Alexandre Villaplana, conosciuto come Alexandre Villaplane, è un calciatore noto per le doti atletico-sportive nonché per la sua propensione al nazismo: primo pied-noir della nazionale francese, mediano dotato di grinta, tecnica e abilità nel colpo di testa; un leader assoluto in campo, meno fuori: fu costretto ad arrestare la sua carriera calcistica a causa delle reiterate attività criminali alle quali aveva preso parte e fu condannato e fucilato nel 1944.
Nato ad Algeri[1], in Algeria, il 24 dicembre 1905, Alexander aveva origini spagnole. Da subito dimostrò una certa inclinazione verso lo sport, in particolare il calcio: all’età di dodici anni si unì al Gallia Sport d’Alger[2], un ex club algerino per dilettanti; durante la sua permanenza strinse un solido rapporto di amicizia con Henri Pavillard – AS Saint-Eugène. Nel 1919 la famiglia Villaplane si spostò in Francia, a Sète[3]; anche lì la predisposizione e il fascino dello sport lo spinsero a inserirsi nella squadra della cittadina, l’FC Sète 34[4], esordendo nel 1922. Durante la sua permanenza partecipò anche alla Coupe de France, mancando solo nella finale contro la Red Star FC[5]. Nella seguente stagione calcistica si trasferì a Vergèze nel UC Vergèze[6]; un’avventura di un solo anno: Villaplane fu chiamato al servizio di leva in un reggimento di Montpellier durante il quale prese parte alla Nazionale militare e giocò nel ruolo di ala sinistra prima a Londra contro gli inglesi, poi a Parigi allo Stade Buffalo[7] contro i belgi. Ben presto fu notato dalla Fédération française de football[8] che gli permise di esordire nella prima squadra l’11 aprile 1926 allo Stade Pershing[9] contro il Belgio.
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La stagione seguente fu acquistato dallo Sporting Club Nîmes[10]; ufficiosamente Alexandre non percepì alcuno stipendio poiché agli inizi del ‘900 vigeva ancora il dilettantismo “marrone”[11]. Per tutto il campionato rimasero imbattuti e vinsero il campionato, conquistando la promozione e un posto nella massima divisione del Sud-Est della nazione. Nel 1929 conquistò la convocazione per le Olimpiadi di Amsterdam, parentesi che durò poco vista l’eliminazione precoce con l’Italia per 4-3; la stessa Italia che arrivò fino in fondo al torneo e guadagnò la medaglia di bronzo.
La stagione 29/30 fu proficua: si unì al Racing CFF[12], compiendo un salto di qualità stipendiale non indifferente; questo comportò un cambiamento anche nello stile di vita del calciatore che non nascose mai le assidue frequentazioni di ippodromi, bordelli e bistrot di qualsivoglia genere. Il 1930 fu anche l’anno del primo Mondiale di calcio maschile[13]; il torneo fu ospitato dall’Uruguay. Villaplane emozionato, prima di esordire nella Coppa del Mondo, dichiarò alla stampa: “È il giorno più felice della mia vita”. Il 13 luglio si giocò il primo turno del torneo: Francia-Messico e USA-Belgio; allo estadio Pocitos di Montevideo i blues – capitanati da Alexandre – si impongono per 4-1 con le reti di Lucien Laurent, Marcel Langiller e la doppietta di André Maschinot; ma nelle partite successive perdono 0-1 con l’Argentina – la nazionale più forte tecnicamente – e 1-0 con il Cile, uscendo dalla competizione e concludendo la sua carriera in nazionale francese con un totale di 25 presenze raccolte.
Nella stagione calcistica 32/33 militò nell’Olympique d’Antibes[14], anno in cui il calcio francese fu riconosciuto come professionistico. La struttura del campionato prevedeva due gironi da dieci squadre ciascuno, le vincitrici dei quali si sarebbero affrontate nella finale, aggiudicandosi il titolo. Al termine della stagione, nell’ultima giornata calcistica l’Antibes vinse contro il Cannes 1-0, vincendo il girone, ma la società fu macchiata da forti accuse di corruzione riguardo la partita con il Fivois, vinta 5-0; tra i sospettati emerse Villaplane insieme ad altri suoi compagni di squadra, i tre furono svincolati dalla società.
