Yemen, il World Food Program interromperà gli aiuti alimentari


Il World Food Program (WFP) ha dichiarato mercoledì 22 dicembre che sta esaurendo i fondi necessari per continuare a fornire assistenza alimentare alla popolazione yemenita. La mancanza di aiuti porterà all’aumento della fame nel Paese, profondamente devastato dalla guerra.



Taglio degli aiuti

L’annuncio del World Food Program è arrivato dopo il blocco dei voli umanitari delle Nazioni Unite verso l’aeroporto della capitale dello Yemen Sana’a, a causa dei recenti attacchi aerei della coalizione guidata dai sauditi.
Con le riduzioni degli aiuti alimentari a partire da gennaio, le famiglie riceveranno appena la metà della razione minima giornaliera del WFP. Senza ulteriori finanziamenti, molte persone verrebbero tagliate completamente dai programmi di assistenza alimentare, e sono previste anche riduzioni degli aiuti per il trattamento della malnutrizione e l’alimentazione per i bambini.
“Il popolo yemenita è ora più vulnerabile che mai, in preda a un conflitto implacabile e all’aggravarsi di una crisi economica che ha spinto milioni di persone nella miseria”[1] ha affermato Corinne Fleischer, direttrice del World Food Program per il Medio Oriente e il Nord Africa.
“I tempi disperati richiedono misure disperate e dobbiamo allungare le nostre risorse limitate e dare priorità, concentrandoci sulle persone che si trovano nello stato più critico”[2], “Abbiamo un disperato bisogno di donatori, che in passato sono stati molto generosi, che collaborino con noi per evitare questa incombente catastrofe della fame.”[3] ha aggiunto la Fleischer.
Il World Food Program ha comunicato che necessita di almeno 813 milioni di dollari per continuare ad aiutare i più vulnerabili in Yemen fino al prossimo maggio, e di 1,97 miliardi di dollari nel 2022 per continuare a fornire assistenza umanitaria e alimentare alla popolazione sull’orlo della carestia.

Crisi alimentare in Yemen

Attualmente oltre la metà della popolazione, ovvero 16,2 milioni di persone, soffre di fame acuta e quasi 50.000 stanno già morendo di fame in condizioni simili alla carestia. Inoltre, la metà dei bambini sotto i cinque anni (2,3 milioni) è a rischio malnutrizione.
Con l’aggravarsi della situazione, a marzo 2021 era stata organizzata congiuntamente da Svezia e Svizzera una conferenza virtuale di donazioni, ma che ha prodotto meno della metà dei fondi necessari per prevenire la carestia; erano stati chiesti 3,85 miliardi di dollari per pagare gli aiuti più urgenti, ma solo 1,7 miliardi di dollari sono stati offerti durante la conferenza.
La riduzione dei budget umanitari ha portato alla chiusura di molti programmi, compresi i servizi sanitari e la distribuzione di cibo, creando così ulteriori difficoltà in un paese che, secondo le Nazioni Unite, sta già assistendo alla peggiore crisi umanitaria del mondo. Negli ultimi tre mesi, la carestia è aumentata rapidamente, lasciando circa l’80% degli yemeniti dipendenti dagli aiuti internazionali.
Da una parte, questo è dovuto alla svalutazione della valuta e l’iperinflazione, che hanno portato l’economia al collasso: quest’anno i prezzi sono più che raddoppiati in gran parte dello Yemen. Dall’altra, i combattimenti su più fronti continuano a uccidere decine di migliaia di persone, generando milioni di sfollati.


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Una guerra senza fine

Sono trascorsi sette anni da quando i ribelli huthi hanno conquistato la capitale nel settembre 2014, scatenando una guerra che ha fatto precipitare il paese. Nonostante gli sforzi diplomatici per fermare i combattimenti tra i ribelli alleati dell’Iran e il governo sostenuto dai sauditi, la fine del conflitto che ha messo milioni di persone sull’orlo della carestia, sembra ancora lontana.
Riyadh guida la coalizione per conto del governo yemenita dal marzo 2015 e i suoi attacchi aerei hanno permesso di rivendicare i territori meridionali dai ribelli, che controllano gran parte del nord e vaste aree dell’ovest.
Ma gli huthi ora sembrano più forti che mai, infliggendo dolorosi attacchi alle forze governative e alle forze militari dell’Arabia Saudita con una fornitura infinita di missili balistici e droni. La coalizione guidata dai sauditi, che fa affidamento su attrezzature fornite dall’occidente, è stata ripetutamente accusata di condurre bombardamenti indiscriminati da quando è entrata nel conflitto, uccidendo, ferendo e sfollando civili.


Note

[1] https://english.ahram.org.eg/News/450954.aspx
[2] Ibidem
[3] Ibidem


Foto copertina: Lo Yemen era già considerato uno dei paesi più poveri del mondo quando sono scoppiati i combattimenti cinque anni fa. Credit: WFP/Reem Nada