Le operazioni più incredibili del Mossad


Il Mossad, fondato nel 1949, è uno dei servizi segreti più noti e rispettati a livello globale. Il suo obiettivo primario è la difesa dello Stato d’Israele, attraverso operazioni di intelligence e antiterrorismo, spesso coperte dal massimo segreto. L’organizzazione è conosciuta per la sua capacità di condurre operazioni complesse e pericolose, con un’influenza significativa nella geopolitica mondiale. Di seguito esploreremo alcune delle operazioni più incredibili condotte dal Mossad, che riflettono la sua abilità nel condurre missioni audaci e talvolta controverse.


L’Operazione Entebbe (1976)

Una delle operazioni più famose e spettacolari condotte dal Mossad è l’Operazione Entebbe, ufficialmente chiamata Operazione Thunderbolt. Nel 1976, un volo Air France con 248 passeggeri a bordo fu dirottato da un gruppo di terroristi palestinesi e tedeschi affiliati al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. L’aereo fu costretto ad atterrare all’aeroporto di Entebbe, in Uganda, sotto la protezione del dittatore ugandese Idi Amin.
Dopo sette giorni di negoziati e incertezza, il Mossad e l’esercito israeliano misero in atto un audace piano di salvataggio. Un commando israeliano, con il supporto del Mossad, volò fino a Entebbe e, in una drammatica operazione di 90 minuti, liberò 102 ostaggi. L’operazione fu un enorme successo, con solo un soldato israeliano caduto, Yonatan Netanyahu, fratello dell’attuale primo ministro Benjamin Netanyahu. La rapidità e la precisione dell’operazione sono ancora oggi celebrate come un esempio di strategia e coraggio.

Caccia ai Nazisti: l’Operazione Finale (1960)

Uno dei successi più clamorosi del Mossad fu la cattura di Adolf Eichmann, uno dei principali architetti dell’Olocausto, responsabile della logistica dello sterminio degli ebrei. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, Eichmann riuscì a fuggire dall’Europa e si nascose in Argentina sotto il nome di Ricardo Klement.
Nel 1960, grazie a una soffiata, il Mossad scoprì la sua ubicazione e organizzò una missione segreta per catturarlo. Un team di agenti del Mossad viaggiò in Argentina, dove riuscì a localizzare Eichmann e, dopo giorni di pedinamenti, lo rapì. Eichmann fu poi trasportato illegalmente in Israele, dove fu processato e condannato a morte per crimini contro l’umanità. L’operazione, soprannominata Operazione Finale, divenne uno dei simboli della giustizia post-Olocausto e segnò una svolta nella caccia ai criminali di guerra nazisti.

L’Operazione Diamante (1966)

Negli anni ’60, la superiorità aerea era uno degli elementi chiave per il potere militare. Il Mossad riuscì a realizzare una delle operazioni più astute della Guerra Fredda, sottraendo alla Siria un avanzato caccia sovietico MiG-21, considerato tra i migliori aerei da combattimento dell’epoca.
L’Operazione Diamante si concentrò sul disertore iracheno Munir Redfa, un pilota dell’aeronautica irachena che volava proprio su un MiG-21. Il Mossad convinse Redfa a disertare, offrendogli asilo e protezione per la sua famiglia in Israele. Nel 1966, Redfa volò con il MiG-21 fino a Israele, dove l’aereo fu esaminato in dettaglio dai tecnici israeliani e poi condiviso con le potenze occidentali, dando a Israele e ai suoi alleati un vantaggio strategico significativo durante le guerre del Medio Oriente.

L’Operazione Primavera di Gioventù (1973)

A seguito dell’attentato di Monaco del 1972, in cui undici atleti israeliani furono uccisi da terroristi palestinesi durante le Olimpiadi, Israele lanciò una serie di operazioni di ritorsione contro i responsabili dell’attacco. Una delle più importanti fu l’Operazione Primavera di Gioventù, condotta nel 1973 a Beirut.
Gli agenti del Mossad, insieme alle forze speciali israeliane, si infiltrarono nel cuore della capitale libanese per eliminare tre leader di spicco dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), responsabili della pianificazione dell’attacco di Monaco. L’operazione, condotta con precisione chirurgica, si concluse con l’eliminazione degli obiettivi e un modesto numero di vittime collaterali. La capacità di Israele di colpire i suoi nemici nel cuore di una città nemica fu un chiaro messaggio della sua determinazione a perseguire giustizia per le vittime del terrorismo.