Le ultime tappe calcistiche di Alexandre furono l’Olympique Gymnaste Club de Nice- Côte d’Azur[15], nel 33/34, e l’FC Hispano-Bastidien[16], nel 34/35, un club di seconda divisione dal quale fu espulso; infatti, Villaplane fu sospeso dalla FFF e incarcerato a causa di alcune scommesse ippiche truccate. Di lì in avanti avrebbe trascorso diversi periodi in carcere, accusato di attività criminali – estorsione di denaro, mercato nero, scommesse truccate.
Da calciatore a capo delle Schutzstaffel
Si trovava nella Prison de la Santé di Parigi, quando nel 1940 – durante la seconda guerra mondiale – i tedeschi marciarono verso la capitale francese; la permanenza in quel carcere fece sì che si avvicinasse ai collaborazionisti di Herni Lafont e Pierre Bonny, nazisti al comando della Carlingue – Gestapo[17] francese. Nel ’43 diedero vita alla Brigade Nord-Africain: l’organizzazione criminale composta da immigrati nordafricani volta a collaborare con i nazisti attraverso attività di anti-resistenza; l’algerino divenne capo di una delle cinque sezioni della brigata e fu promosso sottotenente dalle SS[18], con l’appellativo SS Maometto. Fu protagonista del massacro a Mussidan, un piccolo comune francese, dell’11 giugno 1944, durante il quale furono fucilate decine di persone.
Il 25 agosto dello stesso anno Parigi fu liberata dai militari tedeschi, Alexandre Villaplane fu arrestato e processato per alto tradimento, cospirazione con il nemico e coinvolgimento diretto di almeno dieci omicidi; condannato a morte il 1° dicembre, fu fucilato il 26 dello stesso mese a Fort de Montrouge – comune francese situato nei pressi della capitale – insieme a Henri Lafont e Pierre Bonny.
Note
[1] Capitale algerina.
[2] Noto come GS Algiers o GSA. Fondato nel 1908 dai coloni europei di Algeri. Il club fu sciolto quando i coloni partirono dopo l’indipendenza algerina.
[3] Comune francese situato nel sud, al dipartimento dell’Hérault – in Occitania.
[4] Fondato nel 1914.
[5] Fondato nel 1897.
[6] Fondato nel 1905.
[7] O vélodrome Buffalo, inaugurato nel 1922 e demolito nel 1957.
[8] FFF, anche nota come Federcalcio francese (FFFA).
[9] Inaugurato nel 1919 a Parigi.
[10] Fondato nel 1901 e scomparso nel 1937.
[11] Espressione sportiva ad indicare il pagamento illegale in uno sport di livello amatoriale.
[12] Racing Club de France Football. Fondato nel 1896, si fuse con il Sedan nel 1966 diventando il Racing Club de Paris Sedan.
[13] Nota anche come: Copa del Mundo Jules Rimet 1930, fu giocata dal 13 al 30 luglio del 1930.
[14] Fondato nel 1912, ottenne lo statuto professionistico dal ’32 al ’47 e diverse volte cambiò denominazione societaria: dal ’33 al ’40 in FC Antibes, dal ’40 al ’66 in Olympique d’Antibes Juan-les-Pins e, infine, dal ’66 ad oggi FC Antibes Juan-les-Pins; nel 1966 si fuse con l’Espérance e l’US Antiboise.
[15] Noto come OGC Nice, o Nice. Fondato nel 1904 con la denominazione sportiva di Gymnaste Amateurs Club de Nice, nel 1908 fu scisso in due società: la prima mantenne tale denominazione, la seconda acquisì il nome di Gymnastes Amateurs Club de Nice e creò una sezione calcistica apposita, la quale prese il nome di Gymnaste Club de Nice nel 1910. Quest’ultimo assorbì diversi club minori e fu soggetto a diverse denominazioni sportive fino al 1924, anno in cui fu denominato Olympique Gymnaste Club de Nice.
[16] Fondato nel 1934 e scomparso l’anno seguente, nel 1935.
[17] Polizia segreta di stato, nella Germania nazista.
[18] Noto come Schutzstaffel (“Squadre di protezione”): organizzazione paramilitare del regime nazionalsocialista.
Foto copertina: Alexandre Villaplane