Operazione Satellite


Cosa sono i satelliti e dove si trovano? perché non possiamo farne a meno del loro utilizzo? Perchè sono diventati determinanti nelle guerre?
Ne parliamo con Frediano Finucci autore di “Operazione satellite. I conflitti invisibili dalla Guerra Fredda all’Ucraina”. 


Lo spazio è diventata la nuova dimensione di scontro tra le grandi potenze. Stati Uniti, Russia, Cina, Europa ma anche attori privati come Elon Musk, si affrontano in una competizione dal sapore fantascientifico ma tremendamente reale. Con “Operazione satellite. I conflitti invisibili dalla Guerra Fredda all’Ucraina”, (Paesi Edizioni 2023, acquista qui) Frediano Finucci, giornalista e conduttore a La7, ci guida nel mondo complesso e affascinante dei satelliti e del loro utilizzo per scopi militari e civili.
Di seguito una parte dell’intervista che Opinio Juris ha realizzato all’autore.

Come è nata l’idea di un libro sui satelliti?
“Il libro è un figlio positivo del Covid. Durante la pandemia ho ripreso lo studio dell’astronomia e li mi sono imbattuto in una realtà che non conoscevo, pur essendomi occupato anche in passato di spazio, quella della costellazione dei satelliti. Dopo aver approfondito i miei studi grazie ai MOOC (la didattica a distanza) organizzati dalla Commissione europea nell’ambito del progetto Copernicus e grazie agli studi presso una piccola università che si trova in Estonia. Questo mondo pazzesco mi è stato particolarmente utile durante lo scoppio della Guerra in Ucraina. Così ho deciso di scrivere questo libro grazie al supporto di persone, le mie fonti che non posso rivelare l’identità, in Italia, ma anche in Israele e negli Stati Uniti, che mi hanno aiutato a capire tante cose. Lo scopo del libro è far comprendere in modo semplice al lettore come questa nuova tecnologia ha cambiato la vita delle persone, rivoluzionato i rapporti di forza tra gli Stati.”

Cosa sono i satelliti? 

“Il satellite è un oggetto che può essere grande quanto un autobus, una scatola o come un cubo di rubik. Il satellite è un oggetto che viene inviato assemblando degli strumenti che possono essere attivi o elettronici. La funzioni più comuni sono quelle della trasmissione radiotelevisiva o internet. Però in realtà i satelliti possono individuare di che materiale è fatto un oggetto, che tipo di vegetazione è presente, quanto cresce o diminuisce lo spessore del ghiaccio, mappare le perdite degli acquedotti, rilevare le fonti di calore, identificare il movimento delle navi. Insomma l’utilizzo dei satelliti è ampio.”.

E dove sono posizionati?

“I satelliti sono posizionati a varia altezza a seconda di quello che devono fare. I satelliti meteorologici sono quelli definiti geostazionari o geosincroni (36.000km) così da avere la stessa velocità della terra. Più diminuisce l’altezza più i satelliti sono veloci. Poi c’è il “mondo” dei satelliti dell’orbita bassa che sono posizionati al alcune centinaia di chilometri, per intenderci dove ad esempio si trovano i satelliti di Starlink o quelli per l’osservazione della terra. Il numero dei satelliti è altissimo, le Nazioni Unite sono preoccupate dall’eccessivo numero dei satelliti che poi inevitabilmente vanno a morire…”.

Ci può spiegare l’importanza del GPS? e perché le altre potenze, su tutte Russia e Cina, ne hanno sviluppato uno loro?

“Andando indietro nel tempo, dopo la Seconda guerra mondiale, per avere il segnale orario, gli statunitensi avevano inventato un sistema chiamato Loran, Long Range Navigation, che era fatto da una serie di basi sparse in tutto il mondo che lanciavano segnali radio, e determinati apparecchi incrociando questi segnali riuscivano a determinare la posizione. Negli anni ’70 gli statunitensi inventano il GPS, Global Positioning Satellite, che è formato da una costellazione di 24 satelliti che manda degli impulsi. Questi impulsi vengono ricevuti da dispositivi ricevitori, apparecchi collocati sui cellulari o sulle navi e aerei, che incrociando il segnale inviato da tre satelliti riescono a capire la latitudine, la longitudine e l’altezza e riprodurre su uno schermo la posizione e l’ora esatta. Questo sistema nasce in ambito militare (poi adoperato anche in campo civile ma con minore precisione) è nelle mani americane. Nel tempo anche altri eserciti l’hanno usato ma poi hanno capito che dovevano dotarsi di un loro sistema di localizzazione e non potevano dipendere da quello statunitense. Così altre nazioni si sono costruite i loro sistemi di geolocalizzazione. I russi l’hanno fatto si chiama Glonass (Global’naja Navigacionnaja Sputnikovaja Sistema), i cinesi hanno sviluppato uno loro che si chiama Beidou (Grande carro con riferimento alla costellazione) , e l’Unione Europea ne sta sviluppando uno intitolato a Galileo. Poi ci sono Giappone e India che stanno costruendo il loro sistema.
Noi oggi tutti noi siamo diventati troppo dipendenti dal GPS. Un anno e mezzo fa è uscito un film, Leave the World Behind (Il mondo dietro di te), prodotto da Barak e Michelle Obama, e questo film racconta cosa accadrebbe al mondo se il segnale GPS venisse a mancare. Il problema è che abbiamo riposto un estrema fiducia in questo sistema senza pensare che un domandi in situazioni di guerra qualcuno potrebbe disattivare o disconnettere il GPS, e non esiste un sistema per guidare l’aereo senza satellite. Lo stiamo vedendo in questi mesi in cui ci sono frequenti disturbi del GPS nelle zone di guerra.

I russi, che utilizzano una tecnologia inferiore non hanno mai abbandonato il loro Loran (a differenza degli Stati Uniti che l’hanno disattivato nel 2010 perché lo considerano obsoleto). I cinesi hanno potenziato il Loran, hanno creato l’E-Loran, un sistema di circa 300 basi che lanciano questi segnali orari di posizionamento e queste basi sono connesse con la fibra ottica quindi sottoterra. Questo sistema di garantirà una maggiore protezione in caso di tentativo di disattivazione. Stiamo parlando di scenari futuri ma li dobbiamo tenere in considerazione.”.

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Foto copertina: Operazione Satellite. Paesi Edizioni 2023