolare attenzione all’eco-sostenibilità e all’utilizzo responsabile del territorio.
  • Il Master in Comunicazione e lobbyng nelle Relazioni Internazionali ed europee che è pensato di formare profili che operino nel mondo dell’informazione e della comunicazione pubblica ed internazionale, nelle attività di lobbying, nella promozione di brand e servizi e nelle strategie di raccordo tra il settore pubblico e quello privato.
  • Il Corso di Esperto in Protocollo Nazionale e Internazionale, Management in eventi internazionali,ha l’obiettivo di far acquisire la conoscenza delle regole del cerimoniale e del protocollo ufficiale nazionale e internazionale oltreché il codice di comportamento formale presente nei più svariati aspetti delle relazioni pubbliche e private.

Durante la formazione, la SIOI offre ai partecipanti la possibilità di effettuare un tirocinio curriculare, in Italia o all’estero, presso Enti pubblici e privati, Imprese e Organizzazioni Internazionali. Attualmente la Società ha stipulato circa 200 convenzioni e ha organizzato nello 2016 circa 350 tirocini formativi. Nel corso del 2017 si prevede di incrementare il numero degli Enti disposti ad accogliere gli studenti della Società. Il tirocinio rappresenta per i nostri studenti un ponte per entrate in contatto con la realtà imprenditoriale del Paese, oltre che un’esperienza di arricchimento del proprio curriculum formativo».

 

VI – Opinio Juris: «La SIOI, oltre alla storica sede di Palazzo Venezia a Roma, ha altre sedi sparse in Italia, Milano, Torino, Napoli, come sono i rapporti tra la sede centrale e le altre? Inoltre esiste anche il Movimento Studentesco della SIOI( MSOI), in che modo è strutturato e quali sono le attività che svolge?»

Sara Cavelli: «La SIOI svolge la sua attività nella Sede centrale di Palazzetto di Venezia a Roma e attraverso le sue Sezioni: Campania a Napoli, Lombardia a Milano, Piemonte – Valle d’Aosta a Torino, nonché mediante i gruppi del Movimento Giovanile – MSOI (Gorizia, Milano, Napoli, Roma, Torino).

La sinergia con il ramo studentesco della Società, il MSOI, movimento studentesco per l’Organizzazione Internazionale, è eccellente, tanto che realizziamo di concerto – ormai a cadenza annuale – i Model United Nations, cioè meeting di studenti che provengono da tutto il mondo che hanno oggetto il funzionamento degli Organi dell’ONU».

 

VII. Settima domanda: «dal 30 novembre al 2 dicembre si è svolto alla FAO lo Zero Hackathon. Che cos’è

Sara Cavelli: «ZERO Hackathon è una competizione internazionale – a carattere interdisciplinare – per studenti volta a generare soluzioni creative ad impatto significativo sulle sfide globali, partendo da ZERO,  in pratica è la prima maratona d’idee che selezionerà le migliori proposte giovanili per la sostenibilità dell’intero pianeta.

Clima, cibo e agricoltura, generazione fame zero, politiche alimentari, urbane e rurali, crimini ambientali e preservazione delle specie marine sono le sfide che i giovani protagonisti – dai 18 ai 30 anni- provenienti da numerosi anche lontani per cultura e tradizioni: Afghanistan, Albania, Austria, Azerbaigian, Burkina Faso, Croazia, Egitto, Germania, Grecia, India, Kazakistan, Montenegro, Pakistan, Palestina, Serbia, Spagna, Ungheria, Togo, Tunisia, si sono trovati ad affrontare, misurando la loro creatività e capacità di dialogo e di team working.

La maratona internazionale delle idee si è chiusa il 2 dicembre presso la RedRoom della FAO, con la premiazione da parte di una giuria qualificata dei cinque gruppi che avranno fatto emergere maggiormente creatività, innovazioneinterdisciplinarità e capacità di impatto nei loro progetti multimediali».


Immagine in copertina: Piazza San Marco (ingresso SIOI), 2 marzo 1948 – DE GASPERI ENTRA ALLA SIOI Fonte:  Le Formiche