“Sykes-Picot” è finito!”. 10 anni fa Al-Baghdadi proclamava la nascita dell’Isis


Il 29 giugno 2014 Abu Bakr al-Baghdadi, il leader dello Stato islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS), proclamò la nascita del suo nuovo “Califfato” e la fine dei confini sanciti dagli accordi Sykes-Picot sia in Iraq che in Siria.


La proclamazione del califfato da parte dell’ISIS nel giugno 2014 è stata un evento di grande risonanza internazionale. Il gruppo jihadista annunciava ufficialmente la nascita di un califfato nei territori che controllava in Iraq e Siria, nominando Abu Bakr al-Baghdadi come Califfo. Questo atto ha segnato un cambiamento significativo nella strategia e nelle ambizioni del gruppo.

Contesto

Il 29 giugno del 2014, Abū Bakr al-Baghdadi venne proclamato “Califfo” dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante. Qualche giorno dopo, il giorno 5 luglio, Al-Baghdadi dall’interno della Grande moschea al-Nūrī a Mosul chiamò all’obbedienza nei suoi confronti e per l’affermazione della sua causa tutti i musulmani del mondo.
Il califfato dell’Isis che Baghdadi, con il suo turbante e la sua veste nera, proclamò a Mosul 10 anni fa, fu un sottoprodotto della disintegrazione dello stato nazionale in Iraq e Siria.
La guerra in Iraq nel 2003, e la politica di debaathificazione profondamente viziata che gli Stati Uniti attuarono da allora in poi a Baghdad, furono la pietra tombale per lo Stato iracheno che conoscevamo dal 1958. In più di un modo, lo scioglimento dell’esercito iracheno fu una ricetta per l’ascesa di milizie settarie su tutti i lati dello spettro iracheno: sciiti, curdi e sunniti. Allora, la debaathizzazione alimentò un’insurrezione sunnita sostenuta da Abu Musaab Zarqawi di al-Qaeda fino al 2006, per poi riemergere più ferocemente dopo il ritiro degli Stati Uniti nel 2011 sotto forma di ISIS. In questo senso, l’erosione della governance inclusiva sotto Nouri al-Maliki ha giocato direttamente nelle mani dell’Isis, aiutando il gruppo a reclutare sunniti disamorati e ampliare le proprie truppe.

Proclamazione del califfato

Il 29 giugno 2014, il portavoce dell’ISIS, Abu Muhammad al-Adnani, annunciava ufficialmente la creazione del califfato in un messaggio audio diffuso online. Nel suo comunicato, Al-Adnani dichiarava che l’estensione territoriale del califfato si estendeva da Aleppo, in Siria, a Diyala, in Iraq. Con lo stesso annuncio, l’ISIS informava che Abu Bakr al-Baghdadi sarebbe stato il califfo e invitava tutti i musulmani a giurare fedeltà a lui. Baghdadi intervenendo da Mosul dichiarava la “morte degli accordi Sykes – Picot”.

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Gli “Accordi di Sykes -Picot” 

Gli accordi Sykes-Picot, formalmente noti come Accordo dell’Asia Minore, furono un’intesa segreta stipulata nel 1916 tra Regno Unito e Francia, con l’approvazione dell’Impero Russo e dell’Italia, durante la Prima Guerra Mondiale. Questi accordi delinearono le rispettive zone di influenza e controllo che le potenze coloniali avrebbero avuto sul Medio Oriente dopo la sconfitta dell’Impero Ottomano.
Durante la Prima Guerra Mondiale, le potenze alleate erano impegnate a pianificare il futuro assetto territoriale delle regioni sotto il dominio ottomano. Mentre l’Impero Ottomano si alleava con le Potenze Centrali (Germania e Austria-Ungheria), gli Alleati (principalmente Regno Unito, Francia e Russia) pianificavano la spartizione dei territori ottomani per proteggere i loro interessi geopolitici e strategici nella regione.

I Protagonisti

L’accordo prende il nome dai suoi negoziatori principali: Mark Sykes: diplomatico britannico e parlamentare e François Georges-Picot: console francese e diplomatico.
Secondo l’accordo, il Medio Oriente sarebbe stato diviso in zone di influenza tra Regno Unito e Francia:
Zona A: Sotto influenza francese, comprendeva la maggior parte della Siria, il Libano, la Cilicia e una parte della Turchia sud-orientale.
Zona B: Sotto influenza britannica, comprendeva la Mesopotamia (l’attuale Iraq) e la Transgiordania (parte dell’attuale Giordania).
Zona Internazionale: L’area comprendente Palestina e Gerusalemme sarebbe stata sotto amministrazione internazionale, a causa della sua importanza religiosa per molte fedi.
Inoltre, l’accordo riconosceva una zona di influenza russa in parti dell’Anatolia orientale e dell’Armenia ottomana.

Conseguenze e Reazioni

Gli accordi Sykes-Picot sono diventati noti solo dopo la Rivoluzione Russa del 1917, quando i bolscevichi rivelarono documenti segreti delle precedenti amministrazioni zariste. La scoperta dell’accordo generò sentimenti di tradimento tra gli arabi, che erano stati incoraggiati a ribellarsi contro l’Impero Ottomano con la promessa di indipendenza (come promesso dalle lettere Hussein-McMahon).
Gli accordi Sykes-Picot hanno avuto un impatto duraturo sul Medio Oriente. La suddivisione arbitraria delle terre ottomane ha ignorato le divisioni etniche, religiose e tribali della regione, creando confini artificiali che hanno portato a conflitti e tensioni persistenti fino ai giorni nostri. Gli accordi sono spesso citati come esempio del colonialismo europeo e della manipolazione delle potenze occidentali nei confronti del Medio Oriente. La creazione di confini senza considerare le realtà locali ha seminato discordia e conflitti, che ancora oggi influenzano la geopolitica della regione.

L’Isis 

Dichiarandone la morte, Al-Baghdadi immaginava di espandere il proprio Califfato proprio partendo dai territori controllati in Siria e Iraq. La proclamazione del califfato portò ad una vasta gamma di reazioni a livello internazionale. Molti governi e organizzazioni condannarono l’ISIS come un’organizzazione terroristica e diedero vita ad operazioni militari per contrastarne l’espansione. L’Isis rappresenta(va) un serio problema alla sicurezza internazionale. La retorica di Al-Baghdadi ha attratto migliaia di combattenti stranieri, che hanno viaggiato verso l’Iraq e la Siria per unirsi all’ISIS e in alcuni casi ha visto il ritorno di questi combattenti nei paesi di origine (Foreign Fighters) e allo stesso tempo l’ideologia estremista e violenta dell’ISIS ha ispirato attacchi terroristici in diverse parti del mondo (Baghdad, Kabul, Parigi, Istanbul, Bruxelles, Barcellona, Berlino e Vienna solo per citare i più eclatanti) aumentando la minaccia del terrorismo internazionale.


Foto copertina: Abū Bakr al-Baghdadi proclamò la nascita dell’ISIS e la fine degli accordi Sykes-Picot