Durante il summit G20 la Cina di Xi Jinping è ritornata sul palcoscenico internazionale grazie alle vare riunioni con i leader mondiali.
Martedì 15 novembre si è tenuto a Bali, in Indonesia, il G20, terminato il giorno successivo, 16 novembre.
Si tratta della riunione dei leader di 19 tra i paesi più industrializzati del mondo, più l’Unione Europea.
Tale riunione si svolge ogni anno in un paese diverso e dura due giorni, al termine di questi, viene redatta una dichiarazione in cui i leader esprimono una posizione comune, non vincolante legalmente, riguardo a un tema specifico.
Dopo anni di restrizioni, il Presidente cinese Xi Jinping, con il suo terzo mandato alla guida del Partito Comunista Cinese, è tornato al centro della scena diplomatica mondiale.
Incontro tra il presidente Xi Jinping e il presidente Biden
Al G20, l’incontro a porte chiuse tra il presidente cinese Xi Jinping e l’omologo statunitense Joe Biden è durato 3 ore e 8 minuti. Nel loro primo faccia a faccia da quando entrambi sono alla guida delle due superpotenze mondiali, i due leader, accompagnati dalle loro rispettive delegazioni, hanno discusso su svariati argomenti, tra cui Taiwan, la guerra in Ucraina e la questione sulla violazione dei diritti umani. Durante il colloquio il presidente Biden ha sollevato la questione della Guerra in Ucraina e le minacce da parte della Russia dell’utilizzo di armi nucleari. I due leader hanno concordato che “non si devono usare le armi nucleari”, questo è quello che ha riferito la Casa Bianca[1].
Inoltre il presidente americano ha esortato il presidente cinese ad utilizzare la sua influenza nei confronti della Corea del Nord per moderare Pyongyang, che da poco ha effettuato una serie di lanci missilistici.
Si è discusso anche di Taiwan, dove gli Stati Uniti hanno ribadito la loro posizione nei confronti dell’isola. Il leader cinese a sua volta ha affermato che “è la prima linea rossa per noi e non deve essere superata”, dicendo ancora “la pace e l’indipendenza di Taiwan sono inconciliabili come l’acqua e il fuoco”. Biden ha detto chiaramente di non volere “una nuova Guerra Fredda” con la Cina e che la competizione dovrà essere “gestita”, per evitare che sfoci in uno “scontro”. E su questo il leader cinese concorda, affermando che “I successi di Cina e Stati Uniti sono opportunità, non sfide, l’uno per l’altro: il mondo è abbastanza grande perché i due Paesi possano svilupparsi e prosperare insieme”.[2]
Incontro tra il presidente Xi e il presidente Macron
La mattina del 15 novembre a Bali, il presidente cinese, Xi Jinping, ha avuto un colloquio con il presidente francese, Emmanuel Macron.
Anche durante questo colloquio si è parlato della guerra in Ucraina, il presidente cinese ha affermato che la posizione di Pechino sulla crisi ucraina “è chiara e coerente” ed è basata su “un cessate il fuoco, la fine della guerra e i colloqui di pace”.
Inoltre, il presidente Xi Jinping, ha auspicato che Parigi “spinga l’Ue a continuare a perseguire una politica indipendente e attiva verso la Cina”, sollecitando “un ambiente commerciale più equo, giusto e non discriminatorio per lo sviluppo delle imprese cinesi in Francia”[3].
Incontro tra il presidente Xi e il presidente Meloni
L’incontro tra il presidente Xi e il presidente Meloni è durato circa un’ora, ed entrambi le parti hanno affermato che si è trattato di un colloquio “molto cordiale”.
Durante il colloquio sono stati evitati temi spinosi come ad esempio la questione di Taiwan, mentre invece è stata espressa la volontà di “promuovere gli interessi economici reciproci” a partire proprio dalle esportazioni italiane in Cina, come spiega Palazzo Chigi mentre da Pechino si dicono pronti a “importare beni italiani di alta qualità”.
Il leader cinese ha affermato che le “basi” di cooperazione tra i due paesi sono solide, e ha invitato ufficialmente il presidente Meloni a Pechino.
Il presidente Xi Jinping e il primo ministro Trudeau
Non era previsto un colloquio a Bali tra il presidente Xi e il primo ministro Trudeau, i cui rapporti sono complicati negli ultimi anni.
Hanno comunque avuto una breve conversazione, il cui contenuto è trapelato ai giornali.
Il leader cinese, infastidito dall’accaduto, e con l’aiuto del suo interprete, rivolgendosi al primo ministro canadese ha affermato “Tutto quello di cui abbiamo parlato è arrivato ai giornali, non è appropriato. E non è così che è stata gestita la conversazione”. Il primo ministro canadese interrompendo l’interprete ha affermato che il Canada “crede in un dialogo libero, aperto e onesto” e continuerà a lavorare con la Cina «in maniera costruttiva», ma ci saranno cose su cui non saranno d’accordo. L’interprete allora ha rispoto che “prima sarà necessario creare le giuste condizioni”. Xi e Trudeau poi con una breve stretta di mano si allontanano in direzioni opposte.[4]
The Cdn Pool cam captured a tough talk between Chinese President Xi & PM Trudeau at the G20 today. In it, Xi express his displeasure that everything discussed yesterday “has been leaked to the paper(s), that’s not appropriate… & that’s not the way the conversation was conducted” pic.twitter.com/Hres3vwf4Q
— Annie Bergeron-Oliver (@AnnieClaireBO) November 16, 2022
Note
[1] Readout of President Joe Biden’s Meeting with President Xi Jinping of the People’s Republic of China | The White House
[2] Stretta di mano Biden-Xi: “Niente armi nucleari in Ucraina” – Mondo – ANSA
[3] Xi a Macron, creare condizioni per fermare guerra in Ucraina – Asia – ANSA
[4] https://twitter.com/i/status/1592784639474929665
Foto copertina: © AFP – Xi Jinping G20