L’Assassinio di Mahmoud al-Mabhouh (2010)

L’uccisione di Mahmoud al-Mabhouh, un leader militare di Hamas, a Dubai nel 2010 è una delle operazioni più controverse attribuite al Mossad. Al-Mabhouh era coinvolto nel traffico di armi tra Iran e Gaza, ed era considerato una minaccia diretta per la sicurezza di Israele.
Un team di agenti del Mossad arrivò a Dubai con passaporti falsi, sorvegliò al-Mabhouh e lo eliminò nella sua stanza d’albergo, utilizzando metodi sofisticati per simulare un decesso naturale. Tuttavia, le telecamere di sorveglianza dell’hotel catturarono molti dei movimenti del team di agenti, rivelando i dettagli dell’operazione. Sebbene il Mossad non abbia mai ufficialmente ammesso la sua responsabilità, l’operazione è stata ampiamente attribuita al servizio segreto israeliano. Questo caso ha sollevato molte polemiche, soprattutto riguardo all’uso di passaporti falsi di cittadini di paesi occidentali, danneggiando temporaneamente i rapporti diplomatici di Israele con alcuni stati europei.

L’Operazione Orchard (2007)

Nel settembre 2007, il Mossad partecipò a una delle operazioni militari più segrete della storia moderna, nota come Operazione Orchard. Israele aveva ricevuto informazioni, grazie all’intelligence del Mossad, che la Siria stava costruendo un reattore nucleare con l’aiuto della Corea del Nord, violando le normative internazionali.
In risposta, Israele lanciò un attacco aereo segreto per distruggere il reattore, situato nel deserto siriano. Prima dell’attacco, il Mossad si infiltrò nei sistemi siriani, ottenendo prove fotografiche e documentali che confermavano la presenza del reattore nucleare. L’operazione fu eseguita con una precisione impeccabile: il reattore fu distrutto senza alcuna vittima civile e senza suscitare immediatamente una reazione siriana, grazie al livello di segretezza mantenuto. Solo anni dopo l’operazione fu confermata pubblicamente.

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L’Operazione Garibaldi: la cattura di Josef Mengele

Un’altra famosa operazione fallita del Mossad riguardò la caccia a Josef Mengele, il “medico di Auschwitz”. Dopo la cattura di Eichmann, il Mossad si concentrò su Mengele, che si nascondeva in Sud America. Il servizio segreto israeliano riuscì a localizzare la sua abitazione in Paraguay e successivamente in Brasile.
Tuttavia, a causa di una serie di fattori, tra cui il cambio di priorità e la mancanza di risorse, Mengele riuscì a sfuggire alla cattura. Morì di cause naturali nel 1979 in Brasile. La mancata cattura di Mengele fu uno dei pochi insuccessi del Mossad nella sua campagna di giustizia post-Olocausto.

Cercapersone e Walkie Tolkie

Sono almeno 20 i morti e oltre 450 i feriti nell’operazione, presumibilmente orchestrata dal Mossad contro i terroristi di Hezbollah, che ha fatto saltare i walkie talkie in Libano. La fonte è il ministero della Sanità libanese, citato dai media locali. L’operazione segue gli attacchi attraverso i cercapersone che il giorno prima avevano causato 12 morti in Libano e 7 in Siria e tra i tremila e i quattro mila feriti.

Conclusione

Le operazioni del Mossad, spesso avvolte dal mistero e dalla segretezza, sono state decisive nella protezione degli interessi nazionali di Israele. Le storie raccontate mostrano l’incredibile capacità del servizio di intelligence israeliano di pianificare e eseguire operazioni complesse e audaci, sia che si trattasse di missioni di salvataggio, eliminazioni mirate o sabotaggi. Nonostante le controversie che a volte accompagnano le sue operazioni, il Mossad è indiscutibilmente un attore di primo piano nella storia dell’intelligence internazionale.